Teodosio Losito



8
gennaio

Teodosio Losito è morto

Teodosio Losito

Lo sceneggiatore Teodosio Losito, noto per aver realizzato alcune serie tv di successo trasmesse da Mediaset, è morto all’età di 53 anni, togliendosi la vita. Ne ha dato notizia il sito Dagospia. Tra i lavori da lui sceneggiati, sempre in collaborazione con il produttore Alberto Tarallo, L’onore e il rispetto, Il bello delle donne, Caterina e le sue figlie, Il peccato e la vergogna, Io ti assolvo, Baciamo le Mani, Pupetta – Il Coraggio e la Passione.

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24
marzo

Tonio spietato ne L’Onore e il Rispetto 5, l’ultimo capitolo. Gabriel Garko: “E’ la stagione che preferisco, ho lavorato con un mio mito, Bo Derek”

gabriel garko

Gabriel Garko

Undici anni di messa in onda e un cerchio che si chiude. Per la fiction L’Onore e il Rispetto, presentata oggi a Milano, è arrivato il momento dell’epilogo. 8 puntate inedite – in arrivo nella prima serata di Canale 5 a partire da venerdì 31 marzo – sulla cui risonanza il direttore di rete, Giancarlo Scheri, non ha fatto mistero di contare per risollevare il periodo buio della fiction Mediaset, pur ritenendo “impensabile ripetere i numeri delle prime stagioni” per via della crescente frammentazione dell’offerta televisiva.


6
febbraio

SANREMO (TRISTE) STORY: LA PARTECIPAZIONE DI TEODOSIO LOSITO NEL 1987

Teodosio Losito a Sanremo 1987

Teodosio Losito a Sanremo 1987

Maria De Filippi evidentemente non basta: la Rai sanremese non butta via niente di Canale 5. Così, in occasione della puntata da amarcord festivaliero di Techetechetè, in onda ieri – domenica 5 febbraio 2017 – ecco spuntare tra papere ed imbarazzi vari il video in cui una delle firme più importanti dell’ammiraglia Mediaset canta un’imperdibile perla che recita “Ma chi gatto me l’ha fatto fare? E ad invidiare il gatto io ci divento matto“.





16
giugno

TEODOSIO LOSITO AL VELENO CONTRO ALDO GRASSO: “INCIAMPATO SULLE MAGLIE DELLA VELETTA CHE INDOSSA QUANDO SCRIVE COL PIGLIO DA MAESTRINA”

Teodosio Losito

Un nome, una garanzia. Di ascolti, sicuramente. Di qualità, mica sempre. Ma anche se le  fiction che scrive qualche volta lasciano basiti per ripetitività e semplicità, non si può non prendere atto che Teodosio Losito i gusti del pubblico li conosce bene: le sue sono storie virali, mirano al corazon e lo beccano quasi sempre, facendo impazzire il pubblico televisivo.

Teodosio Losito: da Panorama una freccatina ad Aldo Grasso

Lui, lo sceneggiatore capo di Ares Film, è uno che prima di mettersi a scrivere storie fradice di passioni e tormenti ha fatto un po’ di tutto, dal modello al cantante – partecipò a Sanremo nel 1987 – e forte della sua gavetta oggi non si spaventa davanti a niente, e a nessuno. Così, in un’ intervista rilasciata a Panorama, ha deciso di togliersi un sassolino dalla scarpa e cantarne quattro ad uno dei suoi principali detrattori, Aldo Grasso. Che dalle pagine del Corriere lo scorso 30 maggio aveva definito Losito autore “di storie ultrapop, con un velo di estetica queer” ma, soprattutto, aveva sottolineato come Canale 5 con i prodotti Ares stesse trasformandosi in Rete 4, “abbassando il tiro”, e mettendo a rischio la sua audience. Losito gli ha risposto così.

“È lo snobismo dei critici che in passato hanno ucciso il cinema e ora ci provano con la televisione.[...] Storcono il naso, ragliano come asini, ma io non amo le sfumature, i miei personaggi sono reali e in 16 anni di lavoro gli spettatori mi hanno sempre seguito. [...] Grasso sarà inciampato con lo sguardo sulle maglie della veletta che indossa quando scrive col piglio da maestrina“.

Una stangata in piena regola, che però non si può biasimare: il ragionamento di Aldo Grasso non sembra tener conto del fatto che, se non fosse stato per le fiction Ares, in quest’ultima stagione la media di ascolti della serialità Mediaset sarebbe stata piuttosto bassina. E il pubblico, che è cliente, ha sempre ragione e anni di esperienza insegnano che non può essere “educato” e trasformato secondo il gusto sempre troppo sofisticato della critica, perché ha le idee fin troppo chiare: in quest’ultima annata, come del resto sempre più sovente, ha dimostrato di amare le storie di pancia e di esser disposto a chiudere un occhio sulle imprecisioni e sulle interpretazioni, talvolta scolastiche, di taluni interpreti.

Teodosio Losito: Ares debutterà nell’intrattenimento

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23
ottobre

VISO D’ANGELO: GABRIEL GARKO DIVENTA ISPETTORE. DA VENERDI, SU CANALE5

Gabriel Garko in Viso d'Angelo

Dimenticate il malavitoso Tonio Fortebracci de L’onore e il rispetto o il turbolento Nito Valdi de Il peccato e la vergogna. Dopo tanti ruoli da cattivo, per Gabriel Garko è finalmente arrivata una parte da buono: in Viso d’Angelo, ennesima produzione Ares, in partenza venerdi prossimo 28 ottobre su Canale5, il bell’attore interpreterà il ruolo di Roberto Parisi, un ispettore di polizia specializzato nella risoluzione di omicidi seriali.

La serie dalle atmosfere noir è diretta da Eros Puglielli, già regista di fiction come So che ritornerai (2009) e Caldo Criminale (2010), e vanta soggetto e sceneggiatura a firma della prolifica penna di Teodosio Losito. Tutto si svolge in una cittadina sul mare, la cui tranquillità viene improvvisamente turbata da un misterioso killer che uccide lasciando come firma un rosario intrecciato tra le mani in preghiera delle sue vittime. Uno spietato assassino che massacra persone per sacrificare a Dio anime che crede di redimere con il suo rito purificatore.

Il difficile caso viene affidato all’ispettore Parisi, il cui destino s’incrocia ben presto con quello di Angela Garelli (Cosima Coppola), una giovane poliziotta precipitata negli inferi della droga a causa di un tragico errore: ha freddato con un colpo di pistola l’uomo che avrebbe dovuto sposare, un collega sotto copertura. Quando Parisi capisce che tutte le vittime del serial killer sono riconducibili al  Santa Teresa, un centro di recupero guidato da suor Serafina (Angela Molina), fa in modo che Angela sia ospite di quella comunità. Insieme cercheranno di scoprire chi si cela dietro l’impenetrabile maschera dell’assassino, facendo affiorare inconfessabili segreti della “tranquilla cittadina”.





16
settembre

SANGUE CALDO: FUORI GABRIEL GARKO, DENTRO MANUELA ARCURI (FOTOGALLERY)

Sangue Caldo - Asia Argento e Gabriel Garko

Rapinatori, criminali, orfani, puttane, passioni, vendette, e tanto, tanto, tanto Sangue Caldo. La prolifica penna di Teodosio Losito, supportata dalla regia di Luigi Parisi e Alessio Inturri, anche quest’anno ha regalato al pubblico di Canale5 un nuovo appuntamento melò targato Ares Film. Il primo episodio in onda la scorsa settimana è stata seguito da 3.733.000 spettatori con il 17,48% di share. Risultati lontani dai successi di fiction “sorelle” come L’onore e il rispetto e Il Peccato e la vergogna, ma destinati con buona probabilità a crescere di pari passo con l’evolversi dei restanti avvincenti (e sempre più intricati) cinque appuntamenti.

Nella prima puntata, ambientata a Roma nel 1958, la prostituta Anna Rosi, interpretata da Asia Argento, è in procinto di abbandonare la sua attività per sposare “Mister” Arturo La Paglia alias Gabriel Garko, noto rapinatore di banche. L’uomo è disposto a riconoscere come propri i figli di Anna, e intende ritirarsi dopo aver fatto un ultimo ricchissimo colpo. La rapina in banca però finisce male. Alcuni uomini della banda vengono uccisi. Mister fugge con i duecento milioni del bottino, ma non ha fatto i conti con il complice Gianni Fontana (Bruno Eyron), deciso ad impossessarsi dei soldi. Braccato dalla polizia, Mister chiede ad Anna di fuggire a Lugano con il denaro. Intanto Fontana lo raggiunge, obbligandolo a dirgli dove si trova il bottino. Di fronte al suo rifiuto, lo uccide.

Fontana ha capito che i milioni sono in mano di Anna. Per recuperare i soldi, cerca in tutti i modi di conquistare la donna che una sera viene misteriosamente assalita. Si tratta di una trappola architettata dallo stesso Fontana, che è omosessuale e ha un compagno. L’uomo finge di salvare Anna. I due si frequentano e si sposano. Presto però la verità viene a galla e la donna è costretta a fuggire per proteggere i suoi figli.

Dopo il salto le  anticipazioni del secondo  appuntamento in onda questa sera.


22
ottobre

IL BELLO DELLE DONNE: DA STASERA SU LA 5 TORNA “L’ONORE E IL PECCATO” DELLE FICTION MEDIASET

Il Bello delle Donne, il cast

Tutto ha avuto inizio così. L’onore e il Rispetto, Il Peccato e la Vergogna, Caterina e le sue figlie,  e persino Gabriel Garko devono la loro genesi a Il Bello delle Donne; prima vera creatura di successo in Mediaset della coppia Alberto TaralloTeodosio Losito. La fiction con Stefania Sandrelli riparte da stasera su La5 (fresca del sorpasso su Rai 4 di ieri) che assumendosi qualche rischio ha deciso di ritrasmetterla in prima serata.

Nato nel 2001, Il Bello delle Donne voleva essere la risposta al grande successo di Commesse ma anche se il fulcro narrativo, rappresentato dal mondo femminile, era lo stesso, così come la presenza di un cast corale di donne, le atmosfere e la sceneggiatura erano decisamente diverse. La fiction capostipite dei successi di Tarallo-Losito è emblematica per il duo perchè racchiude buona parte dei pregi e difetti delle loro produzioni  a venire. Il Bello delle Donne ha avuto l’onore di saper appassionare il pubblico con un nuovo tipo di racconto che affrontava tematiche nuove per la serialità tricolore come l’ omosessualità, la droga, il sesso e il peccato di essere stata a tratti superficiale in un crescendo di eccessi, toni e situazioni grottesche.

Nella prima stagione del Bello delle Donne, l’unica che valga la pena seguire, troveremo le prime scene hard tra Giuliana De Sio, che grazie a questo ruolo è tornata in auge sul piccolo schermo, e Gabriel Garko (inspiegabilmente doppiato) ma anche di insospettabili conoscenze televisive. Parliamo dell’allora Maria Michela Mari, oggi Sonia Grey, e di Georgia Luzi, entrambe presenti  in ruoli di contorno.


5
ottobre

L’ONORE E IL RISPETTO: MARIA PERRUSI IN LIZZA PER UN POSTO ACCANTO A GABRIEL GARKO NELLA TERZA SERIE

MARIA PERRUSI CON GABRIEL GARKO IN L'ONORE E IL RISPETTO

Ha appena vinto Miss Italia ed è già in corsa per realizzare il suo sogno più grande, quello di diventare un’attrice. No no, “non vi scherziamo”, stiamo parlando di Maria Perrusi, che al concorso di Salsomaggiore si era fatta notare per la sua altezza di un metro e ottantadue, e per una dizione che i detrattori del concorso, dall’auto-dichiarata vena “talent“, avevano usato per screditare proprio le parole di Milly Carlucci, convinta del fatto che il concorso avrebbe premiato la bellezza solo se supportata da una predisposizione al mondo dello spettacolo. Peccato che la statuaria Maria ci aveva messo del suo, inciampando sulla grammatica e sulla sintassi come fossero grosse buche sul percorso che l’hanno portata alla famigerata corona.

E se la prova del suo essere “sgrammaticata” fa bella vista di sè nei cliccatissimi video su youtube (guarda “l’incidente linguistico” dopo il salto), la Perrusi non sembra essere per niente scalfita dalla critiche. D’altra parte che sarà mai quel “mi scherzavano, mi sento un po’ in disagio” (che la consecutio temporum riposi in pace) divenuto un tormentone del web subito dopo la sua elezione? Quando nel futuro si affaccia la possibilità di quell’onore e quel rispetto di cui potrebbe godere nei panni di attrice, è proprio tempo di mettere da parte l’imbarazzo.

E proprio di Onore e Rispetto parliamo quando facciamo riferimento al suo probabile debutto sul piccolo schermo, in quella che è stata la fiction rivelazione di questa stagione, che potrebbe vedere proprio la Miss protagonista della nuova serie, già in fase di scrittura.  “La Perrusi ci ha colpito perché subito dopo aver vinto il titolo di Miss Italia ha dichiarato non solo e non tanto che voleva fare l’attrice, ma che il suo sogno è quello di recitare nella fiction al fianco di Gabriel Garko“, hanno dichiarato a Sorrisi i due produttori della fiction, Teodosio Losito e Patrizia Marrocco.