Dite la verità, ogni anno è la stessa storia: con l’arrivo del mese di giugno chiudono le scuole e chiude i battenti anche la tv, che se ne va in ferie anticipate lasciando il telespettatore ancora impegnato con il lavoro e senza il palinsesto “attivo” a cui è abituato. Una cosa che manda puntualmente su tutte le furie gli abbonati Rai – che pagano un canone annuale e non trimestrale – e scatena immancabili proteste. Alcune volte condivisibili, altre volte molto meno.
Ebbene, oggi vogliamo osare farvi una domanda che di sicuro non vi aspettate: siete così sicuri che la tv che vediamo d’estate sia tutta da buttar via? Sicuri che non ci sia niente di buono da salvare in questo marasma di repliche o, al massimo, di programmi fotocopia di quelli invernali? Beh, noi abbiamo trovato ben cinque motivi per i quali i mesi caldi in tv non sono da considerarsi il male, ma possono addirittura trasformarsi in un’opportunità.
1. Tv d’estate: le serie tv punto e accapo
Se vi siete persi una serie tv che avete sempre desiderato vedere, non siete pratici di servizi ondemand e non volete spendere soldi per comprare il cofanetto dvd, d’estate potrebbe esserci chi ritrasmette la serie che volevate vedere sin dalla prima stagione. Come stanno facendo La5 con Downton Abbey e Rai 4 con Scandal.
2. Tv d’estate: i prodotti di nicchia
Nei palinsesti sfollati dal solleone possono comparire prodotti “minori”, o di nicchia, che nel periodo di garanzia nessuno si prenderebbe la briga di mandare in onda, perchè sulla carta poco appetibili. Tipo Cedar Cove, in onda su Rai 1, che è un prodotto da atmosfere e struttura un po’ troppo antichi, ma assai gradevole nell’insieme.