Taodue



13
novembre

CLAUDIA PANDOLFI TORNA A DISTRETTO DI POLIZIA: GIULIA CORSI DI NUOVO AL X TUSCOLANO

Claudia Pandolfi torna a Distretto di Polizia

Stasera il ritorno fra i banchi di scuola con “I Liceali 2″, in futuro il ritorno alla serie più longeva del piccolo schermo nostrano. E’ ufficiale, Claudia Pandolfi indosserà nuovamente i panni del commissario Giulia Corsi in Distretto di Polizia.

Lo ha reso noto in un comunicato il produttore della fiction, Pietro Valsecchi, che ha definito il ritorno della Pandolfi al X Tuscolano un vero e proprio regalo a tutti gli appassionati della serie, che negli anni sono rimasti fedeli al distretto nonostante i numerosi, e inevitabili, cambiamenti avvenuti nella composizione del cast. Giulia Corsi torna così dopo quattro anni di assenza; era infatti rimasta a capo del distretto dalla terza alla quinta stagione, affermandosi come uno dei personaggi più amati e indimenticabili della serie. Ma che cosa accadrà al commissario, e come sarà giustificato il suo ritorno?

I lettori più fedeli al telefilm ricorderanno, infatti, che la Corsi aveva lasciato i suoi colleghi, e il suo incarico, per trasferirsi a Trieste, dove avrebbe vissuto con il capitano dei Carabinieri Rea, interpretato da Giampaolo Morelli. A prendere il suo posto fu proprio Roberto Ardenzi, interpretato da Giorgio Tirabassi, oggi suo compagno di avventura nella classe de “I Liceali 2″. Stando alle parole di Valsecchi, comunque, l’attrice avrebbe subito accettato l’incarico, dimostrando entusiasmo per la linea narrativa che riporterà il personaggio di Giulia nuovamente sulle scene: “Con questa scelta Claudia Pandolfi dimostra grande maturità nel suo rapporto con il pubblico” – spiega il produttore Taodue – “Abbiamo deciso insieme il suo percorso. Non c’è stato bisogno di convincerla. Le ho raccontato la sua linea in ‘Distretto’ e lei si è subito entusiasmata“.




22
settembre

INTELLIGENCE: AZIONE E ADRENALINA RIVOLUZIONANO LA SERIALITA’ ITALIANA

Intelligence (Raoul Bova)Oggettive irreali spettacolari, ritmi vorticosi con delle buonissime dinamiche di montaggio, punteggiatura filmica all’insegna di una multimedialità avvolgente. Azione e adrenalina a tutto spiano, anche a costo di infrangere le barriere della verosimiglianza. Intelligence in effetti rispetta tutte le aspettative che ne annunciavano la rivoluzionarietà rispetto al canone seriale italiano, sia per quanto riguarda le dimensioni dell’investimento sia per le modalità narrative.

Taodue si conferma come casa di produzione di avanguardia nell’innovazione del linguaggio televisivo proseguendo nella direzione, già introdotta con Ris, della convergenza nella regia delle dinamiche di interattività dei new media digitali. Nonostante ci siano meno riferimenti diretti alla semiotica del videogame rispetto alle indagini della polizia scientifica, permane comunque un’esperienza immersiva e una velocità di scorrimento che tanto richiama la logica dei più coinvolgenti giochi d’avventura per consolle.

Intrigante il labirinto di false piste in cui è intrappolato il personaggio tragico di Raoul Bova, suggestivo l’intreccio dei segreti, spettacolari ma troppo avvenieristici gli environment dell’azione (troppi loft e palazzi di vetro che ammiccano più ad un paesaggio manhattiano per supereroi Marvel), positiva la scelta di produrre in formato panoramico 16:9.


21
settembre

INTELLIGENCE: ANCHE L’ITALIA AVRA’ I SUOI AGENTI SEGRETI IN FICTION. A SETTEMBRE CON RAOUL BOVA

Raoul Bova (Intelligence)

E’ la serie più attesa dell’autunno: Intelligence – Servizi e segreti aprirà la stagione delle fiction di casa Mediaset, inaugurando allo stesso tempo il filone della spy story. Sei puntate in onda da lunedì 21 settembre su Canale5 per una delle fiction più costose della storia della produzione seriale Mediaset: dichiarati venti milioni di euro (anche se c’è chi parla di oltre 30 mln). Ma pare che l’ingente somma di denaro sia stata spesa bene, come affermano i fortunati che hanno potuto vedere le prime immagini.

I Servizi segreti targati Taodue, da sempre garanzia in termini di qualità e modernità, per la regia di Alexis Sweet, mescolano azione, spionaggio, colpi di scena e un uso delle tecnologie più avanzate per una fiction che si allontana dai canoni delle produzioni nostrane, su cui Canale5 punta il tutto per tutto per un brillante inizio d’autunno, come dimostrano i promo bombardanti di queste settimane. Se tutto questo non bastasse, un motivo in più per seguire Intelligence è dato dal personaggio chiave della storia, Raoul Bova, maestro di fascino e bravura. Di ritorno alla fiction di casa nostra (indimenticabile “Ultimo”), Bova si cimenta in un ruolo d’azione ispirato ai celebri personaggi dello spionaggio internazionale come James Bond e il protagonista di Mission impossible.

Del resto i numeri della fiction che vi riportiamo non hanno nulla da invidare alle grandi produzioni cinematografiche: 36 settimane di riprese, 500 stuntman, 5000 comparse e partecipazioni speciali, 320 location distribuite tra Italia, Tunisia, deserto dello Yemen, Romania, Svizzera e Siria, 1000 tra automobili, moto e mezzi speciali e 30 elicotteri.





22
luglio

LA SCELTA DI LAURA: FLOP PER L’AUDITEL, SUCCESSO PER I SUOI TELESPETTATORI

La Scelta di Laura (Giulia Michelini e Giorgio Pasotti) 

Si avvia verso la conclusione, questa sera in prime time, La Scelta di Laura, il medical drama dell’estate di Canale 5; e lo fa con un pubblico di telespettatori, per lo più donne, fidelizzato, che seppur poco numeroso ha dimostrato di gradire la serie, al pari della critica. Lo share medio (16% circa) registrato dalla fiction, difatti, non deve trarre in inganno sulla qualità del prodotto che seppur non esente da limiti, è superiore per storylines, recitazione e sceneggiatura a molte altre produzioni del Belpaese. D’altronde, per una serie nata sotto una cattiva stella (prima, la messa in onda rimandata all’ estate, periodo poco adatto ad un medical, poi l’abbandono del vecchio titolo Chirurgia d’urgenza in favore di un altro, di matrice soappistica, per sfuggire alla crisi e all’inflazione medical italiana) il flop era quasi inevitabile.

Ma le cause dell’insucesso vanno oltre la pessima strategia di lancio e la programmazione messa in atto da Mediaset, e sono adducibili alle connotazioni della fiction che, anelando a modelli americani irragiungibili, la rendono ”sperimentale” e, in quanto tale, incapace di far presa su una larga fetta di pubblico. La Scelta di Laura, infatti, ha scontato il fatto di essere poco sofisticata per gli amanti del medical drama, abituati alla pregiata fattura della serialità americana, e troppo sofisticata per i più numerosi fan della fiction italiana medical,  le cui preferenze, in tema di serialità, sono ancorate a trame semplici, prevedibili e  a personaggi stereotipati (alla Dottoressa Giò, per intenderci). Il gradimento dell’italiano medio, probabilmente, sarebbe stato assicurato se il telefilm, anzichè La Scelta di Laura, si fosse chiamato e avesse seguito le vicende de “La misericordiosa dottoressa Laura” e se, magari, la protagonista, al posto dell’aspra Michelini fosse stata una Manuela Arcuri, tanto monoespressiva quanto scollaciata.

Il verdetto negativo emesso dall’auditel non lascerebbe speranze per una seconda stagione, eppure, a parer nostro, il buon livello qualitativo della serie e la fidelizzazione del pubblico dovrebbero essere “patrimoni” da salvaguardare, in casa Mediaset. La soluzione potrebbe essere quella di proporre una seconda stagione su Italia1, rete meno ambiziosa dal punto di vista dell’auditel e maggiormente aperta a prodotti “innovativi”. Sulla rete giovane del Biscione la fiction potrebbe, altresì, fungere da apripista per eventuali produzioni seriali (ad oggi inesistenti) che, analogamente a La Scelta di Laura, prendano a riferimento i modelli americani.

Per concludere, ecco, per gli accaniti fan che si staranno chiedendo come andrà a finire la serie, le trame degli episodi finali:


14
luglio

FABRIZIO CORONA SARA’ UN BOSS IN “SQUADRA ANTIMAFIA – PALERMO OGGI”

Fabrizio Corona Squadra Antimafia Palermo Oggi @ Davide Maggio .it

Le vicende giudiziarie di Vallettopoli che lo hanno visto protagonista, e l’appellativo di “padrino” guadagnotosi durante la sua permanenza al reality brasiliano “La Fattoria” rappresentano probabilmente la giusta gavetta per poter interpretare un boss mafioso nella prossima stagione di “Squadra Antimafia – Palermo Oggi“.

Stiamo parlando, per chi non lo avesse ancora capito, di Fabrizio Corona, nel quale Pietro Valsecchi ha intravisto il talento necessario per una carriera di attore. “Fabrizio sarà uno dei protagonisti della fiction oltre a Claudio Gioè, Simona Cavallari e Giulia Michelini” – spiega il produttore di Taodue a Chi – “Lo so che è un personaggio fin troppo esposto e spesso criticato, ma ha delle qualità. Nella fiction sarà il Catanese, un boss siciliano. Punteremo molto sulla sua fisicità artistica“. A far conoscere i due sarebbe stato Matteo Garrone, divenuto famoso dopo aver filmato la regia del film “Gomorra“; il regista starebbe lavorando proprio ad un film sulla vita di Corona, che dovrebbe vedere Kim Rossi Stuart nei panni del protagonista.

Sembra dunque che Valsecchi abbia già trovato, con largo anticipo sulla messa in onda della serie, un modo per fare pubblicità a questo ritorno sugli schermi della “Squadra Antimafia” di Canale 5, con la scelta di un non-attore la cui personalità, vita privata e lavorativa, sono da (troppo) tempo sotto le luci della ribalta. E così, mentre la trattativa che porterebbe la sua fidanzata Belen Rodriguez sul set del nuovo film comico di Massimo Boldi sembra essere ad un buon punto, anche il re del gossip è pronto per la carriera da attore, dopo un provino che gli ha immediatamente spalancato le porte della fiction. “Alle prove mi sono presentato senza aver letto nemmeno le prime due pagine del testo – rivela CoronaHo improvvisato ed è andata benissimo“.





9
maggio

I LICEALI 2, PRESENTATA AL TELEFILM FESTIVAL LA SECONDA SERIE DELL’UNICO TEEN DRAMA ITALIANO

I Liceali 2 - Telefilm Festival 2009

“Raccontare una storia che ci appartenesse, raccontare cos’è la scuola, raccontare le forti contraddizioni all’interno di un’istituzione così importante“. Queste le parole con cui Pietro Valsecchi spiega le ragioni che lo hanno spinto, ne I Liceali, ad esplorare anche il mondo giovanile. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della seconda stagione della fiction, tenutasi ieri al Telefilm Festival, il produttore non ha perso occasione per rimarcare il fatto che la serie, pur parlando della (e alla) nuova generazione, è allo stesso tempo rivolta anche agli adulti desiderosi di conoscere il mondo dei propri figli.

La fiction, forte del successo della prima serie, torna in onda dal 24 maggio, su Joi, con i dodici episodi inediti della seconda serie, che vedremo poi, in  chiaro, a partire da settembre su Canale 5. I Liceali grazie ad un ascolto medio del 20% di share sul totale individui e del 23% sul target commerciale (33% tra i 15 -34)  unitamente all’appartenenza ad un genere, quello del teen drama, poco presente nel panorama della fiction italiana, è riuscito a colmare, come asserito da Giancarlo Scheri direttore fiction Mediaset, un vuoto strutturale del palinsesto Mediaset.

La scelta di mandare in onda la serie in onda in anteprima pay su Joy è a detta di Federico Di Chio, direttore di Mediaset Premium, dovuta all’assoluta coerenza tra fiction, il target (giovane) e la programmazione della rete fatta di serial americani, modello a cui I Liceali si avvicinano per molti versi. Sulla seconda stagione, ai nastri di partenza, si esprime il regista Lucio Pellegrini: “In questa nuova stagione abbiamo pensato di distribuire meglio il peso tra le vicende dei ragazzi e quelle degli adulti, mantenendo quindi un migliore equilibrio; inoltre si potranno notare una recitazione più naturale, i caratteri dei personaggi vengono sempre più adattati a quelli degli attori, e l’utilizzo di un linguaggio visivo vitale”.


30
marzo

SQUADRA ANTIMAFIA, PALERMO OGGI: LA MAFIA ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLE DONNE. DA DOMANI SU CANALE CINQUE

Squadra Antimafia - Palermo Oggi @ Davide Maggio .it

Tornano le indagini di Canale 5, che fino a due settimane fa hanno visto protagonisti i Ris alla loro quinta stagione, e che da domani in prima serata si spostano a Palermo, con l’antimafia del questore Claudia Mares.

Squadra antimafia-Palermo oggi” è la nuova serie in sei puntate, prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi con la regia di Pier Belloni, per raccontare la lotta alla mafia siciliana attraverso una chiave di lettura tutta al femminile. Il cuore della storia, infatti, è la relazione tra il vicequestore Claudia Mares, interpretata da Simona Cavallari, e Rosalia Abate, una discendente di una famiglia mafiosa interpretata da Giulia Michelini. Le due donne, legate da un tragico fatto accaduto nel passato, si ritroveranno ad essere nemiche in una Palermo che, quando si tratta di Mafia, confonde i confini del bene e male e annega in quell’ambiguità, tra talpe e infiltrati, che rende difficile capire chi stia dalla parte giusta e chi da quella sbagliata.

Spiega il regista Pier Belloni: “Le vicende delle due donne si scontrano puntualmente, come la Legge contro la Mafia, passandosi il testimone del punto di vista, che rimane principalmente femminile. E proprio questo è stato l’aspetto curioso del progetto: vedere la mafia, fino a oggi raccontata al maschile, con occhi di donna, occhi lucidi che rimettono le cose a posto senza farsi ingannare dall’ambizione della conquista di potere“.


13
gennaio

TORNA “RIS-DELITTI IMPERFETTI” ALLE PRESE, QUESTA VOLTA, CON UNA SETTA SANGUINARIA

Ris 5 @ Davide Maggio .it

Martedì 13 gennaio, in prima serata, su Canale5, torna il Capitano Venturi, alias Lorenzo Flaherty, e tutta la squadra di Ris – Delitti imperfetti. Un ritorno atteso, invocato e sperato dai numerosi fans della fiction spaventati, per lungo tempo, dalle insistenti voci di chiusura della serie dopo l’emorragia di ascolti dell’ultima stagione. Se, come da noi anticipato, quest’anno la serie dovrà scontrarsi, davvero, con il ridicolo programma della Balivo, Dimmi la verità, e non, come succedeva lo scorso anno, con un formidabile campione d’ascolti come Don Matteo, beh, allora, i vertici Mediaset possono dormire sonni tranquilli e attendersi un’annata ricca di soddisfazioni.

Giunto alla quinta stagione, il “CSI all’italiana” proporrà, quest’anno, un’avvincente “linea gialla” o “storia orizzontale”(così viene definita dagli addetti ai lavori, come molti di voi già sapranno, la storia che si articola e si dipana lungo tutte le puntate) incentrata su una misteriosa e pericolosa setta. Ispirata da una dottrina esasperatamente evoluzionista, razzista ed eugenetica, essa si adopererà, attraverso efferati crimini, per sovvertire e rovesciare la società, allo scopo di permettere la sopravvivenza dei soli adepti. Il capo della setta, che si cela, a sorpresa, dietro una maschera di assoluta rispettabilità, riuscirà a plasmare le menti di uomini fragili e vulnerabili al fine di piegarli al suo barbaro disegno di morte, in una sanguinosa e feroce catena di omicidi che non risparmierà gli stessi inquirenti.

Impegnativa, dunque, la missione che attende, quest’anno, la polizia scientifica più famosa d’Italia che tra microscopi, vetrini, catene di dna e schizzi di sangue sarà costretta, per giungere alla soluzione del rebus, a infiltrarsi, pericolosamente, all’interno della setta stessa. Il Capitano Venturi avrà, perciò, un bel da fare nello sgominare questa banda di criminali e, per di più, sarà alle prese con una difficile crisi che minerà stabilità e resistenza della sua relazione con Giorgia.