Stephen Moyer



23
ottobre

KILLING JESUS: LA VITA DELL’UOMO PIU’ FAMOSO AL MONDO NEL TV MOVIE DI NATIONAL GEOGRAPHIC

Killing Jesus

Raccontare in modo del tutto nuovo la vita dell’uomo più famoso al mondo“. Bill O’Reilly, commentatore politico di Fox News e autore di numerosi best sellers, parla così di Killing Jesus, il tv movie targato National Geographic basato sull’omonimo libro, in arrivo nel 2015 in 171 paesi.

Quello che si presenta come un kolossal a sfondo religioso, prodotto dalla Scott Free Productions di Ridley Scott, ripercorre la vita di Gesù attraverso gli eventi storici e i conflitti politici e sociali che portarono alla sua morte.

Killing Jesus – il cast: Stephen Moyer dal vampiro Bill a Ponzio Pilato

Smessi i panni del vampiro Bill in True Blood, Stephen Moyer vestirà i panni di Ponzio Pilato, il governatore romano che ordinò la crocifissione di Gesù mentre Kelsey Grammer (vincitore di tre Golden Globe per Boss e Frasier) sarà Erode, lo spietato e ambizioso re di Giudea che ordinò “la strage degli innocenti” con l’obiettivo di uccidere Gesù bambino. Il ruolo di Gesù sarà invece affidato a Haaz Sleiman (The Visitor).




9
novembre

TRUE BLOOD: DA STASERA LA SECONDA STAGIONE SU FOX, L’IMPORTANTE E’ CHE NON SI DICA IN GIRO

True blood-stagione 2-bill-and-sookieL’eccesso e la violenza, la lussuria e l’innocenza; tinte forti a tratteggiare le umane contraddizioni della società moderna. I vampiri come i neri, gli omosessuali o gli ebrei, una minoranza cattiva da combattere, o peggio ancora estirpare. A Bon Temps, cittadina di provincia della Lousiana, si odiano i cattolici, i metodisti, gli afroamericani, ma ciò che importa è che non si dica in giro.

True Blood ritorna su Fox, da stasera alle 22.00, con gli episodi in anteprima assoluta della seconda stagione. Tratta dai bestsellers di Charlaine Harris e portata sul piccolo schermo da Alan Ball, già creatore di Six Feet Under, True Blood ha saputo cavalcare il filone vampiresco in maniera assolutamente originale, mescolando, non senza un pizzico di kitsch, dramma e comedia, satira sociale ed erotismo. Dimenticatevi, dunque, le edulcorate storie di Twilight: in True Blood il confine tra bene e male, buoni e cattivi, non è mai netto e sesso e sangue si mescolano, sintesi perfetta tra amore e morte.

Tali peculiarità sono valse, oltreoceano, alla serie un gran successo di pubblico. Era dai tempi de I Soprano, infatti, che il network via cavo HBO non raggiungeva ascolti simili. Al successo di pubblico è corrisposto un buon successo di critica (per Aldo Grasso la serie è “potente”), ottenuto malgrado l’eccessiva presenza di scene di sesso e turpiloquio che hanno fatto gridare allo “scandalo” l’America puritana. Tali elementi, però, il più delle volte, sono metafora di una società ambivalente e “sporca” dove sono i pregiudizi a generare mostri e non viceversa.