Video On Demand



6
marzo

NETFLIX ARRIVA IN ITALIA: QUALE SAREBBE LA RIVOLUZIONE?

Netflix in Italia

Netflix in Italia

A leggere i giornali in queste settimane, sembrerebbe che il mondo del televisivo stia per subìre una rivoluzione. Invece l’arrivo di Netflix in Italia potrebbe sì portare a qualche scossa di assestamento al sistema, ma con la forza pubblicitaria di Sky Online e Infinity Tv, e soprattutto i variegati contenuti in dote, sembrerebbe assai difficile che il gigante della televisione on demand a stelle e strisce riesca ad imporsi nel Belpaese a tal punto da cambiare le abitudini degli spettatori. Telecom Italia però ci crede e, come confermato dall’Amminstratore Delegato Marco Patuano, Netflix non solo arriva (entro l’anno), ma sarà il diamante dell’offerta televisiva su fibra ottica dell’azienda.

Netflix in Italia nel 2015 – Catalogo ridotto a 10 euro al mese

Al prezzo (si vocifera) di circa 10 euro al mese, come i competitor d’altronde, il servizio non potrà però contare su diversi contenuti e quindi – rispetto ai restanti paesi europei in cui è già presente ma, soprattutto, rispetto al paese oltreoceano – avrà inevitabilmente un catalogo in versione ridotta che potrebbe risultare poco interessante, e che potrebbe non giustificare la (seppur ridotta) spesa da parte dell’utenza italiana. Per Telecom si tratta, comunque, di un brand fondamentale per trainare lo sviluppo della fibra ottica e, come riportato dal Corriere, per sbloccare un mercato determinante per la digitalizzazione del nostro paese.

Netflix in Italia nel 2015 – Telecom punta anche su TimVision

Se non fosse che il mercato, ancora in sviluppo e non propriamente attraente per un pubblico molto abitudinario come quello italiano, sembrerebbe già saturo di servizi. La stessa Telecom offre TimVision per i clienti Tim e Telecom Italia (ad oggi conta 240 mila abbonati) che, con seimila titoli tra film, serie e cartoni, un prezzo piuttosto vantaggioso, e la possibilità di guardare i contenuti in mobilità senza intaccare il proprio piano dati, rischia di far concorrenza allo stesso Netflix nella fascia bassa. E’ vero, si può pur sempre pensare che Netflix sia destinato ad una tipologia di utenza diversa ma, ammesso che Telecom riesca a sviluppare le due offerte in parallelo, non è chiaro allora come riesca ad inserirsi in questo contesto anche Sky.

Nextflix in Italia nel 2015 – Telecom pure con Sky su fibra




10
dicembre

INFINITY: MEDIASET “PORTA NETFLIX” IN ITALIA DALL’11/12/13

Infinity

Infinity

La guerra delle tv si sposta… sul web. Visto il successo Oltreoceano di Netflix, che peraltro sembra pronto a sbarcare nel Belpaese a breve, i broadcaster italiani non potevano certo rimanere alla finestra, anche perché si tratta di un mercato, quello della OTTV,  tutt’altro che esplorato e sfruttato – se si esclude qualche sperimentazione degli operatori telefonici – dal punto di vista commerciale. Così, dopo il positivo riscontro di Premium Play e Sky GO legati però agli abbonamenti pay rispettivamente con Mediaset Premium e Sky, anche le due aziende televisive nostrane sono pronte a superare i confini attuali per affacciarsi nel mare magnum  del web.

Infinity di Mediaset: costi e offerta

Si inizia con Mediaset che domani -  11/12/13, data non scelta a caso – lancerà Infinity, il nuovo servizio di video on demand con più di 5000 contenuti tra film, serie tv complete e, ovviamente, i migliori contenuti dell’azienda di Cologno. Il rischio che ci sia una cannibalizzazione con Premium Play c’è, ma ai piani alti assicurano che – sebbene alcuni contenuti saranno inevitabilmente in comune – i due servizi verranno il più possibile differenziati. A partire dalle modalità di fruizione: Infinity infatti sarà disponibile ad un prezzo concorrenziale di 9.90 euro al mese, rinnovabile a scelta dell’utente, e tra i 3 e i 5 euro per i film in anteprima (50% in meno per i clienti), disponibili a pochi mesi dall’uscita nelle sale.

Infinity: come funziona

Per usufruire di Infinity basterà registrarsi sul sito fornendo il numero della propria carta di credito o prepagata e scegliere tra la sottoscrizione mensile senza alcun vincolo di rinnovo e il consumo di un singolo contenuto. Il primo mese, anche per far conoscere il nuovo servizio nel fruttuoso periodo natalizio in cui la tv generalista chiude la saracinesca, sarà offerto gratis a tutti coloro che diventeranno fan della pagina Facebook, mentre per tutti gli altri sarà disponibile una prova gratuita dai 15 giorni. Dalle parti di Mediaset assicurano che i contenuti saranno tutti disponibili in Standard Definition e in HD, anche in modalità (solo su tablet ma da aprile anche su smartphone e pc) Download & Go, cioè con la possibilità di scaricarli e guardarli in un secondo momento senza connessione di rete. Gli utenti potranno inoltre collegare fino a 5 dispositivi allo stesso account, ma solo da due di essi sarà possibile usufruire dei contenuti contemporaneamente.

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5
ottobre

NOW TV: SKY ITALIA PRONTA A LANCIARE UN SERVIZIO DI VIDEO ON DEMAND APERTO A TUTTI E SENZA CONTRATTO?

Now TV

Now TV

Qualcosa bolle in pentola dalle parti di Sky Italia. Internet è il futuro della televisione, e non è affatto un caso che l’azienda guidata da Andrea Zappia stia allargando le sue “vedute” portando i propri contenuti pay sul web. Ma Sky Go e Sky OnDemand rappresentano solo un primo passo verso una “rivoluzione” che rischia di scardinare totalmente le abitudini degli spettatori, da anni costretti a piazzarsi una parabola in casa per accedere ai cosiddetti contenuti “premium”.

Ma lo scenario potrebbe presto cambiare. Sky Italia sta infatti effettuando delle indagini tra i suoi abbonati per capire se c’è lo spazio, anche nel Belpaese, per un servizio di video on demand, ma anche di IPTV, slegato dagli impegnativi abbonamenti delle pay tv nostrane. Il raggio d’azione di Sky per ora è piuttosto vago, anche se tutti gli indizi riconducono principalmente al servizio Now TV, lanciato recentemente in Gran Bretagna.

Now TV permette di accedere, ad un prezzo mensile di 15 sterline al mese senza vincoli di contratto, ad un catalogo di più di mille film, visibili on demand in qualsiasi momento su computer PC e Mac, Xbox360, PlayStation3, smartphone Android, iPhone e iPad, offrendo inoltre la possibilità di vedere “live” i canali Sky Movies (il corrispettivo di Sky Cinema in Italia). Un investimento imponente per BSkyB, tant’è che – pur di spazzare via la concorrenza dei più famosi Netflix, iTunes e LoveFilm – ha recentemente stretto un accordo con Warner per avere l’esclusiva in digitale per 6 mesi sulle novità dello studio di Hollywood, oltre che l’esclusiva su un selezionato parco titoli del ricco catalogo.

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6
maggio

CHILI TV: FASTWEB PUNTA SULL’ON DEMAND SENZA DECODER, ABBONAMENTO E SPECIFICO OPERATORE TELEFONICO. TRA I VOLTI DI PUNTA MARA MAIONCHI E MARCO BERRY

Chili TV

Chili TV by Fastweb

Fastweb non ha alcuna intenzione di rimanere alla finestra nella sfida “all’ultimo spettatore” sulla televisione on demand. D’altronde è stata una delle prime aziende telefoniche ad investire su una tipologia di televisione totalmente differente e all’epoca assolutamente innovativa. All’epoca appunto. Nel 2011 invece le proposte sono ben più numerose, segno che il piatto è molto più appetitoso, e in campo vi sono anche due colossi televisivi come Mediaset e Sky, che ormai si danno battaglia su tutti i fronti.

Fastweb ha tutte le intenzioni di non uscire di scena e ha lanciato Chili TV. Non è un caso che il nuovo servizio di tv on demand dribbli tutti gli “ostacoli” – che il più delle volte scoraggiano gli spettatori meno “informati” e meno disposti a spendere soldi per nuovi apparecchi – e non richiede alcun abbonamento, alcun particolare decoder nè tantomeno uno specifico operatore telefonico. Basta solo una connessione a banda larga da almeno 1 Mbps e un qualsiasi dispositivo connesso a internet (Smart Tv, smartphone, lettori Blu Ray, tablet, PC e chi più ne ha più ne metta).

Per quanto riguarda la programmazione, grazie agli accordi con le major internazionali, gli utenti potranno affittare per 48 ore o acquistare direttamente i grandi successi di Warner, Paramount, MovieMax, Fandango, Lucky Red, Bim e Mondhome. All’archivio a pagamento è stato inoltre affiancato inoltre un archivio gratuito composto da ben 600 contenuti video.


18
dicembre

A GENNAIO NASCERA’ VIDEO MEDIASET. IN ARRIVO LA RISPOSTA DI COLOGNO A RAI.TV? NON PROPRIO…

VIDEO MEDIASET PIERSILVIO BERLUSCONI PORTALE WEB

Il successo di Rai.tv,  il recente sbarco di La7 sul web, l’apertura di Sky verso internet e la vittoria su YouTube e Google (costrette ad eliminare, dai propri portali, qualsiasi video inerente il Grande Fratello), hanno indubbiamente accelerato lo sviluppo della piattaforma di video on demand targata Mediaset, annunciata tempo addietro e prevista in un generico 2010.

A confermarlo è lo stesso Piersilvio Berlusconi che – in un’intervista a Il Giornale – ha inoltre rivelato il “day one” della neo piattaforma: 11 gennaio 2010. Lo scontro tra Rai e Mediaset si sposterà – quindi – anche sul web? La risposta, un po’ sorpresa a dire il vero, è negativa: Video.Mediaset, questo il nome scelto, proporrà solo reality, prodotti di news e di infotainment in versione “full episode” (ossia, in versione completa).

Gli altri contenuti verranno invece riproposti (come avviene già da diverso tempo) con dei brevi filmati, di cui è previsto un aumento del 50%. E per chi sperava nella completa disponibilità di serie tv e programmi di intrattenimento, sarà costretto a ricredersi: secondo il vicepresidente di Mediaset tali contenuti rischierebbero solo di “fare ulteriore confusione”. Questi, infatti, sono prodotti tipici delle reti generaliste, non adatti alla piattaforma web:





14
dicembre

IL DECODER UNICO E’ QUASI REALTA’: TELECOM ANNUNCIA L’ARRIVO DI “CUBO”

Cubo, decoder unico Telecom Italia

Il decoder unico che permetterà interazione tra la tv tradizionale, il web e le nuove tecnologie  è quasi realtà. Nella puntata di ieri di In Mezz’ora su Rai3, l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia, Franco Barnabè, ha presentato al grande pubblico “Cubo“, un decoder che metterà insieme tv e Internet, la cui partenza era stata subodorata dagli internauti che si sono imbattuti, pochi giorni fa, nel sito www.cubovision.it.

«L’annunceremo mercoledì prossimo – spiega Bernabè – e sarà un’innovazione molto importante, un oggetto che presenteremo prima di tutto alla comunità di Internet, un oggetto che noi chiamiamo «Cubo» e che avrà l’obiettivo di trasformare il modo in cui vediamo la televisione». «Sarà - aggiunge – una specie di coder unico con un modo diverso di fruire la tv, con servizi innovativi». «Non sarà – dice ancora – un oggetto di commercalizzazione di massa, ma sarà un oggetto che noi speriamo si evolverà».  «Probabilmente - spiega - si riqualificherà il modo in cui tutti quanti fanno televisione. Forse i broadcaster dovranno trovare un modo diverso…».

Secondo alcune indiscrezioni tecniche, il nuovo decoder dovrà contenere un hard disk interno da circa 500 GB, utile per memorizzare i dati dei video on demand (VoD), delle trasmissioni TV via Internet e del digitale terrestre, comprese le funzionalità interattive offerte dalla stessa piattaforma. Cubo racchiuderebbe, quindi, in un solo “scatolotto” la maggior parte della tecnologia disponibile ad oggi sul mercato italiano, nella quale Telecom intende investire per i prossimi anni.


5
dicembre

TELECOM ITALIA PUNTA SULL’ON DEMAND CON IL NUOVO LA7.TV

La7.tv

L’arrivo di Rai.tv (e il suo inaspettato successo) ha creato non pochi problemi alla concorrenza “commerciale” targata Mediaset e Telecom Italia, costrette a cambiare i propri piani per la piattaforma web e a rincorrere il servizio pubblico. Un po’ a sorpresa, a dire il vero, la prima a proporre un modello simile non è, come si potrebbe facilmente ipotizzare, Mediaset bensì il “terzo polo” Telecom Italia Media.

Da ieri, 4 dicembre, tutti gli utenti dotati di connessione internet ADSL potranno accedere – gratuitamente – al nuovo sito La7.tv che, come avviene su Rai.tv, propone tutte le produzioni targate La7 (Otto e mezzo, Exit, L’Infedele, TGLa7 e Omnibus, per citarne alcuni) in versione on demand, senza telecomandi e vincoli di orario. Il servizio, a primo impatto interessante, è in realtà piuttosto scarno. Se da una parte i contenuti sono visibili a schermo intero e in alta risoluzione (su Rai.tv l’alta risoluzione è ancora in fase di testing) dall’altra la loro disponibilità è limitata nel tempo: una sola settimana dalla messa in onda del programma sul canale televisivo (su Rai.tv – invece – sono sempre disponibili).

Il portale si compone di tre sezioni: oltre alla pagina principale che propone sinteticamente gli ultimi sette giorni di programmazione, la sezione “Settimana” divide i contenuti per giorni mentre quella “Programmi” li divide per programma di appartenenza. Presente anche un piccolo “Archivio Cult“, sempre disponibile, con gli episodi dei programmi di punta.


20
novembre

LA GUERRA TELEVISIVA SI SPOSTA SUL CAMPO DELL’ON DEMAND: PREMIUM ON DEMAND, ALICE HOME TV E FASTWEB TV A CONFRONTO

Premium on Demand, Fastweb TV, Alice Home TV e Rai.tv

L’avvento di Premium On Demand e del relativo decoder non si può definire una vera e propria rivoluzione in barba a quanto annunciato. Rappresenta però un passo avanti per quella che sarà a tutti gli effetti la tv del futuro: la tv on demand. La televisione “a misura di telespettatore” è una strada che Fastweb e Rai percorrono da anni (solo ultimamente si è aggiunta Telecom Italia): la prima con Fastweb TV (di cui Rai e Sky sono fornitrici di contenuti), la seconda con RaiClick (in passato), con il canale ufficiale su YouTube e il sito Rai.tv (oggi). Le differenze che intercorrono tra le offerte sono notevoli e cogliamo l’occasione della presentazione dell’ultimo arrivato in casa Mediaset per capire i vantaggi e gli svantaggi di ognuna.

Alice Home TV e FastwebTV sono televisioni via cavo ibride: per fruire a pieno delle loro funzionalità è richiesto necessariamente il decoder proprietario (solitamente fornito in comodato d’uso gratuito), il collegamento all’antenna televisiva (per i canali in chiaro del digitale terrestre) e alla linea telefonica ADSL/Fibra (per tutti gli altri servizi). La novità targata Premium On Demand non prevede, invece, alcun collegamento con la linea telefonica, ma è necessario un decoder digitale terrestre compatibile, il collegamento all’antenna televisiva e l’abbonamento al pacchetto Premium Gallery.

Partiamo dal capitolo IpTV. FastwebTV è, di fatto, l’unica vera televisione on demand. L’abbonamento base (attualmente a 9,90 euro – in offerta a metà prezzo per i primi quattro mesi) propone (oltre a tutti i canali del digitale terrestre, anche in alta definizione), più di 30 canali on demand di cui 12 prodotti da Rai e ONtv (uno in alta definizione), 2  canali Disney, WarnerTV, Sony Retro e diversi canali “live”. Pagando un abbonamento a parte, è possibile usufruire di Sky* e Mediaset Premium (Premium Bouquet** e Premium Calcio) e in payperview alcuni film (oltre a quelli inclusi nell’abbonamento) sui canali on demand ONtv Film e ONtv Film HD. Tra i servizi aggiuntivi gratuiti segnaliamo in particolare il VideoRec, un videoregistratore digitale che permette al telespettatore di registrare (online, senza alcun hard-disk) fino a 5 ore*** di programmi degli 8 canali nazionali, e ReplayTV, un servizio che registra automaticamente la programmazione degli ultimi tre giorni degli 8 canali nazionali.

Possiamo inoltre annunciarvi in anteprima esclusiva che il servizio Premium On Demand, che vi spiegheremo in dettaglio dopo il salto, sarà disponibile anche agli utenti FastwebTV da metà dicembre.


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