Salvo Sottile



9
febbraio

IL TG4 E’ SALVO (SOTTILE)?

Salvo Sottile

Il Tg4 è Salvo. Mancherebbe solo la firma, ma ormai c’è chi è pronto a scommettere che il nome del suo nuovo timoniere sia stato deciso. A partire dal prossimo giugno, stando al settimanale Chi, il notiziario di Rete 4 potrebbe essere guidato da Salvo Sottile, già anchorman del Tg5 e ora apprezzato conduttore del programma di cronaca Quarto Grado. Il giornalista, trentottenne, subentrerebbe all’attuale direttore Emilio Fede.

Continuano a susseguirsi, dunque, le voci che da tempo annunciano cambiamenti al vertice del Tg4 (maggiori info qui). In particolare, le indiscrezioni a riguardo si sono intensificate nelle ultime settimane, da quando Fede è indagato per il caso Ruby. Il giornalista, inquisito per favoreggiamento della prostituzione, aveva annunciato in diretta tv l’intenzione di abbandonare il suo incarico qualora le accuse nei suoi confronti fossero state confermate. Per motivi di opportunità qualcuno avrebbe anche valutato la possibilità di dimissionare il giornalista mascherando il tutto come un’auto-sospensione. A rendere ulteriormente traballante la sua posizione, sarebbero state le dichiarazioni da lui stesso rilasciate nel corso di un’intervista a In 1/2 ora di Lucia Annunziata.

In quell’occasione il direttore del Tg4 aveva fatto intendere che alle feste presidenziali talvolta avessero partecipato anche i figli di Berlusconi. Affermazioni troppo ambuigue per i tempi che corrono, che avrebbero fatto infuriare il Cavaliere. Dopo quella lavata di capo, in molti scommettevano che la sostituzione di Fede sarebbe stata vicina. Settimana scorsa i rumors davano Claudio Brachino, direttore di Videonews, in pole position per la successione. Si era parlato anche di Mario Giordano, Giorgio Mulè o Maurizio Belpietro; per la verità se da una parte c’è chi sente odor di bufala, dall’altra c’è chi non vede l’ora che arrivi giugno.




2
febbraio

CLAUDIO BRACHINO DEGNO DI FEDE? IL DIRETTORE DI VIDEONEWS IL POLE POSITION PER SUCCEDERE A EMILIO

Claudio Brachino

E dopo Emilio Fede? Uno si immagina l’apocalisse, o almeno il black out totale perchè senza dubbio finirà un’epoca. Pensare alla successione dello storico direttore del Tg4 richiede uno sforzo di fantasia e modeste doti divinatorie; è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. Tra gli addetti ai lavori, pare che alcuni ne stiano già discutendo sommessamente, anche perchè il giornalista si avvia spedito verso il traguardo degli 80 anni. ‘Nonno’ Emilio andrà in pensione, o – come sostiene qualcuno – verrà invitato a dimettersi dall’attuale incarico per motivi di opportunità. A quel punto bisognerà trovargli un sostituto, e attualmente nella pole position dei “degni di Fede” ci sarebbe Claudio Brachino.

Se nei giorni scorsi si erano fatti i nomi di Mario Giordano, Giorgio Mulè e Salvo Sottile, adesso tra i papabili spunta anche il direttore di Videonews, uno dei volti più conosciuti dell’informazione Mediaset che con la conduzione di Domenica Cinque (e Mattino Cinque prima) ha preso confidenza con il pubblico. Al momento l’indiscrezione, lanciata dal quotidiano Italia Oggi, circola ancora sottovoce anche perchè il direttore del Tg4 non sembra affatto intenzionato a cedere il testimone. Attualmente il giornalista, che è anche indagato per favoreggiamento della prostituzione nell’ambito del caso Rubyrespinge le voci sulle sue dimissioni anticipate e al telefono le ascrive con serenità agli invidiosi, agli “psicologicamente impotenti che si augurano qualunque cosa”.

In ogni caso, Mediaset riserverà a Fede un ruolo editorialista e notista politico. Il toto-direttore era nato a seguito delle indiscrezioni di una lite tra il premier Berlusconi e l’amico giornalista, dopo che quest’ultimo aveva rilasciato dichiarazioni ambigue durante la trasmissione In 1/2 ora di Lucia Annunziata.


26
gennaio

BERLUSCONI INFURIATO PER UN ECCESSO DI FEDE. FORSE LA DIREZIONE DEL TG4 TRABALLA GIA’

Silvio Berlusconi ed Emilio Fede

Dicono sia tutta questione di Fede. Buono a sapersi, ma spiegatelo voi a Silvio Berlusconi, che in questi giorni ha i nervi a fior di pelle e basta una parola di troppo per farlo incazzare come un caimano del Paraguai. E che guai! Da quando è coinvolto nell’inchiesta sul caso Ruby, pare che il Cavaliere abbia perso di colpo la voglia di scherzare: su di lui pendono imputazioni gravose e per sfangarla anche stavolta bisogna smontare le accuse una ad una. Povero Silvio, per capire come se la stia passando basta ascoltare i toni della sua telefonata a L’Infedele di lunedì scorso. Sembrava indiavolato. Ultimamente l’irascibilità del premier non ha risparmiato nessuno, nemmeno l’amico di sempre Emilio Fede. Anzi, paradossalmente sembra che il direttore del Tg4 sia stato colpito in pieno, più di altri, dal Flagello di Arcore.

Berlusconi avrebbe perso le staffe con Fede dopo aver ascoltato alcune sue dichiarazioni rilasciate nel corso dell’intervista concessa al programma In 1/2 ora di domenica scorsa. Incalzato dalla conduttrice Lucia Annunziata, il giornalista aveva assicurato che le feste ad Arcore “avevano uno svolgimento regolare e sicuro, mai trasgressivo”. Poi, aveva aggiunto che la discoteca di cui si parla nelle intercettazioni della Procura è “un posto dove il figlio più grande di Berlusconi riuniva gli amici (maggiori info qui). Questa frase, pronunciata come per eccesso di zelo ma forse troppo ambigua di questi tempi, avrebbe fatto infuriare il Cavaliere, almeno stando a quanto rivera il sito web di Oggi.

Secondo il settimanale, domenica sera il direttore del Tg4 avrebbe ricevuto una telefonata di fuoco con la quale il premier lo diffidava dal nominare i suoi figli in qualsiasi occasione, pubblica o privata che fosse. Non sappiamo esattamente cosa si siano detti i due, ma DM segnala ai suoi lettori che nell’edizione delle 18:50 dello stesso giorno Fede si era prodigato a rettificare per ben tre volte di seguito le affermazioni rilasciate all’Annunziata poche ore prima. “Non ho inteso in alcun modo dire che i figli del Presidente del Consiglio fossero presenti a questi dopo cena, anche se ad essi non c’era nulla di cui rammaricarsi…“ spiegava con meticolosa insistenza il giornalista.





8
dicembre

LA SCOMPARSA DI YARA E LA DIGNITA’ DEL DOLORE. LA TV VERITA’ DOPO IL CASO SCAZZI

Yara Gambirasio

Non è la storia della piccola Sarah. Ma passano i giorni e sembra già di vivere un bruttissimo déjà vu. La scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra svanita nel nulla da ormai dieci giorni, è ancora avvolta nel mistero e mentre continuano le sue ricerche nella fredda Bergamasca il pensiero di molti torna ad un altro incubo cominciato nello stesso modo. Era il 26 agosto scorso e ad Avetrana si perdevano le tracce di Sarah Scazzi, rinvenuta morta e sfregiata dopo 42 giorni. Una vicenda tragica la sua, finita nel più orribile dei modi e seguita con spasmodico interesse dalla televisione che senza pudore l’ha trasformata in un macabro reality. Oggi la cronaca ci racconta di Yara, e i riflettori del circo mediatico si accendono su di lei, sull’apprensione e il dolore di chi spera di trovarla.

Dov’è finita Yara? Chi l’ha portata via? La tv verità si è subito interessata a questa storia, le ha offerto le sue telecamere e i suoi microfoni invadenti per darle spazio e raccontarla in presa diretta. Così le stesse trasmissioni che hanno seguito ora dopo ora la vicenda di Sarah Scazzi hanno ‘alzato il sipario’ su quella ragazzina di Brembate di Sopra che “ama la danza e gioca ancora con le bambole“. Via con i dibattiti in studio, i collegamenti, le ipotesi, gli aggiornamenti dei programmi pomeridiani, dalla Vita in diretta a Pomeriggio Cinque. Nei palinsesti serali Chi l’ha visto? e Quarto Grado non potevano certo trascurare la vicenda, per vocazione. La trasmissione di Salvo Sottile ha pensato anche a una puntata con le storie di Yara e Sarah, assieme. A Porta a Porta, invece, gli ultimi sviluppi investigativi dopo la scarcerazione del marocchino accusato di sequestro di persona e omicidio.

Stavolta nel salotto di Bruno Vespa non si è visto nessun plastico da sezionare, ma sono rimaste le interpretazioni dello psicologo Paolo Crepet, impegnato a tracciare il profilo del “mostro” che avrebbe ingannato la fragile” Yara, per portarla con sè. Supposizioni, parole. Intanto a Brembate Sotto cerca e le speranze di trovare la ragazza viva si affievoliscono col passare dei giorni. Dopo l’orrore di Avetrana il pubblico segue la vicenda con il fiato sospeso: il piccolo schermo questo lo sa bene. Yara come Sarah? Il desiderio è che non sia così ma sembra quasi che certa tv (la solita) cerchi di cavalcare la tensione, sfruttando intenzionalmente quella paura di un triste déjà vu. Non è così che si rispetta la dignità di un dolore.


19
novembre

SALVO SOTTILE A DM: C’E’ PREGIUDIZIO PER CHI FA INFORMAZIONE A MEDIASET. SE “VIENI VIA CON ME” SI FACESSE A PARTI ROVESCIATE SAREBBE UN MASSACRO.

Salvo Sottile

La riconferma della sua creatura mediatica, Quarto Grado, non era del tutto scontata. Ma da quando si occupa del caso Scazzi non ci sono più dubbi: il programma di Rete4 è diventato un cult del venerdi serà per chi vuole soddisfare la propria curiosità sul tristemente celebre omidicio di Sarah Scazzi. Un risultato meritato per Salvo Sottile che, con educazione e professionalità, ha portato lo scorso 15 ottobre Rete4 al 18% di share in prime time.

Si, sono 6 settimane di ottimi ascolti a due cifre. Sono molto contento. Credo che la formula vincente di Quarto Grado sia aver trovato un linguaggio alla portata di tutti, adatto a far seguire le storie che racconti quasi con immedesimazione. Certo, per la storia di Sarah Scazzi c’è grande curiosità, però forse la nostra cifra stilistica ha fatto la differenza insieme al grande affiatamento della squadra. Siamo molti uniti: mi riferisco a Siria Magri e a Sabrina Scampini che insieme a me sono autori del programma, ma anche ai colleghi Simone Toscano, Ilaria Mura, Elena Colombo, Filomena Rorro  che danno a questo programma anima e corpo.

C’è chi ha sottolineato che Quarto Grado non tiene più fede al suo titolo…

La mission era quella di occuparci di gialli e farlo in modo autorevole grazie a una ricerca meticolosa dei riscontri. Quarto Grado significa cercare una verità ulteriore, non necessariamente sui casi freddi. Il caso di Sarah è uno dei più grandi gialli della cronaca italiana; forse solo il caso Bebawi ha suscitato un interesse simile.

Che ne pensi delle critiche rivolte a coloro che parlano del caso Scazzi?

Non me la prendo mai per le critiche. Non mi è piaciuto, però, che abbiano detto che facciamo ascolti sulla pelle della gente. Noi abbiamo iniziato ad occuparci del caso di Avetrana prima degli altri, due mesi fa, facendo il 4.72%, perchè c’era una ragazza scomparsa ma anche  alcuni aspetti poco chiari. Avevo, tra l’altro, in diretta Sabrina che iniziava già ad innamorarsi della tv. All’epoca non abbiamo inseguito il grande ascolto ma abbiamo raccontato questa storia nel silenzio generale.

Sono stati ospitati da Quarto Grado quasi tutti i protagonisti del caso. Claudio Scazzi non è stato neanche tanto dolce di sale…





17
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (10-16/10). PROMOSSI LA BRESCIA E REAL TIME. BOCCIATI FIORELLO E IL GIGOLO’ DEL GRANDE FRATELLO

Le Pagelle della settimana tv: Rossella Brescia

10 a Rossella Brescia, che questa settimana abbiamo visto ospite a Victor Victoria. E’ una brava ballerina, conduce con successo Colorado e fa radio. In un paese normale sarebbe la primadonna di un grande show su una rete ammiraglia ma invece… 

9 a Real Time. Da poco sbarcata sul digitale terrestre, la rete del gruppo Discovery con risorse limitate riesce a fare produzioni gradevolissime. Su tutte Il boss delle torte e Ma Come ti vesti? 

8  al balletto Marco Mengoni e Lorella Cuccarini nel corso di Domenica In Onda. Il divo di XFactor si mette in gioco con la conduttrice duettando sulle note di Sugar e  ci fa venire voglia di varietà. La Cuccarini, dal canto suo, dimostra che è quello il suo pane. 

7 a Salvo Sottile. Fino a qualche settimana fa il suo Quarto Grado era sull’orlo della chiusura ma in poco tempo è cambiato tutto. D’accordo c’è voluto il caso Scazzi a risollevare lo share ma 5 milioni di telespettatori su Rete 4, nell’era del digitale per giunta, sono un evento. 

 alla programmazione di Canale 5 di mercoledi prossimo. Sbarazzatasi di Le Due Facce dell’Amore, dirottato su La5, la rete per contrastare Ti Lascio Una Canzone ha scelto il film Una Moglie Bellissima con, manco a dirlo, Gabriel Garko. Che fantasia. 


17
ottobre

DM LIVE24: 17/10/2010. AUTOCELEBRAZIONI

Diario della Televisione Italiana del 17 Ottobre 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Scopxmi alle 10!

simonevarese ha scritto alle 11:45

Circa un’oretta fa accendo la tv, su Canale 5 trasmettono il film Jerry Maguire. Ad un certo punto Tom Cruise e la tipa sono a letto che ci danno dentro di brutto e lei esclama: “Oh sì, sc..ami!!!”. Scena più che adatta alle 10.30.

  • Autocelebrazioni

Alessio Vinci, conduttore di Matrix, dichiara: “La tragica vicenda di Sarah resa ancor più triste dal coinvolgimento della cugina sta catalizzando l’interesse di tutti gli italiani perchè ci sono ancora molti dettagli da chiarire, e noi li seguiremo fino in fondo, fedeli al rigore giornalistico che la tradizione di Matrix ci impone.” Matrix, nella puntata di ieri, ha raggiunto picchi di ascolto che superano il 50% di share e sfiorano i 3.700.000 telespettatori.

Il conduttore Salvo Sottile dichiara: “Ieri sera abbiamo fatto il nostro mestiere di giornalisti: abbiamo documentato tutta la vicenda in diretta dando conto di quello che stava succedendo ad Avetrana. Siamo stati molto cauti nel dare le notizie e, soprattutto, abbiamo avuto rispetto per il dolore della famiglia di Sarah Scazzi, ma anche per la tragedia che ha colpito famiglia Misseri.”

  • In origine sputavano…

lauretta ha scritto alle 12:22

A Mattina in Famiglia durante lo spazio ‘animali’ viene portato in studio un lama, che però… lascia dei ‘piccoli ricordini’ sulle scarpe dei presentatori. Tiberio Timperi: “e io che credevo che il lama sputasse… a quanto pare fa anche qualcos’altro”. Poi rivolgendosi alla Leone visibilmente schifata: “almeno io c’ho le scarpe marroni!”.


4
settembre

SALVO SOTTILE FA IL ‘QUARTO GRADO’ AI DELITTI IRRISOLTI. RIPARTE DOMANI IL PROGRAMMA DI RETE4

Quarto Grado, Salvo Sottile

Sarà come tornare sul luogo del delitto o mettersi sulle tracce dell’assassino per rivivere ed analizzare da vicino i principali fatti di cronaca nera, quelli che hanno inquietatato e diviso l’opinione pubblica. Domani, 5 settembre, nella prima serata di Rete4 torna Quarto Grado, il programma d’approfondimento giornalistico di Videonews che andrà in onda ogni domenica. Gialli irrisolti, casi di gente scomparsa e di violenze: a raccontarli saranno ancora il giornalista Salvo Sottile  e Sabrina Scampini. Nel corso della trasmissione interverranno, ogni volta, criminologi, grafologi e periti scientifici per dare un’analisi più approfondita e tecnica che vada al di là della semplice cronaca.

La seconda edizione di Quarto Grado racconterà delitti e misfatti dalla parte delle vittime, non solo da quella del killer. All’inizio della trasmissione verrà presentata una ricostruzione del caso della serata poi entreranno in scena gli esperti e, con l’ausilio del moderno touch screen installato in studio, verranno mostrati documenti esclusivi, immagini, interviste e particolari chiave. L’obiettivo è quello di fornire allo spettatore elementi per conoscere meglio la cronaca e arrivare a maturare un giudizio personale. Anche stavolta pare quindi evitato il rischio che il programma si trasformi in una copia sbiadita di Chi l’ha visto o Blu notte, programmi Rai di successo che trattano argomenti simili.

Al centro della prima puntata ci sarà la tematica “uomini che odiano le donne”, con il racconto di due casi drammatici. Salvo Sottile e Sabrina Scampini analizzeranno le vicende di Ramon Berloso, il “killer della balestra”, reo confesso dell’omicidio di due escort, morto suicida incarcere lo scorso 20 agosto e di Gianfranco Stevanin, uno dei serial killer più feroci della storia della cronaca italiana, arrestato nel 1994 e attualmente recluso nel carcere di Sulmona, per aver soffocato 6 donne durante atti di sesso estremo. Nella seconda parte della trasmissione si parlerà di Mauro Romano, il bimbo scomparso a Racale, il 20 giugno 1977, all’età di sei anni, e mai più ritrovato.