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Il Produttore è il Rocco Siffredi turco

La serie Netflix su un attore di film per adulti non è la solita turcata

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

11/10/2024 - 16:39

Il Produttore è il Rocco Siffredi turco

© US Netflix

E’ disponibile su Netflix il secondo capitolo di una serie turca sconosciuta ai più che si intitola Il Produttore. Voi vi chiederete cosa c’è tanto straordinario, visto che le serie turche sono una valanga e si somigliano anche un po’ tutte. Ebbene, fuori dall’ordinario c’è proprio la natura di questa serie, completamente altro rispetto alle dizi salite alla ribalta: di sicuro non potrà piacere a tutti, ma non può passare sotto silenzio.

Il protagonista è Erşan Kuneri (Cem Yılmaz) famosissimo attore p0rn0 degli anni ’80 che potremmo considerare il Rocco Siffredi turco. Solo che, a differenza di Supersex, Il Produttore non si prende troppo sul serio e racconta la vita di questo mito in modo leggero e sopra le righe, richiamando alla mente la commedia sexy all’italiana.

Su Netflix disponibili gli otto episodi di Il Produttore 2

Nella prima stagione Erşan, ormai uomo fatto e anche un po’ appesantito, voleva abbandonare definitivamente le pellicole a luci rosse per produrre film impegnati e dare una svolta alla sua carriera. E per farlo aveva chiesto aiuto ai suoi collaboratori di sempre, una gang sgangherata e pittoresca che, invece, riportava tutto puntualmente al sesso, in una sorta di ossessione collettiva. Ma, imperterrito, il protagonista andava avanti per la sua strada con il suo mood naif e utopista.

Ora ritorna con otto nuovi episodi ormai ottantenne, solo e nostalgico nella sua casa, con ancora la voglia di raccontare il cinema turco, le sue esperienze e sentire vicini gli amici di un tempo che non sono più accanto a lui. E quello che offrirà nel corso di una lunghissima intervista sarà un racconto divertente, trash ma allo stesso tempo amaro, che si interroga sul valore dell’arte e dell’artista.

Non è davvero una serie per tutti, anche perchè manca il doppiaggio italiano e va seguita con i sottotitoli. Ma se si cerca qualcosa di diverso e non si ha la puzza sotto al naso, questa non è la solita “turcata”.

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