La fine del matrimonio tra Francesco Totti e Ilary Blasi continua a tenere banco, complici soprattutto i due diretti interessati, che tra interviste e repliche hanno iniziato una sorta di guerra a mezzo stampa. Ieri c’ha pensato Roberto D’Agostino, ospite di Mara Venier a Domenica In, ad aggiungere ulteriori dettagli a quella che definisce “la guerra delle corna”.
Roberto D’Agostino
Dagospia lancia la bomba: “Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo sono lesbiche, sono state insieme per anni, vivono insieme e hanno gestito i finti profili per ricattare star, starlette e politici. Simone Coppi nacque per coprire la bruciante sconfitta a Uomini e Donne e l’amore saffico”
Dagospia ci va giù pesante e spara la bomba. Nei minuti successivi alla puntata di Live – Non è la D’Urso in cui Eliana Michelazzo (ex agente di Pamela Prati) ha vuotato il sacco sul caso Mark Caltagirone ed ha annunciato di aver denunciato la sua ex socia Pamela Perricciolo, il sito di Roberto D’Agostino si è lanciato in uno sfogo contro le due donne protagoniste, assieme alla showgirl sarda, dell’ormai nota e surreale vicenda. “Il trio ha ormai perso ogni diritto alla privacy” ha tuonato Dago, facendo deflagrare scottanti retroscena e pesanti accuse.
Dago in the Sky: D’Agostino smonta le gerarchie estetiche per raccontare l’arte
L’immagine invade lo schermo e immerge il telespettatore in una sorta di realtà aumentata, dove antiche e moderne forme d’arte si sovrappongono, sino a fondersi: addio alle antiche gerarchie estetiche. Roberto D’Agostino torna su Sky Arte con un racconto “fuori canone”, che intende interpretare il rapporto tra società ed arte in un contesto post-televisivo in cui il piccolo schermo si è ibridato con il web ed i nuovi media. Di questo si occuperà la quarta edizione di Dago in the Sky, in onda da domani – 7 marzo – alle 21.15 per dieci puntate.
Dago in the Sky: la divulgazione cambia estetica, l’effetto è lisergico
La rivoluzione estetica stavolta inizia in tv. E parte dall’uso della tecnica, che diventa lo strumento per proporre una divulgazione colorata e dal forte impatto visivo. La nuova stagione di Dago in the Sky, in onda su Sky Arte da domani alle 21, ha l’ambizione di unire l’approfondimento culturale – si parlerà ancora di fenomeni sociali e storici significativi – ad una veste grafica inedita rispetto alle abituali grammatiche (tele)visive. Solo così, secondo il curatore del programma Roberto D’Agostino, il piccolo schermo diventa infatti contemporaneo allo smartphone, in chiave rigorosamente pop.
DAGO IN THE SKY: ROBERTO D’AGOSTINO TORNA SU SKY ARTE, TRA RELITTI PERFETTI ED EGOMANIE
In principio fu il pene. La cosmogonia digitale di Roberto D’Agostino inizia dalla carnalità e arriva fino alla spiritualità moderna, cioè al culto inebriante ed illusorio del proprio io. Sarà di nuovo un viaggio attuale e variopinto quello presentato in tv dal giornalista romano, che da venerdì 11 novembre alle 20.45 tornerà su Sky Arte con Dago in the Sky. Sette gli appuntamenti in programma (dopo le prime tre puntate della primavera scorsa), per proporre “una tv che appartenga al presente, multitasking, contemporanea allo smartphone“.
DAGO IN THE SKY: UN ‘SELFIE’ EFFICACE, NON SOLO CAFONAL DIGITALE
Specchio riflesso: dietro all’ossessione dei selfie, alla mania dei social e alla schizofrenia delle interazioni web ci siano noi. Esattamente noi. A restituire l’immagine nitida e spietata di quel che siamo (diventati) ci sta pensando Dago in the Sky, un curioso viaggio in tre puntate che esplora i cambiamenti portati dalla rivoluzione digitale nella società, nell’arte, nel costume. In onda in prime time su Sky Arte, il racconto di Roberto D’Agostino è una composizione variopinta che attira l’attenzione assemblando contributi video ed analisi tranchant.
DAGO IN THE SKY: ROBERTO D’AGOSTINO RACCONTA LA RIVOLUZIONE DIGITALE SU SKY ARTE
Una tempesta di clic ha segnato il passaggio dal medioevo analogico al nuovo Rinascimento digitale. Siti, immagini, nuove tendenze: è stata una vera e propria rivoluzione, che ha stravolto le comunicazioni ed il modo di rappresentare la realtà. Sky Arte racconta il più grande cambiamento degli ultimi trent’anni e lo fa con un narratore d’eccezione: Roberto D’Agostino. Ogni mercoledì (a partire da oggi, 1° giugno) sarà proprio il 67enne giornalista a guidare Dago in the Sky, un interessante viaggio in tre puntate tra informazione, curiosità, cultura, tecnologia, belle arti.