Come avviene nelle più grandi saghe familiari, se il capofamiglia è anziano, stanco e malato, si ritira dalla “piazza” e lascia spazio alle nuove generazioni. CSI, storico crime statunitense giunto alla quindicesima stagione, si starebbe preparando a lasciare la scena del crimine di Las Vegas in seguito ad un crollo vertiginoso degli ascolti e agli elevati costi di produzione (si parla di oltre 3 milioni di dollari ad episodio).
CBS, network che trasmette la storica serie di Italia 1 dal 2000, non ha ancora ufficializzato la notizia, ma la riduzione a 18 episodi per la quindicesima stagione – a fronte dei 20 precedentemente ordinati – sarebbe indice di un imminente canto del cigno. Già pronta ad ereditare le gesta del Dr. Albert Robbins e del suo assistente David Phillips, c’è CSI: Cyber, ennesimo spin off del franchise che entrerà di diritto nella famiglia di CSI già dalla primavera del 2015.
CSI: patriarca di una “grande famiglia”
CSI-Scena del Crimine, o anche conosciuta come CSI:Las Vegas, è stata la capostipite di tutta una serie di spin off nati dal successo della serie originale. Forte di una fetta di pubblico particolarmente interessata al genere investigativo (una media di 26.12 milioni di telespettatori americani per la terza stagione), CBS ordinò nel 2002 CSI:Miami, primo spin off del franchise, che seguiva le vicende di una squadra di investigatori nel Sud della Florida e chiusa nel 2012 dopo ben 10 stagioni. Seguì nel 2004 CSI:New York, seconda creatura nata da una costola di CSI:Las Vegas che, fra tutte, è stata la meno longeva (9 stagioni, ultima chiusa nel 2013). Nel 2015 sarà tempo di CSI:Cyber, terzo spin off che tratterà temi riguardanti lo spionaggio e il terrorismo via internet, e che vedrà il ritorno in tv di Luke Perry e Patricia Arquette.
Forse è tempo di pensionamento per la serie creata da Anthony Zuiker e prodotta da Jerry Bruckheimer, che già con lo spostamento dalla seguitissima serata del giovedì a quella del mercoledì in occasione della dodicesima stagione, aveva subìto un lieve ma costante calo negli ascolti. Discesa accentuata con lo spostamento dal mercoledì alla domenica, durante la trasmissione di questa quindicesima stagione (minimo storico di 7,34 milioni di telespettatori registrato in occasione della messa in onda dell’episodio 15×11, ultimo trasmesso prima della pausa invernale). Evidenti segni di stanchezza dunque, per una serie che ha appassionato milioni di telespettatori in tutto il mondo e che, soprattutto, ha dato il via ad un “nuovo” modo di concepire il genere procedural/crime, mostrando le differenti procedure di indagine scientifica, utili a risolvere i crimini più efferati, utilizzate nelle differenti regioni d’America. Stesso modello narrativo adottato anche qui in Italia con RIS e RIS:Roma, oltre che con la diretta “concorrente” statunitense NCIS, – già figlia di JAG – da cui sono nati gli spin off NCIS:los Angeles nel 2009 e la recentissima NCIS:New Orleans nel 2014.
1. kalinda ha scritto:
26 dicembre 2014 alle 11:44