Cinque Minuti per raccontare l’Italia e il mondo giorno per giorno. Cinque Minuti per approfondire l’attualità italiana e internazionale con l’ospite di turno. Cinque Minuti che, ascolti alla mano, non hanno condizionato la prima serata di Rai 1 nonostante la grande bagarre che ha preceduto l’arrivo della nuova striscia informativa. Cinque Minuti di “prestigio” che Bruno Vespa ha chiesto e ottenuto. E che riavrà nella prossima stagione.

“Noi vi ringraziamo per gli ascolti che ci avete garantito generosamente in questi quattro mesi e vi diamo appuntamento all’11 settembre“

ha dichiarato il conduttore ieri sera in chiusura dell’ultima puntata prevista. In totale sono stati 78 appuntamenti, che hanno registrato in media quasi 4,2 milioni di spettatori e il 21.6% di share.

In onda in coda al Tg1 senza neppure l’interruzione pubblicitaria nel mezzo, Cinque Minuti ha in qualche modo “rimesso al suo posto” il telegiornale, dove da un po’ di tempo la gestione Maggioni offriva interviste faccia a faccia con l’ospite di turno, che con l’arrivo di Vespa hanno via via avuto minor senso (e spazio). La striscia, d’altronde, ha ospitato personaggi non soltanto della politica ma anche del mondo artistico, culturale e dello spettacolo, proprio come faceva il tg (alla prima il premier Giorgia Meloni, all’ultima alcuni esperti in merito all’implosione del sommergibile Titan).

Con quella “Q” nel logo usata “a mo’ di clessidra” che scandisce il tempo, ma anche un po’ di ansia, Vespa si è assicurato uno spazio d’oro nel palinsesto di Rai 1, lo stesso in passato occupato da Enzo Biagi (Il Fatto andò in onda dal 1995 al 2002, anno del cosiddetto “editto bulgaro” berlusconiano).

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