Sarah Scazzi



31
ottobre

L’AGCOM ALZA LA VOCE SUL CASO SCAZZI: IN TV PERICOLOSA SPETTACOLARIZZAZIONE. E LUCA BERNABEI (LUX VIDE) ATTACCA LA RAI

Agcom e Bernabei contrari alla trattazione in tv del caso Scazzi, Sabrina Misseri

Prima le puntatone “esclusive”, gli speciali no stop, le giornate intere trascorse a parlare dell’omicidio della “piccola” Sarah Scazzi con una morbosità a dir poco impietosa. Poi l’indignazione, le facce sbigottite, perchè alcuni esemplari selvatici di teleguardone da obitorio avevano ben pensato di scollare le terga dal divano e andare in gita turistica ad Avetrana. Tutti a vedere da vicino il garage degli orrori di zio Michele Misseri, “l’orco”, e a scattare una bella foto ricordo. A quel punto qualcuno suggeriva che, dopo settimane passate a fomentare la curiosità degli spettatori, forse la tv aveva fatto un po’ da  tour operator a quello squallido tipo di escursionismo.

Sul ruolo e le responsabilità del piccolo schermo è intervenuto anche l’Agcom, che nei giorni scorsi ha indirizzato una lettera sull’argomento al Comitato per l’applicazione del codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie nelle trasmissioni tv. “Lo spazio che gli organi di informazione hanno dedicato al delitto di Avetrana ha suscitato polemiche che impongono una seria riflessione“ scrive l’Autorità segnalando la pericolosa spettacolarizzazione offerta dalla tv. Oltre a danneggiare la dignità delle persone, prosegue l’Agcom, “la reiterazione ossessiva delle immagini, l’affastellarsi di ipotesi delittuose, alimentano incertezza e smarrimento nel pubblico minore all’ascolto, tanto più se in fascia protetta“.

Secondo l’organismo presideuto da Corrado Calabrò “la libertà d’informazione è forse una libertà superiore ad altre costituzionalmente protette e come tale va difesa da ogni tentativo di compressione” in modo che sia garantito un rispetto rigoroso  ”della dignità umana e della vita privata e familiare“, valori tutelati dal Trattato di Lisbona. Intanto la Procura di Taranto ha avviato un’indagine per fuga di notizie e violazione del segreto istruttorio, a cominciare dalla divulgazione dei verbali e dalle registrazioni degli interrogatori di Michele e Sabrina Misseri.




26
ottobre

DM LIVE24: 26/10/2010. LA PEREGO STERZA, LA MANNOIA TENTENNA E LA CANESSA INSINUA.

Diario della Televisione Italiana del 26 Ottobre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Sterzate

Phaeton ha scritto alle 15:09

A Se…a Casa di Paola una brusca sterzata sugli argomenti, si inizia con una critica al troppo spazio dato al caso di Sarah Scazzi che ha oscurato i tanti altri casi di cronaca avvenuti in questi giorni e allora ci pensano loro a dare spazio; si parte con il caso del tassista, con tanto di testimonianze!

  • M’annoia!

lauretta ha scritto alle 15:33

A Corriere.tv Fiorella Mannoia racconta: ”Non so se andrei a fare mai il vocal coach ad Xfactor… Forse no, perchè si fa troppa fatica a dire di no ad una persona”.

  • Beh, vabbè!

lauretta ha scritto alle 18:16

Pomeriggio 5 la Canessa insinua che il gigolò sia gay…


24
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (17-23/10). PROMOSSI FRECCERO, LINUS E NICOLA. BOCCIATI MAZZA E PALOMBELLI

Voto 10 a Deejay Chiama Italia (Linus, Nicola Savino, Alessandra Amoroso)

10 a Deejay chiama Italia. Linus e Nicola Savino si confermano maestri insuperabili del cazzeggio intelligente. Fa strano che la quiete nel morboso e rumoroso daytime televisivo ci venga offerta da un programma radiofonico ma d’altronde la qualità rimane tale ovunque. W la cross medialità.

9 a Carlo Freccero. Questa settimana intervistato da Repubblica il direttore spiega la sua Rai4: “Ho lavorato con la freddezza degna del dottor House a questa programmazione. Per me il palinsesto è un racconto che deve articolarsi secondo offerte precise che si devono ibridare: questa è la matematica che ogni tv deve avere”. Chiaro, lucido e mai banale, dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere lo spreco più grande che la Rai commette.

8 a Maria De Filippi che parla della durata inferiore dell’appuntamento del sabato con Amici. Trenta minuti in meno per il talent di Canale 5 sono penalizzanti ma la padrona di casa non fa polemiche bensì si limita a constatare i fatti. A differenza di alcuni colleghi ha capito che i panni sporchi si lavano in famiglia.

7 al servizio di Enrico Lucci a Le Iene sulla tragedia di Avetrana. Forse non era perfetto ma dopo i sermoni e il chiacchiericcio da infotainment era quello che ci voleva.

6 a Roberto Saviano. Mancavano solo le polemiche su contratti e i costi di Vieni Via Con me che lo scrittore cavalca col vittimismo e qualche inesatezza. Fa bene però: se qualcuno nutriva dei dubbi sull’esito del programma ora questi sono svaniti. Dicesi Effetto Santoro.





24
ottobre

LA SFIDA DELLA DOMENICA: GILETTI E MARIA CARMELA CONTINUANO LA LOTTA ALL’ULTIMO PUNTO DI SHARE SULLA TRAGEDIA DI AVETRANA. LADY TATA DALLA CUCCA, JAMES BLUNT DALLA MONA

Massimo Giletti conduce l'Arena

Si torna sul campo di battaglia domenicale, dopo gli exploit di Massimo Giletti e di Barbara D’Urso registrati la settimana scorsa grazie al giallo di Avetrana. E dopo sette giorni, si torna ancora sul caso Sarah Scazzi. Mentre la Bislacca di Cologno voleva dedicare l’intera trasmissione al delitto di stagione (ma si dovrà accontentare solo di una parte), anche Giletti aprirà la sua Arena su questa vicenda, parlandone con Simona Izzo, l’avv. Daniele Galoppa (difensore di Michele Misseri), il Generale Luciano Garofano, il Prof. Domenico De Masi, Lamberto Sposini, lo psichiatra Luigi De Maio e Stefano Zecchi.

Nella seconda parte del programma riflettori puntati sulla nuova emergenza rifiuti in Campania. Domenica In continuerà con Sonia Grey e i suoi Amori: nella puntata di questo pomeriggio spazio all’amore e al matrimonio tra Sofia Loren e Carlo Ponti. La linea passa poi a Lorella Cuccarini, intervistata in esclusiva per il web proprio da noi, che ospiterà Ornella Vanoni e Anna Tatangelo; l’intervista a colori vedrà protagonista Max Giusti, mentre per il film “Maschi contro Femmine”, interverranno Alessandro Preziosi, Paola Cortellesi, Fabio De Luigi, Giorgia Wurth, Nicolas Vaporidis, Chiara Francini e Sarah Felberbaum. Inoltre il cantautore Francesco Baccini canterà dal vivo “Maschi contro Femmine” brano tratto dalla colonna sonora della pellicola, di cui è autore.

La domenica bislacca proporrà invece un’intervista a Enrico Letta, momenti di spettacolo con Sabrina Salerno e Samantha Fox e un talk dal titolo “Violenza senza fine. E’ necessario il pugno duro?”, oltre che all’immancabile dibattito su Avetrana.


22
ottobre

ARRIVA IL “NO” AD UN PUNTATA MONOTEMATICA DI DOMENICA CINQUE SUL CASO SCAZZI. E MARIA CARMELA “CORTEGGIA” CORONA?

Barbara D'urso

Maria Carmela pare volesse tentare il colpaccio. E che colpaccio. Qualcuno, sicuramente uno sprovveduto, dice che per la prossima puntata di Domenica Cinque avrebbero voluto dedicare tutti e tre i blocchi, manco a dirlo, al caso Scazzi. D’altronde come non condividere la scelta: il giallo di Avetrana è pieno di colpi di scena che alimentano di settimana in settimana la curiosità del telespettatore al pari, se non più, di un giallo di Agatha Christie. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: gli ascolti programmi dei programmi di infotainment sono schizzati alle stelle. Uno su tutti, Quarto Grado che dal “rischio chiusura” è volato al 18% di share battendo nientepopodimeno che Io Canto in prima serata sull’ammiraglia.

Ma chiamatela fatalità o, più correttamente, scelta intelligente, pare che non sia arrivato il nulla osta per una puntata monotematica sulle famiglie Scazzi e Misseri. E allora si sarebbe pensato di correre ai ripari. E qui viene il bello. Il bello è Fabrizio Corona che stando ad indiscrezioni sarebbe stato contattato per un’ospitata alla corte di Barbara D’urso per la prossima puntata del contenitore domenicale.

Una scelta difficile da comprendere viste le recenti incomprensioni tra la conduttrice di Canale5 e il Signor Rodriguez culminate in una serie di pesanti accuse rivolte dal manager dei fotografi alla padrona di casa del programma nel corso di una puntata di Pomeriggio Cinque di qualche tempo. Ma d’altro canto, sempre di “scazzi” si tratta.





20
ottobre

OMICIDIO SCAZZI A PORTA A PORTA, BRUNO VESPA RISPETTA LA CRONACA CON IL PLASTICO DELLA CASA DI ZIO MICHELE

Porta a Porta, Plastico Abitazione di Michele Misseri 3

Bruno Vespa è tornato a ronzare sull’omicidio di Sarah Scazzi come solo lui sa fare. Quando il mistero si infittisce e le indagini si aprono a nuovi scenari, il giornalista col pungiglione non esita un attimo: indossa i panni dello Sherlock Holmes mediatico, si sfrega le mani e via a capofitto nella cronaca nera. E se il celebre investigatore inglese si accompagnava al fido Watson per risolvere i casi più intricati, il conduttore Rai si affida invece alla carismatica prensenza di un plastico del luogo del delitto. Anche ieri sera l’invidiatissimo modellino non poteva mancare, era già là al centro dello studio. Una minuziosa riproduzione della casa di zio Michele Misseri (assassino reo confesso di Sarah) dotata di tutti i particolari, dall’inquietante garage degli orrori alle piante del giardinetto. Sherlock Vespa non lascia nulla al caso.

Il giornalista si è avventato più volte su di essa, l’ha scrutata e analizzata, ha mostrato ai telespettatori il tragitto che la povera Sarah avrebbe percorso prima di finire tra le mani di chi l’ha uccisa. “Ecco, questo è il garage dello zio Michele e questa è la sua automobile” spiega Vespa con l’indice puntato, e in un attimo passa dal modellino alla realtà collegandosi con l’inviata ad Avetrana. A questo punto si cerca di ricostruire la tristissima vicenda a partire dai documenti degli investigatori, dalle testimonianze dei protagonisti e dalle incongruenze dei loro racconti. Vespa coinvolge gli avvocati, li mette a confronto, sente il parere dello psicologo Paolo Crepet e della criminologa Roberta Bruzzone che invita a rileggere le verità sinora emerse: potrebbero esserci colpi di scena di un certo rilievo.

Per questo Porta a Porta si sofferma proprio sul profilo di Michele Misseri, della figlia Sabrina, ma anche di Cosima, figura sinora rimasta in secondo piano. Nasconde qualcosa la moglie di zio Michè? A riguardo ci sono ipotesi e indiscrezioni che Vespa elenca e sottopone al beneficio del dubbio; solo le indagini potranno dirci di più. Il giornalista trasmette anche  parte di un’intervista alla mamma di Sarah. “Vorrei una pena certa per chi ha commesso questo orrendo omicidio” dice Concetta Serrano e aggiunge con un filo di voce: “Qualcuno sa cosa è successo davvero. Se vogliono la verità potrà uscire“.


19
ottobre

PORTA A PORTA E L’OMICIDIO DI SARAH SCAZZI: ARRIVA IL PLASTICO DELL’ABITAZIONE DI MICHELE MISSERI

Porta a Porta, plastico casa di Michele Misseri

Puntuale come un orologio svizzero arriva a Porta a Porta il plastico dell’abitazione di Michele Misseri, teatro dell’omicidio di Sarah Scazzi per il quale, com’è noto, oltre allo zio (reo confesso) è stata fermata la cugina Sabrina con l’accusa di sequestro di persona e concorso in omicidio. Il fermo di Sabrina è stato già convalidato allo stato degli atti. Per il GIP, quindi, gli elementi portati dal PM sono validi da costituire l’elemento centrale per fermare Sabrina.

Seguiamo la puntata del talk della seconda serata di Rai1…

Porta a Porta, plastico casa di Michele Misseri 2


19
ottobre

CASO SCAZZI, ORA IL VERO ORRORE SONO I TELEGUARDONI E I GIORNALISTI DA OBITORIO

Sarah Scazzi e Sabrina Misseri

La telecamera si avvicina piano, indugia sui particolari: ecco il garage degli orrori, dove l’orco Michele Misseri ha ucciso la piccola Sarah Scazzi. E tutti lì a guardare, occhi sgranati, a immaginare gli indicibili orrori che il mostro è riuscito a compiere. Lo spettacolo macabro va in onda senza pudore, invadente e morboso, a qualsiasi ora. C’è anche qualcuno che si indigna in diretta -”vergogna, non si fa!“- ma è per finta, perchè in fondo un omicidio come questo non capita tutti i giorni. Così Avetrana è diventata il centro del mondo, tra riflettori e microfoni, luogo di pellegrinaggio dei teleguardoni da obitorio.

Ci avevano scosso e fatto riflettere gli occhi vitrei e l’espressione di mamma Concetta, che davanti alle telecamere di Chi l’ha visto? apprendeva la notizia della possibile morte di sua figlia. Tolleravamo a fatica il dover assistere alle ricostruzioni del delitto sulla base delle ammissioni confuse dell’assassino; da incubo vedere la morte di Sarah alla moviola. E che tristezza le interviste ai familiari distrutti dal dolore, i giudizi sommari di alcuni giornalisti e certe opinioni buttate lì giusto per cavalcare l’evento. Credevamo si fosse toccato il fondo, parlavamo di spettacolarizzazione del dolore ma eravamo solo all’inizio.

Con il passare dei giorni la morte della dolce Sarah è passata in secondo piano, eppure il caso Scazzi non è stato abbandonato per un attimo, anzi ha riempito i palinsesti per soddisfare il voyeurismo dei telespettatori. E non parliamo di poche persone, ma di un pubblico reale e ben nutrito che ha fatto schizzare in alto gli ascolti dei programmi di approfondimento. Gli appuntamenti con Quarto Grado, le “esclusive” di Domenica Cinque e dell’Arena di Giletti, le rivelazioni di Matrix e Porta a Porta e i collegamenti in diretta da Avetrana ogni tre minuti. Il parere del criminologo, della sessuologa e dello psicologo, il commento del giornalista e la reazioni del pubblico in studio. Nonostante gli approfondimenti alla cronaca si potessero esaurire nello spazio riservato ai notiziari, la vicenda è diventata onnipresente. Tutti a parlarci sopra per intere giornate, a ricamare sul dolore oltre misura, senza vergogna.