Se tra i big del digitale terrestre la situazione sembrerebbe piuttosto stazionaria, senza particolari sussulti al di là degli investimenti di Discovery, è dietro al mercato dei canali kids che si cela una battaglia piuttosto accesa tra i vari editori, sempre pronti ad accaparrarsi pubblico a colpi di nuove esclusive. L’obiettivo è di trovare quel brand che sia in grado di attecchire tra i più giovani al fine di trainare il mercato del licensing e, quindi, gli investimenti in televisione. Un caso piuttosto curioso è quello di Masha e Orso, serie prescolare di origine russa prodotta dallo studio Animaccord e ispirata ai personaggi del folklore russo, Masha e Orso e appunto.
Realizzata completamente in 3D, la serie, di stampo sitcom con tante gag, segue le vicende della piccola Masha e del suo grande amico Orso e ogni loro avventura è una sorta di metafora della relazione tra il bambino e il mondo. Acquistata da Rai YoYo alla ricerca di un erede della sempreverde Peppa Pig, la serie ha toccato picchi di 500 mila spettatori diventando uno dei titoli più popolari tra i più piccoli (e dei più replicati sul canale diretto da Massimo Liofredi). E non è sfuggita neanche a DeAgostini che, da ottobre 2014, trasmette il cartone su DeA Junior, proponendo dallo scorso 20 aprile alle 20, dal lunedì al venerdì, l’ultimo ciclo di episodi, già visto sul canale Rai.
Masha e Orso: trama
Masha è una simpatica bambina che vive in una casetta ai margini del bosco, vicino alla ferrovia. Al di là della linea ferroviaria, raggiungibile con un sentiero, vi è la casa di Orso. Il povero animale, suo malgrado, si ritrova la piccola peste sempre in mezzo ai piedi e, visti i continui guai in cui si caccia, è spesso costretto ad intervenire, seppur con affetto paterno, rimproverandola e cercando di rimediare alla marachelle combinate.
Sempre curiosa ed entusiasta di ogni novità, la vivace e intraprendente Masha non si ferma mai e trascina continuamente Orso in nuove incredibili avventure.