Anarchico, anticonformista, vero tombeur de femmes e “morto di fame”, la multisfacettata figura del poeta romano Trilussa sta rivivendo in questi minuti su Rai1 con la prima puntata di Trilussa – Storia d’amore e di poesia, la miniserie con protagonisti Michele Placido e Monica Guerritore. Nel cast anche Rodolfo Laganà, Giorgio Colangeli, Renato Scarpa, e Valentina Corti che interpreta Giselda, un’adolescente che grazie a Trilussa si trasforma nella diva del cinema muto Leda Gys, si sposa e mette al mondo un bambino di nome Goffredo. Quel Goffredo che dal padre Gustavo ereditò la celebre casa di produzione Titanus, produttrice anche della fiction in questione, la cui seconda e ultima parte andrà in onda domani alle 21,10 su Rai1.
Il secondo appuntamento vede Trilussa a colloquio con Mussolini. Il poeta, sempre più disgustato dal clima imperante in Italia, ha scritto un velenoso sonetto contro i fascisti, per il quale rischia ora l’esilio o anche peggio. Trilussa riesce a tenere testa a Mussolini e se la cava con una dedica sul libro di fiabe del figlio del Duce e un invito a non parlare più di politica in futuro. Rientrato a casa per la gioia della “sua” Rosa, si rassegna a riprendere la sua vita normale.
Giselda gli si presenta però ancora davanti, sul set di un filmaccio al quale Trilussa decide di collaborare per raccattare un po’ di soldi per tranquillizzare i creditori: questa volta Trilussa decide di mollare il film e riprendere il lavoro lasciato a metà con Giselda: la trasformerà in una vera diva. Per concludere la sua impresa però Trilussa si circonda di una serie di “amici”: la ex mannequin Odette, la ballerina etiope Nouma, il pianista cieco Marcello, il truccatore omosessuale Ivano e un gruppo di ballerine che diventerà il corpo di ballo dello spettacolo dove debutterà Giselda.