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17
maggio

TELEVETO AL TELEVOTO!

Il televoto via sms rientra tra quei messaggi di testo chiamati, in gergo tecnico, SMS PREMIUM.

Si tratta di SMS INFORMATIVI A VALORE AGGIUNTO ricevuti su specifica richiesta del cliente.

1. Sono, dunque, degli sms informativi.

In sostanza col televoto la preferenza espressa è un semplice comando per richiedere un SMS che ci fornisca delle informazioni. Se ci fate caso, infatti, per ciascun televoto inviato si riceve un messaggio di conferma che contiene delle INFORMAZIONI sul programma e/o il personaggio per il quale il voto è stato espresso.

Si paga, in pratica, NON per esprimere la propria preferenza MA PER RICEVERE L’SMS DI CONFERMA con la curiosità che tanto aspettavamo.

2. E sono a valore aggiunto!

Tradotto in parole povere… soddisfano (o quanto meno dovrebbero soddisfare) delle necessità specifiche dell’utente inviando informazioni personalizzate che, però, l’utente paga profumatamente.

La nota dolente è proprio questa! PREZZI ESAGERATI PER 160 CARATTERI che, a mio parere, in molti casi, soddisfano ben poco!!!

Si parte dai 15/30 centesimi per SMS su sport/finanza/news per arrivare ai 5 Euro (prezzo limite degli SMS Premium) per Giochi, Suonerie e Loghi.

Il nostro televoto costa, nella stragrande maggioranza dei casi, 1 EURO IVA INCLUSA.

Identificarli è facile! La loro radice è 484… o 482… (come per tutti gli SMS PREMIUM). Si tratta di numeri brevi preziosissimi in quanto disponibili in quantità limitata e univoci per tutti gli operatori.

Ma perchè così tante società (principalmente emittenti televisive e radio)  ci offrono la possibilità di televotare?

E perchè altrettante aziende offrono alle società di cui sopra tale tipo di servizio?

Semplicissimo… GUADAGNANO CIFRE IMPRESSIONANTI!

A differenza, infatti, di ciò che comunemente si può pensare, il costo pagato dall’utente (prendiamo ad esempio il classico euro del nostro televoto) NON viene incassato esclusivamente dal nostro operatore telefonico ma una parte dei ricavi viene retrocessa alla società che offre il servizio (nel nostro caso un’emittente televisiva, per esempio) e alla società che gestisce il servizio.

Per capire il funzionamento di questo meccanismo che si chiama REVENUE-SHARING è opportuno capire come funziona questo tipo di SMS.

Abbiamo una società che intende offrire un servizio di televoto (rectius… intende guadagnare a manetta). Chiamiamola SOCIETA’.

Questa SOCIETA’ si servirà di un’altra impresa che gestirà il servizio. Chiamiamola GESTORE (uno dei più famosi è Acotel che ha dato il via in Italia agli SMS Premium lanciando in collaborazione con TIM –> SCRIPTIM).

Nello specifico, il GESTORE collegherà l’utente (che avrà votato digitando l’apposito codice) all’OPERATORE telefonico (anche e soprattutto ai fini della fatturazione) per poi comunicare i dati ricevuti quasi in tempo reale (si parla di 2/3 minuti di attesa) alla SOCIETA’.

QUANTIFICHIAMO I GUADAGNI.

Prendiamo ad esempio 1 Euro speso da un utente che voglia votare l’eliminazione di un concorrente da un reality show (rectius : in realtà vorrà ricevere un sms informativo).

Di questo Euro il 60/70% va all’operatore telefonico (quindi 60, 70 centesimi di Euro).

Il restante 30%, che rappresenta la quota di ricavi retrocessa dell’operatore, viene suddivisa tra SOCIETA’ e GESTORE. Alla SOCIETA’ va l’80% del 30% del retrocesso (quindi circa 24 centesimi) e al GESTORE il restante 20% (circa 6 centesimi).

Capito ora perche’ ultimamente si preferisce parlare in termini percentualistici e non numerici dei televoti ricevuti?!?

Pensate che negli ultimi 3 anni si è registrata una crescita annua del 50, 60% di questo tipo di servizio con un mercato che nel 2005, stando alle stime, dovrebbe essersi aggirato intorno al miliardo di Euro!

ANCORA VOGLIA DI TELEVOTARE!?!

[Segnalato su Libero.it, Davide ringrazia]