Vorrei



12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: MARTA SUI TUBI – VORREI

Marta sui Tubi

Al debutto al Festival di Sanremo, i Marta Sui Tubi nascono come duo, formato da Giovanni Gulino e Carmelo Pipitone. Originari di Marsala, ora con base a Milano, registrano il loro album d’esordio “Muscoli e Dei”. Tutta la stampa e televisioni musicali lo accolgono come un capolavoro. Nello stesso periodo la famiglia si allarga con l’inserimento alla batteria di Ivan Paolini. Nel 2004 i Marta vengono premiati come miglior gruppo indipendente italiano e ad ottobre 2005  il secondo album dei Marta sui Tubi  intitolato “C’è gente che deve dormire” è impreziosito dalla partecipazione di diversi ospiti: Bobby Solo, Moltheni, Paolo Benvegnù, Enrico Gabrielli e altri ancora. Il terzo disco dei Marta sui Tubi intitolato “Sushi & Coca” esce ad ottobre 2008 e vede l’inserimento nell’organico di Paolo Pischedda al piano e organo hammond, e Mattia Boschi al violoncello. Il tour di “Sushi & Coca” ha collezionato oltre 100 affollatissime date, con tappe importanti come il 1°Maggio a Roma, Italia Wave prima dei Placebo e si è chiuso ai Magazzini Generali di Milano. I Marta diventano i pionieri dei Secret Concerts: particolari esibizioni nelle case dei propri fans. Nel 2011 vede la luce “Carne con gli Occhi”, l’ultimo disco della band. Il 22 gennaio 2012 Lucio Dalla partecipa ad uno speciale evento della band al Teatro del Navile di Bologna. L’indimenticato cantautore in quell’occasione esegue con i Marta splendide versioni dei classici “Disperato Erotico Stomp”e “L’anno che verrà”. Dalla si congeda da quel concerto definendo i Marta sui Tubi “la migliore live band italiana”.

Vorrei (di G. Gulino – M. Boschi – C. Pipitone – P. Pischedda – I. Paolini)

Quando il cuore è convinto non sbagli mai
Prova a chiedere al vento quello che vuoi
C’è chi ha detto che hai fatto dei bei casini
E distratta distruggi ogni cosa sai
E io vorrei, vorrei ancora più bellezza.
E io sarei, con te sarei pronto a fare tutto un’altra volta
E tuffarmi nella tua purezza
Perché ormai non posso più, più stare senza
Quando tornerà, quando tornerà l’assenza
La raccoglierai tu
Chiedo perdono ai punti cardinali dello stare al mondo per non averli riconosciuti
Chiedo perdono a ognuna delle lacrime che non ho bevuto
E io vorrei, e io vorrei
Vorrei prenderti le mani e berci dentro
E tuffarmi nella tua purezza
Solo se lo vuoi tu
Chiedo perdono alla pastorizia perché con la mia condotta ho umiliato la reputazione
Della pecora nera
Chiedo perdono alle stalle che meritano sempre di ospitarmi ma che evito di
Frequentare troppo spesso