Sin Tetas No Hay Paraiso



20
febbraio

SERIE TV: SPAGNA BATTE ITALIA

Sin Tetas No Hay Paraiso

Una sola cosa accomuna serie di successo come Un medico in famiglia, I Cesaroni, Anna e i cinque e Raccontami: il paese d’origine del format, la Spagna. Attualmente, la penisola iberica rappresenta un vero e proprio eldorado per gli italici produttori del piccolo schermo, che avvezzi al rischio e famelici di nuove idee, privilegiano l’adattamento di serie televisive andate in onda con successo in un paese come la Spagna, affine per cultura e tradizioni, al self-made. Strategia, questa, che ha quasi sempre pagato, pochi i flop annoverati  (Giornalisti e Terapia d’urgenza) eclatanti i successi registrati (Un medico in famiglia  e I Cesaroni), e che non poteva far altro che continuare.

Tant’è che imperverseranno prossimamente sui nostri teleschermi: Tutti per Bruno, adattamento di Los hombres de Paco, con Claudio Amendola nei panni di un poliziotto, e La familia Mata (non ancora ufficializzato il titolo italiano) sulle reti Mediaset, e Fisica o chimica (Fisica o Quìmica) prodotta da Publispei. Chissà che, poi, non si aggiunga a questi titoli l’adattamento della versione spagnola di Sin Tetas no hay Paraíso, il telefilm rivelazione in Spagna nel 2008.

Non è solo l’omogeneità culturale a spingere i produttori italiani allo shopping nella terra della Corrida, ma anche il fermento creativo che da tempo caratterizza la televisione d’oltre Pirenei. Contenuti nuovi e originali, capaci di stare al passo coi tempi e talvolta anticiparli, mescolati ad un’accurata attenzione al sociale sono gli ingredienti chiave della fiction made in Spain, che altresì hanno consentito di strizzare l’occhio ad un pubblico più giovane. Oltre ai citati rifacimenti,  in Italia vanno in onda circa 160 ore di fiction spagnola (tra cui Paso Adelante su Italia 1, Mujeres e Countdown sul satellite); 18, invece, le ore di fiction italiana in onda in Spagna.




5
agosto

SIN TETAS NO HAY PARAÍSO

Sin Tetas No Hay Paraiso @ Davide Maggio .it

Dopo Betty la fea, dalla Colombia giunge una nuova serie-telenovela destinata a far discutere, il titolo parla da sé: Sin Tetas No Hay Paraíso. La serie, tratta dall’omonimo libro di Gustavo Bolivar, narra le vicende di Catalina, quattordicenne poco formosa e di umili origini. Catalina è molto ambiziosa: il suo scopo è raggiungere il Paradiso, fatto dei soldi e del potere che solo i narcotrafficanti colombiani posseggono. Ma senza tette è impossibile raggiungere il Paradiso, poiché ai narcotrafficanti piacciono le ragazze formose. “Di silicone, pietra o gomma non importa, l’importante è avere le tette” le ripete in continuazione la sua amica del cuore.

Dunque, le occorre rifarsi il seno, a tutti i costi, pur di andare a letto con vecchi narco e con il suo chirurgo. Catalina vive con sua madre, Doña Hilda, donna sola e debole, e suo fratello Byron, che, per vincere la miseria della sua famiglia, diventa un sicario. Ha un fidanzato, Albeiro, povero e senz’ambizione, che sentendosi trascurato intratterrà una relazione con la madre di Catalina. Poi ci sono le sue amiche/colleghe, una su tutte Yesica “la diabla”, la più scaltra del gruppo, una sorta di maitresse che ha i contatti giusti e organizza gli incontri con i narcotrafficanti.

Ma il tanto agognato Paradiso si trasformerà presto in Inferno, ragion per cui, Catalina, rimasta sola e consapevole dei suoi errori, compirà una tragica scelta.