Vincenzo Morgante, attuale direttore della Tgr Rai, è stato scelto come nuovo direttore di Tv2000, il canale televisivo della Conferenza Episcopale Italiana. A partire dal 1° ottobre 2018, data di decorrenza del nuovo incarico, il giornalista prenderà il posto lasciato libero dall’ex direttore Paolo Ruffini, che il 6 luglio scorso è stato nominato da Papa Francesco Prefetto del Dicastero per la Comunicazione Vaticana.
Vincenzo Morgante
TGR RAI: VINCENZO MORGANTE E’ IL NUOVO DIRETTORE
Cambio al vertice della Testata Giornalistica Regionale (Tgr) della Rai. Alla guida di quella che è la più grande redazione giornalistica d’Europa arriva Vincenzo Morgante, fino a ieri responsabile della redazione Rai di Palermo. Il suo nome è stato proposto dal direttore generale di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi, al Cda della Rai, che nella giornata di ieri l’ha votato all’unanimità. Morgante, che è riuscito ad avere la meglio sull’altro candidato, Massimo Milone (ex Tgr Campania ora a capo di Rai Vaticano), subentra ad Alessandro Casarin, dimessosi per ragioni personali lo scorso mese di settembre.
La nomina di Morgante, alla guida del Tgr, è stata prontamente salutata dal comitato di redazione del Tgr Sicilia con un lungo comunicato nel quale si sottolineano le doti professionali e il rigore morale del giornalista.
“La nomina di Vincenzo Morgante a Direttore della Testata giornalistica regionale Rai è il riconoscimento più importante che l’azienda ha voluto dare al lavoro svolto in oltre dieci anni dalla nostra redazione e alle capacità di chi l’ha guidata con impegno, rigore morale e professionalità. Vincenzo Morgante come caporedattore della Tgr Sicilia è stato una presenza costante e coerente nei momenti delle emergenze e nel lavoro di ogni giorno. Sotto la sua guida la redazione è stata chiamata ad affrontare grandi eventi come le cattura dei più pericolosi latitanti di mafia, le emergenze dell’immigrazione, i disastri idrogeologici che hanno provocato distruzione e morte in tanti comuni, ma ha anche saputo raccontare cambiamenti storici del costume e della cultura della nostra regione, dalla rivoluzione antiracket avviata dai giovani di Addio Pizzo all’opera di moralizzazione dentro la pubblica amministrazione senza dimenticare i nuovi traguardi sportivi raggiunti nelle varie discipline in Sicilia. Sempre con equilibrio, con capacità di dare ascolto e parola a tutti, con una particolare attenzione – ancora maggiore da quando è iniziata la stagione di crisi economica – agli ultimi, ai senza lavoro, alle periferie. Sempre con grande senso di responsabilità, con dedizione e capacità di sacrificio per sopperire, spesso, alla mancanza di risorse e di mezzi tecnici”.
Il Cdr del Tgr Sicilia si è inoltre augurato di poter presto contare su un nuovo direttore altrettanto autorevole.