video Isis



9
aprile

DM LIVE24: 9 APRILE 2015. SENZA PAROLE, MANOVRE ‘NERE’ NELL’ACCESS? – AURORA RAMAZZOTTI: SANTIAGO BRUTTO. POI LE SCUSE A BELEN – RAI: STOP A VIDEO ISIS NEI TG

Aurora Ramazzotti - Instagram

Aurora Ramazzotti: le scuse a Belen su Instagram

Senza Parole: manovre ‘nere’ nell’access?

Rai: stop ai video targati Isis nei TG

[Da Tivù] Non una scelta editoriale dei singoli direttori, ma una disposizione ufficiale in arrivo dal dg Luigi Gubitosi che, attraverso una direttiva indirizzata ai responsabili dei Tg e dei Gr, invita a non trasmettere i video postati sul web dall’Isis. Una decisione che fa seguito alla scelta del direttore di Rainews 24, Monica Maggioni, di non dare spazio a questi contenuti. «Dopo un periodo di analisi e riflessione, non manderemo in onda il racconto che l’Isis produce per la sua propaganda e ci limiteremo a estrarne di volta in volta frammenti descritti e mediati dal lavoro dei nostri giornalisti. Una decisione forte e consapevole», ha dichiarato il Direttore generale Rai.

Aurora Ramazzotti su Periscope ad un amico: “sei brutto come Santiago”, il figlio di Belen. Poi le scuse




26
febbraio

RAI NEWS: MAI PIU’ VIDEO ISIS IN ONDA. “STOP A MACCHINA DELLA PROPAGANDA”

Monica Maggioni, Rainews

RaiNews 24 taglia la testa alla “macchina di propaganda” dell’Isis. In un video editoriale, la direttrice della testata all news Monica Maggioni ha comunicato ai telespettatori la decisione di non trasmettere più i video del terrore prodotti dall’autoproclamato Stato Islamico, dichiarando di aver compiuto tale scelta “dopo mesi di discussioni, anche in redazione”.

Rainews: stop a video Isis

“Ogni volta che uno di questi video arrivava, tra di noi iniziava una sorta di dibattito per cercare di capire come gestire una cosa tanto complessa: fino a dove far vedere l’orrore e la crudeltà di questi terroristi. Ebbene, l’orrore e la crudeltà, adesso, è nota a tutti. Quello che invece d’ora in poi si fermerà è la macchina della propaganda. Vedete, ormai l’Isis si è trasformato in una sorta di Hollywood del terrore. I loro filmati sono studiati, ogni comunicato viene fatto con una regia sapiente. Noi non vogliamo diventare parte della loro propaganda

ha spiegato la giornalista nel suo intervento. E, anche alla luce della recente notizia dei 100 rapiti nella zona di Tikrit (tra cui ci sarebbero anche bambini), ha aggiunto: “Cosa dobbiamo aspettare, di vedere i bambini nelle gabbie per fermarci? Noi abbiamo deciso di fermarci oggi”.

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