Prima volta a Sanremo per i The Kolors. Sul palco dell’Ariston la band capitanata da Stash si esibirà con una canzone che vuol essere una dedica alla pittrice messicana Frida Kahlo. Fra i brani del Festival più moderni dal punto di vista delle sonorità proposte, Frida (mai, mai, mai) dà della relazione di coppia l’immagine di una sfida quotidiana, fatta di prove, ostacoli e punti di svolta. Solo chi è realmente ostinato e disposto a non mollare, proprio come è stata la Kahlo nel corso della sua esistenza, potrà dirsi vincitore. Pur nella consapevolezza che nessun sentimento è “mai, mai mai” destinato a durare in eterno, ciò che conta realmente è il modo in cui ci si approccia ad esso: con coraggio e un pizzico di sano ottimismo.
Testi Sanremo 2018
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Il coraggio di ogni giorno» di Enzo Avitabile con Peppe Servillo
“Un inno alla vita per i ’signor nessuno’ che hanno il coraggio di essere qualcuno”: con queste parole il sassofonista e cantautore Enzo Avitabile descrive Il coraggio di ogni giorno, brano con cui l’artista partenopeo affronta, accanto al cantante e attore Peppe Servillo, il suo primo Sanremo. Melodie arabeggianti e versi ben cadenzati per una canzone che vuol essere un omaggio alle persone comuni, a quanti affrontano quotidianamente la dimensione precaria del lavoro, ma anche una celebrazione della città di Napoli, a cui il pezzo si rivolge soprattutto nella parte conclusiva facendo uso di un breve intermezzo dialettale.
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Almeno pensami» di Ron
“Almeno pensami, Senza pensarci pensami, Se vai lontano scrivimi“. Lucio Dalla torna al Festival di Sanremo: emozione. A tenere vivo il ricordo del compianto cantautore bolognese sarà il suo amico Ron, in gara all’Ariston con Almeno pensami, un brano inedito scritto dal grande Lucio e conservato dai suoi eredi (che ne hanno autorizzato la pubblicazione). Un testo particolare e suggestivo, assegnato a Ron dal direttore artistico della kermesse Claudio Baglioni.
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Così sbagliato» de Le Vibrazioni
L’amore è l’argomento centrale di Così sbagliato, il brano presentato da Le Vibrazioni al Festival di Sanremo 2018. Un amore dolce, delicato, soave, capace di lenire gli errori e le mancanze di un uomo che si sente “così sbagliato” da avere paura persino della sua stessa ombra. Sorta di mantra-appello disperato e accorato, il brano ruota intorno alla famelica ricerca di un punto di appoggio, di un abbraccio caloroso tramite il quale poter ricomporre in un unico puzzle i frammenti di un’esistenza lacerata.
Sanremo Giovani: video e testo di «Stiamo tutti bene» di Mirkoeilcane
Mirko Mancini, in arte Mirkoeilcane, nasce il 6 maggio 1986 ed è un cantautore romano. Negli anni lavora come chitarrista in studio e suona dal vivo con diversi artisti. Compone diverse colonne sonore come quella della web serie “Forse sono io”, dei corti “Memories”, “Il lato oscuro” e “Quattro battiti” e del film “I peggiori”. Impegnato nella scrittura di testi e musica per altri artisti, nel 2016 decide di avviare una carriera musicale da solista, che viene consacrata con l’uscita del suo primo disco omonimo a gennaio. Nello stesso anno, Mirkoeilcane vince il Premio Bindi, il Premio Incanto, miglior testo e migliore interpretazione di cover al Premio Musica Controcorrente e il suo album figura tra le cinquanta opere prime candidate al Premio Tenco. Le tematiche sociali e i rapporti affettivi figurano spesso al centro delle sue canzoni.
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Eterno» di Giovanni Caccamo
Giovanni Caccamo canta l’amore, in perfetta tradizione sanremese. Al Festival di Sanremo 2018, l’artista siciliano gareggerà con il brano Eterno, vortice di buoni sentimenti che unisce e travolge due innamorati per sempre. “Prendimi la mano scappiamo via lontano, In un mondo senza nebbia, in un mondo senza rabbia” si legge nel testo, di cui Caccamo è anche autore.
Sanremo 2018, canzoni: il testo di «Senza appartenere» di Nina Zilli
Un inno alla femminilità, alle diverse e molteplici sfaccettature dell’essere donna: è questo l’argomento principale di Senza appartenere, il brano con cui Nina Zilli si presenta al pubblico del Festival di Sanremo 2018. Fiera, indipendente e a tratti arrabbiata con la vita, la donna cantata dalla Zilli affronta a testa alta i suoi timori, non si lascia sopraffare dagli stessi e, anzi, è in grado di “volare mentre il cielo cade”. Sullo sfondo di questo elogio al gentil sesso si staglia, seppur solo brevemente accennata, la nube oscura della violenza fisica. Ma, lungi dal costituire motivo di tormento e inibizione, la protagonista della ballata ha saputo fare della stessa un punto di forza: “Io non li chiamo più lividi, sono colori e ci gioco”, recita uno fra i versi più commoventi del brano.