Svedese di nascita ma italiana nel cuore, Filippa Lagerback ha trovato l’America nel nostro Paese. Qui si è stabilita, ha messo su famiglia e si è fatta conoscere al grande pubblico. Dopo tanti anni, di noi ha individuato tutti i pregi ma anche i difetti, i vizi e le virtù: caratteristiche che ci sono proprie e che ogni sabato alle 15, a partire da oggi 29 settembre, la bionda conduttrice racconterà su La7d. Riparte infatti il viaggio di That’s Italia, il programma con Pino Strabioli dedicato alle storie di vita e alle manifestazioni più pittoresche d’Italia. A Filippa – che da domani rivedremo anche su Rai3 a Che tempo che fa – il compito di disegnare un ritratto del Belpaese attraverso le voci dei suoi protagonisti.
Com’è l’Italia vista con gli occhi di una “italo-svedese”?
Oh, grazie per l’italo-svedese! In effetti io mi sento italiana, anche se con lo sguardo di una straniera, e amo molto il vostro Paese. Su La7d cercheremo proprio di capire il carattere degli italiani e di scoprire le tante manifestazioni che ci sono sul territorio. Io sarò in studio ad accogliere gli ospiti e alcuni giornalisti stranieri che ci diranno come vedono l’Italia. Faremo emergere soprattutto i lati positivi di questo Paese, che spesso non sono valorizzati. Coi nostri servizi offriremo al pubblico degli spunti interessanti per uscire di casa: viviamo in città e non ci rendiamo conto che vicino a noi ci sono tante occasioni, anche gratuite, per scoprire il nostro territorio. La novità di quest’anno è che racconteremo le storie della gente comune.
Che rapporto hai con il tuo collega Pino Strabioli?
Il nostro incontro è stato molto bello. Non ci conoscevamo prima di questa esperienza, ma dopo cinque minuti e qualche battuta ci siamo guardati, abbiamo riso e capito che poteva nascere un’amicizia. Infatti ci vediamo anche fuori dal lavoro e c’è una grandissima sintonia tra di noi. Sono molto felice di averlo incontrato.
Ormai gli italiani un po’ li conosci: quali sono i loro difetti e pregi più evidenti?
Gli italiani sono un po’ permalosi, ma il loro pregio è quello di amare la vita. Hanno una passione e una gioia che a noi del nord Europa mancano completamente: siamo troppo concreti, realisti, invece voi sognate ancora e questa cosa mi fa impazzire. E’ anche per questo che sono venuta in Italia.