Può considerarsi il pioniere dell’italica stand up comedy. Filippo Giardina nel 2009 ha dato vita al progetto Satiriasi per portare nel Belpaese la “comicità vietata ai minori” di tradizione anglosassone che lo scorso anno è approdata in tv grazie a Comedy Central. Stasera, in occasione della prima puntata della seconda stagione di Stand Up Comedy, in onda ogni lunedì alle 23 sul canale 124 di Sky, l’abbiamo intervistato.
Se dovessimo spiegare ad un neofita cos’è la stand up comedy, come la definiresti?
Satira vietata ai minori di 18 anni. Nella stand up comedy si parla di temi della vita, però è un riso amaro, non adatto ai bambini.
E’ una tradizione di derivazione anglosassone, poco italiana.
L’abbiamo portata noi nel 2009 con il gruppo Satiriasi. Di base nella stand up comedy c’è un certo romanticismo e, dunque, anche nel portarlo in Italia siamo partiti dal localetto piccolo e abbiamo fatto crescere sia il pubblico che noi. In un’epoca in cui tutti pontificano, noi ci siamo messi in silenzio e siamo andati avanti lavorando tanto.
E’ un comico tormentato quello che fa stand up comedy?
In generale penso che una persona che sta bene nella vita non sta su un palco a farsi battere le mani, ma vive. Diciamo che una sorta di tara mentale devi averla.