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Linea di Confine, l’Inside targato Rai 2

Daniele Lombardi

di Daniele Lombardi

27/02/2025 - 16:49

Linea di Confine, l’Inside targato Rai 2

3 /5

Antonino Monteleone è tornato alle origini e si vede. Il suo nuovo programma in seconda serata su Rai 2, Linea di Confine, riporta il conduttore all’esperienza di Inside, lo spin-off de Le Iene che fino alla scorsa primavera il giornalista presentava su Italia 1. Il giornalismo investigativo sembra essere la comfort zone di Monteleone e in questa nuova trasmissione si percepisce. Dopo il flop de L’Altra Italia (chiuso dopo sole 5 puntate in autunno), non è facile riacquistare credibilità ma, pare, che con questo nuovo programma, Monteleone ci possa riuscire.

Ogni mercoledì notte, Linea di Confine propone una puntata monotematica su uno dei grandi casi della nostra storia (la vicenda Raul Gardini e il delitto di via Poma, nei primi due appuntamenti). A partire dal patrimonio delle Teche Rai, il programma racconta la storia protagonista, arricchita da analisi in studio con uno o due ospiti autorevoli sul caso e servizi che raccolgono le testimonianze di chi ha toccato con mano la vicenda. Il tutto condito con la voce narrante dello stesso Monteleone.

Il formato scelto risulta funzionale al racconto e il tempo a disposizione, 85 minuti a puntata, è sfruttato per approfondire la tematica a fondo, senza però fare notizia. Linea di Confine raccoglie dati, analizza e racconta ma alla fine non ci sono novità, è proprio come seguire un documentario con commento annesso sulla vicenda.

La pecca di Linea di Confine: non segue l’attualità

Trattare argomenti noti ma non legati alla stretta attualità è rischioso e potrebbe rendere Linea di Confine un programma che si rivolge alla nicchia di chi è particolarmente appassionato a queste storie. Arrivando a trascurare così quella grande fetta di pubblico in dote dal traino della serie di prima serata (ora Rocco Schiavone poi Mare Fuori).

Linea di Confine dimostra quanto si debba lavorare sui conduttori, soprattutto quelli alle prime armi come Monteleone. Affidargli d’emblée il difficile spazio informativo su Rai 2 è stato sbagliato fin dall’inizio. In Linea di Confine Antonino Monteleone è a suo agio e questo è il primo passo per un prodotto che punta a crescere, seppur con qualche modifica necessaria alla tenuta nel tempo.

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