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The Day of the Jackal, una serie che non potete perdere
di Stefania Stefanelli
12/11/2024 - 14:48
© US Sky
4.2 /5
L’annata seriale Sky è iniziata davvero bene. Dopo l’ottima operazione di Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, ha debuttato venerdì su Sky Atlantic The Day of the Jackal, serie tv Carnival Films che rilegge in chiave moderna una storia già vista al cinema due volte. E, signore e signori, di riproporla una terza ne valeva davvero la pena.
La messa in scena è talmente spettacolare da far invidia alle blasonate pellicole d’azione americane, ma il sapore british del romanzo di Frederick Forsyth viene conservato. Anzi: sembra quasi di trovarsi dinanzi ad un nuovo capitolo della saga di 007, solo che qui l’astuto e geniale protagonista non è una spia, ma un killer di professione.
The Day of the Jackal: la freddezza di Eddie Redmayne mitigata da una scrittura empatica
E qui viene il bello. La vita dello Sciacallo e la sua fuga diventano in questa serie l’occasione per un rovesciamento completo di qualunque aspettativa e di ogni cardine morale, avvicinando tra loro il bene e il male. Perchè quest’uomo che uccide per soldi, glaciale e senza pietà, risulta molto più umano di coloro che gli danno la caccia.
L’alter ego dello Sciacallo è l’ufficiale dell’MI6 Bianca Pullman (Lashana Lynch), una donna, una madre di famiglia. Che però non si ferma davanti a nulla pur di ottenere il proprio scopo, mandando in crisi la propria vita e causando la morte di una giovane innocente senza perderci troppo il sonno.
Ecco che il pubblico è portato a tifare per un protagonista che incarna tutto ciò che dovrebbe odiare e l’empatia creata dall’ottima scrittura valica anche la freddezza di Eddie Redmayne, un Premio Oscar sul cui talento non si discute, ma che risulta di suo alquanto respingente.
In generale funziona benissimo tutto il cast, nel quale spicca la Tokyo de La Casa di Carta Úrsula Corbero nei panni di Nuria, compagna del protagonista all’oscuro della sua doppia vita, la cui figura aiuta molto ad umanizzarlo.