Questa è proprio bella. Il 31 gennaio prossimo in prima serata su Deejay Tv partirà Undercover Boss, e sapete chi lo “condurrà” (commenterà/doppierà)? Tenetevi forte: Costantino della Gherardesca. Il presentatore, che su Rai2 fu alla al timone di Boss In Incognito, ora sul canale 9 guiderà la versione americana del medesimo formato. Definirlo uno sgambetto alla seconda rete della tv pubblica sembra quasi riduttivo.
Undercover Boss
UNDERCOVER BOSS: COSTANTINO DELLA GHERARDESCA SU DEEJAY TV CON LA VERSIONE USA DI BOSS IN INCOGNITO
BOSS IN INCOGNITO: LA VERSIONE AMERICANA PUNISCE CON LICENZIAMENTI E PREMIA CON MASTOPLASTICHE ADDITIVE
Mentre il Boss Carmine Martire – con voce spezzata dalla commozione – offriva su Rai2 un contratto a tempo indeterminato, la sua “nemesi” americana Doug Guller – con la bava alla bocca – regalava su CBS un bel paio di tette nuove. Episodi a confronto di due adattamenti dello stesso format Undercover Boss, che in Italia è stato tradotto in Boss In Incognito. Sebbene la struttura narrativa rimanga pressoché la stessa, i contenuti sembrano evidenziare quei tratti identificativi di due culture molto spesso stereotipate, che nella trasposizione televisiva del mondo del lavoro sembrano mostrare differenti modalità di incentivazione alla produttività.
Undercover Boss: l’episodio del “boob job”
Nel controverso episodio di Undercover Boss US andato in onda domenica scorsa su CBS, l’America si è indignata assistendo alla “copertura” di Doug Guller, CEO/fondatore del Bikini Sports Bar & Grill - piccola catena di ristoranti in Texas – popolato da procaci signorine in “vesti” di cameriere e una clientela non proprio ortodossa. Travestito da un tirocinante di nome Jake, il boss Guller ha avuto modo di conoscere diversi componenti dello staff, ma il trattamento riservato a due ragazze in particolare ha destato non poco scalpore.
Nel momento clou dell’episodio, quando il Boss convoca i dipendenti per svelare loro la sua vera identità, ha licenziato la barista di nome Jessica, rea di essersi coperta con una misera t-shirt poiché si sentiva a disagio nell’indossare un provocante bikini davanti alla telecamere. Ad onor di cronaca, la ragazza si era anche “sbilanciata” confidando al finto barista Jake di fare quel lavoro solo per ripiego, ma come biasimarla se non è nelle aspirazioni di tutte ambire a ricoprire a vita il titolo di “Bikini Babe”? Guller ha invece osannato Grace, – ragazza che ha ammesso di essere stata più volte licenziata a cause delle continue assenze sul posto di lavoro, e rimproverata dallo stesso Guller poiché giocherellava troppo spesso col cellulare – per aver preso l’iniziativa di uscir fuori dal locale a trastullarsi con l’hula-hoop nell’intento di attirare nuovi clienti. Come premio per la perfomance creativa, il Boss le ha offerto una promozione come addetta al marketing e – rullo di tamburi – un aumento di seno per rimediare ai limiti fisici non proprio in linea con gli “strumenti di lavoro” utili al successo dell’azienda. Giubilo e urla isteriche per la fortunella Grace, che ha commentato:
“Avere tette nuove renderà molto più facile il mio lavoro! Non avrò nemmeno più bisogno di parlare, parleranno loro per me. Questo è il Texas…più grandi sono, meglio è!”
RAI 2 E RAI 3, PALINSESTI INVERNALI 2014: GRANDE ATTESA PER THE VOICE, MASTERPIECE APPRODA IN PRIMA SERATA
La stagione invernale della seconda e della terza rete Rai sembrerebbe essere fatta prevalentemente di conferme, stando a quanto riportato dal sito di Rai Pubblicità. I programmi di punta dell’autunno ritorneranno infatti in programmazione dopo la fine delle feste natalizie, ma all’orizzonte si intravedono anche alcuni spostamenti e qualche novità.
Rai 2: arrivano la seconda stagione di The Voice e il docu-reality Undercover Boss
Per quanto riguarda la rete diretta da Angelo Teodoli, le conferme più importanti del prime time sono quella del venerdì d’attualità con Virus, di Voyager in onda lunedì 6 gennaio e di Made in sud, che tornerà lunedì 17 febbraio 2014. Rai 2 resta però la patria del telefilm stranieri, che terranno banco durante tutto l’arco della settimana: la domenica, il martedì, il sabato e il mercoledì con la nuova stagione di The Good Wife. Dal 13 gennaio al 3 febbraio sarà invece la volta di un interessante docu-reality al lunedì sera, Undercover Boss.
L’evento più atteso della seconda rete resta però la seconda stagione di The Voice of Italy, il talent al via giovedì 27 febbraio che lo scorso anno ha spopolato sul web grazie soprattutto ai quattro mattatori del programma, ovvero i coach Raffaella Carrà, Piero Pelù, Noemi e Riccardo Cocciante. Per quanto riguarda le altre fasce orarie, da segnalare la presenza nella mattina del sabato del nuovo programma Fuori di gusto; in seconda serata dal 13 gennaio al 17 febbraio vedremo invece il nuovo programma del lunedì Il Musichione, e nelle prime settimane dell’anno Greenworld al giovedì.
Rai 3: Masterpiece in prime time
UNDERCOVER BOSS: ‘CAPI IN INCOGNITO’ ANCHE IN ITALIA?
Cosa accadrebbe se l’algida e altera Miranda Priestly de Il diavolo veste Prada, il famigerato boss Flavio Briatore o l’intransigente Luca Cordero Di Montezemolo abbandonassero per una settimana i lussi e gli agi della propria posizione per mescolarsi fra i propri sottoposti in incognito e sotto lo sguardo vigile di una telecamera? La formula di Undercover Boss, il docu-reality campione d’ascolti in America su Cbs (la prima puntata in onda dopo il Super Bowl ha sfiorato i 40 milioni di spettatori), è riuscita a rispondere a questa domanda e ad attirare l’attenzione di Endemol, che, secondo quanto riporta Tivù, starebbe adattando per l’Italia il formato sul quale Rai2 avrebbe già messo gli occhi.
Il programma – la cui edizione a stelle e strisce è stata trasmessa l’anno scorso su La7 doppiata in italiano – prevede che alcuni manager o imprenditori lavorino per una settimana in incognito all’interno della loro stessa azienda. Fingono di essere degli impiegati di basso livello appena assunti e vengono, così, istruiti sul da farsi dai loro stessi dipendenti all’oscuro di tutto. Solo alla fine i boss riveleranno la propria identità scoprendo come funziona dal basso la propria ditta e, magari, scovando, tra il personale alle proprie dipendenze, degli eroi del lavoro. Fermo restando che la presenza di una telecamera (giustificata come mezzo per la realizzazione di un documentario) falsa la realtà, almeno in parte, lo show mostra il mondo del lavoro ai suoi livelli più grezzi e manuali aprendo uno spaccato della consueta routine di dipendenti comuni, spesso ignorata dai capi.
E così capita di imbattersi in gare di mangiafagioli fra le ragazze per decidere chi debba andare a casa prima o nel malcontento per direttive e ordini presi dai piani alti come quello di non poter usufruire del bagno per l’intera durata del turno. Come reagiranno i boss nel constatare di persona le fondamenta della propria azienda partendo dalle cellule che hanno reso tutto questo possibile e operativo? Undercover Boss è anche un documentario sui rapporti umani all’interno di un luogo di lavoro: la figura del boss sotto copertura crea un particolare ribaltamento di ruoli. Il manager scopre la fatica e l’intensità di un lavoro manuale che non conosceva e il pubblico da casa vive una strepitosa fantasia, una sorta di catarsi dei sottoposti. In tempo di crisi economica il telespettatore può assistere alla punizione di un ricco manager, costretto a faticare e a rischio licenziamento. Cosa aspettarsi, però, da una versione italiana?