Toni Collette



2
dicembre

UNITED STATES OF TARA: I QUATTRO VOLTI DI UNA DONNA, DA STASERA SU MYA

United_states_of_tara(mya-prima stagione)

Buck è un rozzo camionista, bevitore di birra e maschilista; Alice è una casalinga perfetta, sin troppo; T. è un’ adolescente disinibita e consumatrice di marijuana. Tre personalità che definire all’antitesi è un eufenismo ma che, nonostante questo, hanno qualcosa, anzi qualcuno, in comune. Buck, Alice e T. sono, infatti, gli Stati Uniti di Tara.

United States of Tara è la  nuova situation comedy, da stasera ore 21 su Mya, che ruota attorno a Tara Gregson (interpretata da Toni Collette, vincitrice di un Emmy per questo ruolo) affetta da un disturbo di personalità multipla. Quello di cui soffre la donna è una patologia che, in particolari momenti di tensione, genera in lei la comparsa di vere e proprie personalità che si impossessano momentaneamente del suo corpo. La cosa singolare, per giunta, è che quando Tara torna in sè non ha idea di cosa sia successo, al contrario dei suoi alter ego, i quali sono al corrente di tutto ciò che riguarda la vita privata della donna.

Una tale malattia non può, ovviamente, non avere ripercussioni, caotiche, sul lavoro e la famiglia di Tara. Quest’ultima, infatti, è un’arredatrice d’interni, sposata con Max (John Corbett, Il mio grosso grasso matrimonio greco) e madre di due figli adolescenti: Marshall (Keir Gilchrist) 14enne bravo ragazzo, gay dichiarato in preda alla prima cotta per un compagno di classe; Kate (Brie Larson) adolescente ribelle che lavora in una catena di ristoranti e che intraprende una relazione con il suo datore di lavoro. Nella vita di Tara, c’è spazio anche per sua sorella Charmaine (Rosemarie DeWitt) che, però, poco solidalmente l’accusa di essere sempre al centro dell’attenzione per il suo disturbo. La serie, negli Stati Uniti in onda sulla cable Showtime, è nata dal genio di Steven Spielberg, ed è stata sviluppata dalla sceneggiatrice Diablo Cody, ex blogger spogliarellista, salita alla ribalta per il pluripremiato Juno.




21
settembre

EMMY AWARDS 2009: L’AMERICA SNOB PREMIA MAD MEN E 30 ROCK. DELUSIONE ITALIANA PER COCO CHANEL

Emmy awards-vincitori 30rock cast

Mad Men e 30 Rock. Un gruppo di pubblicitari a Madison Avenue negli anni ‘60 e il dietro le quinte di un immaginario programma televisivo, sono le due facce della sessantunesima edizione degli Emmy Awards, i massimi riconoscimenti della televisione statunitense, assegnati nella notte al Nokia Theatre di Los Angeles. Al bando, dunque, i premi per i blasonati, Dr House e Grey’s Anatomy vari, gli americani, con fare snob, preferiscono la nicchia.

30 Rock (7.5 milioni di spettatori in media sulla Nbc) e Mad Men (1.5 milioni sulla cable minore Amc) vincono, forti di 38 nominations complessive, per il secondo anno consecutivo, nelle categorie più prestigiose di, rispettivamente, Miglior Serie Comica (per 30 Rock è la terza volta consecutiva) e Miglior Serie Drammatica (e anche Miglior Sceneggiatura Comica e Drammatica).

La serie prodotta da Tina Fey, in onda in Italia su Lei, si aggiudica, per la seconda volta consecutiva, altresì, il riconoscimento per il Miglior Attore Protagonista in una commedia, Alec Baldwin (già vincitore a gennaio di un Golden Globe per lo stesso ruolo). A vincere, nella versione al femminile della stessa categoria, è l’australiana Toni Collette per il suo ruolo in United States of Tara, in onda su Showtime. Miglior Attori in un drama sono, invece, Glenn Close, interprete del perfido avvocato Patty Hewes in Damages, e Brayn Cranston per Breaking Bad.