Supervivientes



25
novembre

SIMONA VENTURA SBARCA A MEDIASET? FORSE. MA IN SPAGNA.

Simona Ventura (Telecinco)

Niente niente che la Ventura si sia presa quest’anno una pausa ‘terapeutica’ per tornare in grande spolvero nella prossima stagione televisiva con novità spiazzanti e proposte scoppiettanti? La voglia della Ventura di oltrepassare gli italici confini aleggiava, in effetti, già da tempo ma c’ha pensato la bombastica Gabriella Sassone, con la sua rubrica “La Sassone fa 90″ proprio all’interno di Quelli che…, a rompere le uova nel paniere.

Secondo la giornalista de Il Tempo, infatti, Super Simo starebbe prendendo lezioni di spagnolo e il motivo non sarebbe una fiamma ispanica o la solita voglia di esotismo ma la tv. La conduttrice potrebbe volare prestissimo in Spagna, espandendo così la sua fama di show-woman frizzante anche nella penisola iberica.

Ma c’è di più. A tentare Simona Ventura sarebbe Telecinco che vorrebbe proporle uno show in prima serata: un programma importante che potrebbe aver convinto la Ventura a provare quest’ennesima sfida. Considerato che la Mori non vuole più mollare l’osso X Factor, per Mona Nostra potrebbe spalancarsi l’etere iberico.




20
febbraio

SERIE TV: SPAGNA BATTE ITALIA

Sin Tetas No Hay Paraiso

Una sola cosa accomuna serie di successo come Un medico in famiglia, I Cesaroni, Anna e i cinque e Raccontami: il paese d’origine del format, la Spagna. Attualmente, la penisola iberica rappresenta un vero e proprio eldorado per gli italici produttori del piccolo schermo, che avvezzi al rischio e famelici di nuove idee, privilegiano l’adattamento di serie televisive andate in onda con successo in un paese come la Spagna, affine per cultura e tradizioni, al self-made. Strategia, questa, che ha quasi sempre pagato, pochi i flop annoverati  (Giornalisti e Terapia d’urgenza) eclatanti i successi registrati (Un medico in famiglia  e I Cesaroni), e che non poteva far altro che continuare.

Tant’è che imperverseranno prossimamente sui nostri teleschermi: Tutti per Bruno, adattamento di Los hombres de Paco, con Claudio Amendola nei panni di un poliziotto, e La familia Mata (non ancora ufficializzato il titolo italiano) sulle reti Mediaset, e Fisica o chimica (Fisica o Quìmica) prodotta da Publispei. Chissà che, poi, non si aggiunga a questi titoli l’adattamento della versione spagnola di Sin Tetas no hay Paraíso, il telefilm rivelazione in Spagna nel 2008.

Non è solo l’omogeneità culturale a spingere i produttori italiani allo shopping nella terra della Corrida, ma anche il fermento creativo che da tempo caratterizza la televisione d’oltre Pirenei. Contenuti nuovi e originali, capaci di stare al passo coi tempi e talvolta anticiparli, mescolati ad un’accurata attenzione al sociale sono gli ingredienti chiave della fiction made in Spain, che altresì hanno consentito di strizzare l’occhio ad un pubblico più giovane. Oltre ai citati rifacimenti,  in Italia vanno in onda circa 160 ore di fiction spagnola (tra cui Paso Adelante su Italia 1, Mujeres e Countdown sul satellite); 18, invece, le ore di fiction italiana in onda in Spagna.