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Soleil Noir, una “turcata” provenzale

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

14/07/2025 - 17:00

Soleil Noir, una “turcata” provenzale

© Netflix / Marie Genin

3 /5

Se volete godere degli splendidi scorci della Provenza, con i suoi grandi campi e le distese infinite, guardate la serie francese Netflix Soleil Noir (anche nota come Under a Dark Sun) e non resterete delusi. E se amate le soap drammatiche come quelle che spopolano su Canale 5, anche.

La storia di per sé è accattivante: Alba (Ava Baya), una madre single e in fuga, trova lavoro in un’azienda florovivaistica, ma l’omicidio del proprietario le sconvolge la vita, in quanto scopre di essere stata da lui nominata erede e dunque sospettata del delitto.

La protagonista di Soleil Noir è una calamita di guai

La protagonista non è delle più simpatiche. È, piuttosto, una calamita per i guai che le capitano di continuo e che lei non fa nulla per evitare. Un po’ scorbutica, sospettosa al punto di non lasciarsi mai aiutare, poco attenta, cade sempre negli stessi errori e si distingue per un’indisponenza che la fa apparire presuntuosa, rendendo difficile per lo spettatore empatizzare con lei per buona parte dei sei episodi.

Anche gli altri personaggi – in particolare la Béatrice della cantante e attrice Isabelle Adjani – sono molto caricati e trasformano quello che era stato annunciato come un thriller in una vera e propria “turcata”, in cui però la compenente emotiva non diventa mai centrale. A favore di un pathos ricercato a forza con musica e inquadrature claustrofobiche in contrasto con l’ariosità dell’ambientazione.

Il potenziale è buono e gli elementi sui quali lavorare non mancano, nell’eventualità di una seconda stagione che, considerato il finale, potrebbe esserci. Sarebbe anche curioso verificare cosa potrebbe venirne fuori in un adattamento estero.

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