Un Posto al Sole



23
aprile

IL TESTIMONE CHE TROVA IL SUO POSTO AL SOLE

Il Testimone - Pif sul set di Un Posto Al Sole

Il Testimone - Pif sul set di Un Posto Al Sole

Capita spesso, soprattutto nel pieno dei saldi, che la ricerca spasmodica di un cappotto o dell’esclusivo cellulare di ultima generazione diventi la nostra missione di vita (almeno fino alla prossima stagione o al prossimo catalogo). E capita, certe volte, di trovare proprio quello che stavamo cercando: il mondo, per un attimo, diventa un “posto migliore” perché la ricerca ha finalmente sortito il risultato sperato. Lo stesso potrebbe applicarsi a un programma televisivo e i suoi protagonisti: quello no, quello forse, quello neanche morto, finché, finalmente, trovano il programma fatto su misura per loro. Pif sembra averlo trovato con Il Testimone, l’innovativo esperimento portato avanti dalla simpatica ex Iena e ora nuovo baluardo dell’intrattenimento in pillole tipico del web.

Abbandonata giacca nera e occhiali scuri per munirsi di videocamera a spalla e un paio di cuffie, Pif ha trovato il suo habitat naturale, uno show in grado di mostrare il suo estro creativo e la sua verve ironica, in parole povere, il suo “posto al sole”.  E proprio la longeva soap opera di Rai3 è stata al centro dell’ottava puntata di quest’ultima stagione, analizzata dall’invadente reporter in maniera simpatica e originale, senza pretese e, soprattutto, senza una preparazione ad hoc che gli risparmiasse “figuracce” epiche. Si, perché Pif non nasconde di conoscere di Upas solo la sigla iniziale, così come non nega di ignorare l’identità di alcune colonne portanti di Palazzo Palladini, pronte a bacchettarlo con la stessa foga mostrata da Napolitano nel corso del rinnovato giuramento alla Presidenza della Repubblica. Dopo essersi accertato dell’esatta nascita della serie, il 21 ottobre 1996, e dopo aver fatto notare agli interpreti della soap napoletana che, in Brasile, i loro colleghi vengono mitizzati come nuovi semidei del piccolo schermo, Pif (qui l’intervista a DM) è pronto al debutto da attore con una piccola, ma intensa particina nel corso di una puntata di Upas.

Il ruolo riservatogli? Quello di un anonimo cliente di Caffè Vulcano che richiede timidamente un Chinotto sullo sfondo di un’animata discussione fra Filippo (Michelangelo Tommaso), Renato (Marzio Honorato) e Tommaso (Michele Cesari). Ma ancor più importante della presenza materiale di Pif sul set sono le testimonianze raccolte dietro le quinte: e così, scopriamo che Ornella Bruni (Maria Giulia Cavalli) sia profondamente affascinata e divertita dal ruolo del cattivo incallito; che Niko Poggi (Luca Turco) inforchi, nella realtà, un paio di occhialini hipster alla Big Bang Theory e che Viola (Ilenia Lazzarin) si intrattenga, all’infuori della scena, con le signore di turno ansiose di sapere quando Upas finirà. “Signò, speriamo mai!” risponde la ragazza più sfortunata in amore di Candy Candy.

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19
marzo

GERMANO BELLAVIA A DM: CON SODOMA PRENDEREMO IN GIRO I CRIMINALI. IN UPAS LA FORZA E’ NELLE STORIE, REALI E ANCORA IN GRADO DI TENERE VIVA L’ATTENZIONE

Germano Bellavia

Guido Del Bue, il simpatico vigile sfortunato in amore e perennemente braccato da Mamma Lucia, è ormai una delle colonne portanti del cast di Un posto al sole. Dopo sedici anni di militanza nella soap di Raitre, Germano Bellavia è ancora grato al suo personaggio condividendone l’umorismo e l’entusiasmo; gli stessi sentimenti che l’hanno portato a tuffarsi in altri impegni lavorativi, come la produzione e l’interpretazione del film Sodoma – l’altra faccia di Gomorra che uscirà nelle sale campane il 4 aprile…

Parliamo di Sodoma – l’altra faccia di Gomorra, il film da te prodotto e interpretato che uscirà il 4 aprile: da dove nasce quest’idea?

E’ un’idea di Corrado Ardore, uno dei protagonisti del film, che mi ha lasciato da subito entusiasta. Inizialmente volevamo registrare 10 puntate per il circuito delle tv locali, ma vedendo la prima puntata con il regista Vincenzo Pelosi, Marzio Honorato rimase molto entusiasta e ci suggerì l’idea del lungometraggio al posto della serie. Noi facevamo tutto da soli, era un’idea da poter proporre alle tv private, ma ci siamo trovati a fare il film, a volte senza committente, lavorando con i mezzi nostri e con l’entusiasmo che solo il primo amore ti può tirar fuori.

Il soggetto di questo film qual è?

Diciamo che parte come una parodia di Gomorra, prendendone spunto. Però è una parodia del mondo di Gomorra, non del film.

Quindi si può parlare di un “riscatto” da questo ritratto poco felice di Napoli e provincia?

Noi troviamo il modo per non idolatrare, come è stato fatto fino adesso, tipo nel Capo dei Capi o ne Il Clan dei camorristi, i criminali che, nelle fiction, diventano eroi. Noi in questo caso li sbeffeggiamo e ci ridiamo su, ovviamente ridendo di loro e non del dramma, esasperando le loro abitudini e sottolineandone i lati più buffi.

Che risultati ti aspetti da questo progetto?

Noi essenzialmente usciamo a Napoli e in Campania, poi spero che possa avere una diffusione nazionale se dovesse andare bene qui, magari arrivando in altre regioni come la Sicilia o la Puglia dove questo film potrebbe avere successo. Anche la Lombardia e l’Emilia Romagna per tutti i napoletani che sono lì. Poi è un modo per farci conoscere dal pubblico cinematografico che per ora conosce solo Marzio che ha girato più di sessanta film, e per proporre qualcosa che ci dia la forza, l’entusiasmo e la possibilità economica di sostenere il secondo progetto che abbiamo in cantiere. Noi abbiamo fatto lavorare moltissimi ragazzi di un quartiere difficile dimostrando che, se c’è qualcosa da fare, sono capacissimi e vogliamo che questo sogno continui.

E invece come prosegue l’avventura di Un posto al sole dopo tanti anni di “onorato servizio”?

Io sono felice ancora di farlo, mi diverto ancora, si è creato un ambiente familiare sia col cast artistico che tecnico, non abbiamo segreti. Certo si lavora tanto, ma la nostra complicità ci permette di rendere anche le giornate più faticose più facili.

C’è qualcuno del cast a cui sei più affezionato?


15
marzo

MARZIO HONORATO A DM: UN POSTO AL SOLE E’ DIVENTATO UNA DROGA, POTREI LASCIARE SOLO PER LAVORARE DIETRO LE QUINTE

Marzio Honorato

L’ansioso e goffo Renato Poggi è ormai una delle colonne portanti di Un posto al sole, la celebre soap di Rai3 che, dopo tanti anni di “onorato servizio”, continua ad appassionare una buona fetta di spettatori alle sue storie e ai suoi personaggi. Dopo una brillante carriera che vanta numerosissime collaborazioni, da Eduardo De Filippo a Giuseppe Tornatore, Marzio Honorato, napoletano doc, continua ad essere affezionato a Palazzo Palladini. Allo stesso tempo l’attore non smette di dedicarsi a nuovi progetti, come la produzione del nuovo film Sodoma – l’altra faccia di Gomorra (nelle sale dal 4 aprile)…

Parliamo di Sodoma-l’altra faccia di Gomorra, il film da te prodotto insieme a Germano Bellavia in uscita il 4 aprile. Da dove nasce quest’idea?

L’idea è nata molto per caso perché il mio amico e collega di soap Germano Bellavia mi propose di produrre mezz’ora di una puntata pilota televisiva con l’inedito trio di comici Ardone, Peluso e Massa che prima non conoscevo. Da questa prima mezz’ora mi sono divertito talmente tanto – premettendo che sono un po’ serioso ed è difficile che mi diverta molto di fronte a una comicità italiana e napoletana dalle battute sempre uguali – che mi sono detto “che peccato che sia già finito, vorrei vederne ancora”. E così è nata l’idea di produrre un lungometraggio.

L’ironia è una buona arma contro una realtà poco felice come quella della camorra?

L’ironia è una delle maniere per combatterla insieme, naturalmente, ai dati di fatto e alle denunce come Gomorra che ne è un caposaldo. Noi e Corrado Ardone abbiamo portato al limite cinematografico i vizi e le manie private che sicuramente avranno queste persone, anche se noi non li conosciamo. Non vogliamo far ridere sul tema della camorra, ma abbiamo voluto prenderne l’altra faccia, così come il titolo del film. E questo nostro tentativo è stato premiato a New York, ha avuto molto successo in Francia.

Come hai detto, il film è stato anche premiato a New York. E in Italia che cosa vi aspettate?





28
febbraio

MICHELE CESARI (UN POSTO AL SOLE) A DM: LE PRODUZIONI ITALIANE FATTE E PENSATE SOLO PER L’ITALIA

Michele Cesari

Molti lo associano alla cialtroneria e al fascino di Tommaso Ferri, il figlio illegittimo di Riccardo Polizzy Carbonelli di Un posto al sole, ma Michele Cesari è molto più di questo. Da innumerevoli fiction di successo fra cui Distretto di polizia o la seconda e terza serie della fiction in costume Orgoglio, il giovane attore ha dimostrato la propria dimestichezza nei ruoli più diversi fino a vestire finalmente i panni di un cattivo in grado di portare scompiglio a Palazzo Palladini alterando il rapporto labile fra il calcolatore Roberto e suo figlio Filippo…

Come prosegue l’avventura a Un posto al sole?

Tutto sommato molto bene, nel senso che il personaggio non è ancora diventato buono (ride, ndDM): è uno che porta avanti l’azione e questa è una delle prime ragioni per cui mi è piaciuto subito Tommaso. Ci saranno ancora tanti guai che combinerà e questa è una buona strada.

A chi ti sei affezionato di più del resto cast?

All’inizio era Michelangelo Tommaso, adesso un po’ di meno: avevamo un buonissimo rapporto, poi con l’andare del tempo ci siamo un po’ distaccati. Inoltre conoscevo Samanta (Piccinetti ndDM) già molto tempo prima di arrivare sul set; lei rimane la persona a cui voglio più bene.

Dì la verità, vedevi la soap prima di entrare a Upas?

No, sapevo che cos’era ‘Un posto al sole’ ma credo di non aver mai visto una puntata intera. Ho cominciato a guardare qualche scena quando ho iniziato a lavorarci, tre anni fa.

Tommaso è un personaggio egoista, arrivista, pigro. Ti diverte ogni tanto?

Mi diverte sempre (ride ndDM). Nella mia carriera per 7 /8 anni ho sempre fatto la parte del buono, del ragazzetto, di quello simpatico e solo negli ultimi 3 o 4 anni ho cominciato ad avere qualche possibilità in più per rappresentare questi personaggi ‘negativi’, che poi così negativi non li considero nemmeno. Ora è molto più divertente.

Cosa c’è di Michele in Tommaso?


9
novembre

UN POSTO AL SOLE: DA NEW YORK A PALINURO

Mariangela d'abbraccio

Continuano le trasferte per Un posto al sole, la longeva soap opera di Rai 3 in onda dal lunedì al venerdì alle 20.35 che, dopo essere sbarcata a New York, approda nel piccolo Comune di Palinuro dove gli intrighi, gli amori e gli snodi narrativi più disparati troveranno un nuovo terreno in cui impiantarsi e germogliare.

E così, dopo la Maratona di New York che è riuscita a riavvicinare il crucciato Filippo (Michelangelo Tommaso) e l’eterna innamorata Serena (Miriam Candurro) dimostrandoci quanto i quartieri della Grande Mela siano piccoli e raccolti viste le numerose coincidenze di cui sono stati teatro in queste puntate, Upas si trasferisce in Terra Nostra per il prosieguo della sua storia. Protagoniste di questa nuova location saranno le sorelle Cirillo: Serena, Manuela e Micaela (queste ultime interpretate da Cristiana Dell’Anna).

Le tre ragazze, accompagnate dal fido Filippo, si recheranno nel piccolo paese per incontrare Monica Cirillo (Mariangela D’Abbraccio), l’estroversa madre sui generis che intrattiene con le figlie un rapporto teso e complicato che troverà il suo intenso epilogo proprio nella suggestiva cornice del Cilento nelle puntate che vedremo sul piccolo schermo fra circa un mese e mezzo.

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5
novembre

UN POSTO AL SOLE A NEW YORK: L’URAGANO SANDY TRAVOLGE ANCHE LA SOAP DI RAI3

Un Posto al Sole a New York

Da palazzo Palladini ai grattacieli di Manhattan. Da questa sera e per le prossime puntate Un posto al sole lascia Napoli per trasferirsi niente meno che a New York. La fortunata e longeva soap di Rai3, in grado ogni sera di incollare al video una media di circa 2.700.000 telespettatori (9% di share), del resto, può vantare in America un nutrito gruppo di fans che, vista la fedeltà, non potevano che essere omaggiati da alcune puntate speciali girate nella Grande Mela.

La soap prodotta in tandem da Fremantlemedia Italia e Centro di Produzione Rai di Napoli, da sempre distintasi per la capacità di unire gli ingredienti classici della soap, ovvero amori, passioni e intrighi, a storie e tematiche di stampo sociale, volerà dunque Oltreoceano, ambientando tra Central Park, il ponte di Brooklyn e Times Square le vicende di alcuni dei suoi principali protagonisti.

Andrea, il personaggio interpretato da Davide Devenuto, si esibirà nei panni del suo alter ego Tony Bollore, cantante neomelodico molto apprezzato anche all’estero, mentre  Serena (Miriam Candurro) insieme a Marina (Nina Soldano) e Roberto (Riccardo Polizzy Carbonelli), si ritroveranno nella metropoli americana per cercare Filippo (Michelangelo Tommaso), scomparso ormai da mesi ed ora impegnato negli allenamenti per partecipare alla maratona di New York. Anche Guido (Germano Bellavia) cercherà di realizzare il sogno di correre alla celebre corsa.


25
ottobre

RICCARDO POLIZZY CARBONELLI A DM: SE OGGI DOVESSE PARTIRE UN POSTO AL SOLE NON SO QUANTO CREDITO AVREBBE

Riccardo Polizzy Carbonelli

Molti di voi lo conoscono perché interprete di Roberto Ferri, l’imprenditore calcolatore e perfido di Un Posto al sole, ma Riccardo Polizzy Carbonelli vanta un’esperienza lavorativa ben più longeva e intensa: da Nonno Felice fino a Una Grande Famiglia, la fiction campione d’ascolti di Rai 1 con Stefania Sandrelli. Dopo quasi dodici anni di Un Posto al sole è il momento dei bilanci, di uno sguardo critico d’insieme al servizio prestato e di un sincero ringraziamento al pubblico e allo staff della soap opera italiana che, recentemente, è approdata anche nella Grande Mela trasponendo le sue storie e i suoi intrighi in quel di Central Park e Time Square..

Parliamo dell’esperienza newyorkese di Un Posto al Sole: com’è andata?

E’ andata benissimo, siamo partiti con un gruppo ristretto di attori e tecnici, a copertura dei reparti necessari per le riprese. Poi la città di New York è un carosello di luci, colori e di vita, ma non ci siamo soffermati a fondo su questo perchè eravamo lì per lavoro. La cosa ha profondamente colpito tutti coloro che non avevano ancora vissuto la comunità italiana oltreoceano, coloro che la conoscevano per la prima volta e si sono imbattuti in un vero tessuto umano, in un cuore grandissimo di persone che ci hanno sostenuto e coccolato quasi come se fossimo persone di famiglia. Noi del cast ci chiedevamo: “Ma è vera questa cosa?” e quando siamo tornati: “Ma è successo davvero?”. Bisogna essere insensibili per non provare emozioni così forti, siamo stati premiati e accolti come non credevamo e anche a livello logistico abbiamo avuto tutto quello di cui avevamo bisogno.

Cosa dobbiamo aspettarci?

Ci aspettiamo un riscontro intellettuale come sempre: le storie di NY si alterneranno con quelle di Napoli, ci sarà la ricerca di qualcuno da parte di qualcun altro, il ritrovarsi, un incontrarsi, un indurirsi, un tornare indietro sulle proprie posizioni… Insomma tutti gli ingredienti di Upas, però a NY (ride ndDM)…

Bè sicuramente è più scenografica New York, anche se Napoli non scherza…

Bè diciamo che è una bella lotta fra Napoli e NY: sono due scenografie viventi e pulsanti e ti entrano letteralmente dentro al sangue. Io, poi, ho anche origini napoletane ma vivere 11 anni a Napoli è straordinario, così come è stato straordinario vivere 13 giorni della mia vita, fra l’anno scorso e questo, a NY. Ho ricordi meravigliosi che ho condiviso con mia moglie, anche lei attrice, che mi ha accompagnato. Io faccio il mio lavoro, ma c’è il serio rischio di perdere il senso del riscontro che Un posto al sole ha sugli altri, su questi cuori che gridano Roberto, Filippo e tutti nomi dei nostri personaggi. Abbiamo fatto foto, firmato autografi, parlato, scherzato, ognuno ha una sua storia da raccontare e Upas rappresenta davvero un forte contatto con l’Italia per quanti hanno deciso di vivere all’estero. E’ la Patria che loro amano ma che non vedono da un po’ di tempo.

Tu nella soap interpreti Roberto Ferri, un imprenditore calcolatore e a tratti un po’ burbero: cosa c’è di Roberto in Riccardo ?


10
ottobre

UN POSTO AL SOLE VOLA A NEW YORK. NINA SOLDANO: “ATMOSFERA DA OSCAR”

Nina Soldano (dalla sua pagina ufficiale facebook)

Come vi avevamo già annunciato a metà settembre parte del cast di Un posto al sole, la soap italiana più longeva del piccolo schermo, ha preso un volo diretto per New York girando alcune scene inserite nelle puntate che andranno in onda a novembre, proprio in concomitanza con la famosa maratona della Grande Mela. A parlare dell’esperienza è Nina Soldano, l’algida femme fatale Marina Giordano, che, al settimanale F, racconta quei magici momenti in quel di Central Park.

“Abbiamo iniziato a provare le scene già durante il volo, tanto eravamo eccitati” inizia la Soldano rimarcando la forte adrenalina che teneva unita la troupe impedendole di dormire, altro che jet lag. “Dopo tanti anni ho avuto l’ennesima conferma che la fiction sia molto amata. Anche Oltreoceano. I fan della serie hanno addirittura firmato una petizione per fare in modo che le puntate di Un posto al sole andassero in onda alle 18 e non il mattino”.

Ormai da anni, nella competitivissima fascia dell’access prime time, diviso fra i tapiri d’oro elargiti da Striscia la notizia e i ricchi pacchi di Affari Tuoi, Un posto al sole non ha mai ceduto, continuando a racimolare un ottimo dato d’ascolto rimasto pressoché costante negli anni seguendo le vicende intricate di Palazzo Palladini. Storie semplici, comuni, che vanno dai classici problemi di cuore agli strategici piani per conquistare il potere e il denaro che, malgrado siano ormai ammortizzate, non perdono la loro forza e il loro fascino anche grazie a un cast temerario e credibile.