21
luglio

POLITICA IN TV: NEL ‘GIORNO DELLA MANETTA’ L’INFORMAZIONE E’ LATITANTE (O QUASI)

Silvio Berlusconi, Umberto Bossi

Dentro e fuori i palazzi della politica tira un’aria strana. Un venticello pungente che, a folate, ricorda quello di Tangentopoli e, in generale, quello degli anni più burrascosi per il transatlatico Italia. Le ventiquattro ore politiche di ieri, così dense di accadimenti, hanno infatti sancito un inesorabile cambio di rotta: preparate le scialuppe di salvataggio. Con l’autorizzazione della Camera all’arresto dell’On. Papa, abbiamo assistito al penultimo ko del premier Silvio Berlusconi e alla rottura del suo patto d’acciaio con la Lega. Nel partito celodurista di Bossi, inoltre, si è aperta una nuova fase segnata dall’ascesa di Roberto Maroni ai danni del Senatur. Accidenti, che terremoto! In tutto questo bailamme, però, l’informazione televisiva ha latitato o quasi, restandosene in vacanza e lasciando i telespettatori a digiuno di necessari approfondimenti giornalistici.

Nel Giorno della Manetta, delle clamorose implosioni politiche, degli esasperati slogan anti-Casta, i talk show che ci tengono compagnia durante tutto l’anno sono stati grandi assenti. Soprattutto in Rai. L’unico spazio informativo è infatti stato quello dei telegiornali, costretti a riassumere avvenimenti e retroscena in un servizio giornalistico di pochi minuti. Niente Porta porta, Ballarò, né Annozero, niente confronti tra i protagonisti o necessarie analisi sull’attualità. Eppure gli spunti di reflessione non mancavano. Ci si chiede dunque se sia normale che un servizio pubblico spedisca in vacanza le sue principali trasmissioni d’approfondimento e, dai primi di giugno, lasci così scoperta l’informazione.

E’ il secondo anno che l’interrogativo sorge spontaneo dopo che, la scorsa estate, i talk show avevano ‘bucato’ sulla spaccatura tra Berlusconi e Fini. Stasera Mediaset trasmetterà una nuova puntata de La versione di Banfi, il talk show di Rete4 che in diretta si soffermerà sulle vicende degli ultimi giorni, chiedendosi se la Casta dei politici sia davvero diventata intoccabile. In questo modo protrà recuperare l’assenza di approfondimento registrata ieri sera, quando solamente In onda su La7 prolungava la sua puntata per commentare la burrascosa giornata assieme ad alcuni ospiti. Una scelta degna di nota.

Nel programma di Luca Telese e Luisella Costamagna accadeva così che il sen. Roberto Castelli della Lega si dichiarava pronto ad abbandonare il Governo qualora Berlusconi avesse ritenuto la sua posizione incompatibile. Di fronte all’imbarazzo di Maurizio Paniz (Pdl) e al gongolamento confuso di Leoluca Orlando (Idv), in diretta tv si verificava una dimostrazione pratica dello stato confusionale in cui attualmente giace la politica. Un momento (in)aspettato di tv verità.

La baraonda, in ogni caso, pare sia ancora ai suoi esordi e dunque le emittenti possono organizzarsi per coprire un momento così intenso e significativo. L’ultimo giro di tango è appena cominciato.



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8 Commenti dei lettori »

1. Franco2 ha scritto:

21 luglio 2011 alle 17:27

Porta a porta ieri avrebbe fatto uno speciale su Melania Rea.



2. Marco Leardi ha scritto:

21 luglio 2011 alle 17:40

@Franco2: Non so.. di certo i programmi attualmente in onda non latitano sulla cronaca nera. I teleguardoni da obitorio, come li abbiamo definiti su DM, non vanno mai in vacanza.



3. Giuseppe ha scritto:

21 luglio 2011 alle 18:14

Il periodo estivo per la politica italiana è sempre stato “molto caldo” e non a caso. E’ il periodo di rimpasti consistenti (i governi balneari), di provvedimenti legislativi pesanti (manovrine finanziarie, tagli) e soprattutto di manovre interne ai gruppi di potere. Tale iperattività temporale è una scelta fatta nella speranza che in tale periodo il popolo sia dedito solo a spiagge e viaggi. Poichè c’è chi per scelta, e ora più che mai soprattutto necessità, se ne sta a casa, spesso davanti al televisore, ecco che parte l’ordine ai dirigenti delle reti: non parlatene per carità, se ne parla anche troppo durante il resto dell’anno. Vorrei segnalare una gradevole eccezione: “Cominciamo Bene” condotta da Arianna Ciampoli e Giovanni Anversa, purtroppo in onda di mattina. Senza presunzioni e comizi fa un ottimo servizio di informazione politica e sociale. Meriterebbe ben altra collocazione.



4. lele ha scritto:

21 luglio 2011 alle 18:53

@Giuseppe
a me piace molto la collocazione mattutina perchè non c’è tanto affollamento pubblicitario e il tono molto pacato del programma è piacevolmente adatto per la mattina.
è anche vero che la fascia oraria in cui è collocata non è un granchè in termini di ascolti perchè ci sono sempre pochi telespettatori in quella fascia, inaccessibile (in parte) anche per me.



5. Giuseppe ha scritto:

21 luglio 2011 alle 19:03

@ Lele
Sono d’accordo sul fatto che il programma è stato confezionato per la mattina, e va bene così. Però si potrebbero sperimentare degli speciali serali proprio nel periodo estivo. Lo staff di COMINCIAMO BENE (in onda dal lunedì al venerdì alle ore 11,20 su Rai 3, scusate la pubblicità) mi sembra proprio in gamba e un suo utilizzo più avanzato potrebbe riservare sorprese positive in un settore che presenta troppe ripetitività e abbisogna di una rinfrescata. Il che d’estate va pure bene.



6. Marco Leardi ha scritto:

22 luglio 2011 alle 01:19

@Giuseppe. Il punto è che i recenti accadimenti sono qualcosa di diverso dalle manovre e dai rimpasti estivi di cui parli. Siamo ad una svolta storica, alla fine di un intero periodo politico (che va addirittura oltre Berlusconi!)… e il servizio di approfondimento giornalistico dovrebbe essere un dovere, almeno per le emittenti pubbliche.



7. Giuseppe ha scritto:

22 luglio 2011 alle 06:42

@Marco Leardi
Sono parzialmente d’accordo e speranzoso. La gabbola dell’intensificarsi delle manovre politiche in piena estate quando si è più lontani dal rischio di manifestazioni di piazza e quant’altro, è comunque un classico della poltica italiana a prescindere dal colore delle maggioranze e dai leader del momento. E questo il motivo per cui l’informazione politica da parte delle reti televisive viene limitato ai Tg e a qualche programma di nicchia. Purtroppo chi prende queste decisioni ha, in genere, tutto l’interesse a non evidenziare troppo il fatto che è in atto una svolta politica forse di carattere storico. Ma lo faranno rimarcare sino all’esasperazione i nuovi dirigenti quando tale svolta sarà concretamente attuata.



8. WHITE-difensore-di-vieniviaconme ha scritto:

22 luglio 2011 alle 10:27

in onda è praticamente l’unico programma vivente di informazione estivo.



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