Renato Brunetta



16
ottobre

MAURIZIO CROZZA REPLICA A BRUNETTA: SONO UN RAI1 MANCATO, MI SONO FATTO INDIETRO

Maurizio Crozza, Ballarò

Forse avrei potuto essere il salame di Rai1“. Maurizio Crozza ci sperava tanto. Mancava solo l’assenso dei vertici di Viale Mazzini, e poi il suo passaggio alla rete ammiraglia del servizio pubblico si sarebbe concluso positivamente. Ma qualcosa è andato storto, e a far saltare l’accordo sarebbero state le cifre del suo ingaggio (si parlava di un contratto da 5milioni di euro), ritenute esagerate anche a seguito delle polemiche sui compensi tv sollevate da Renato Brunetta. Ed è proprio all’esponente Pdl che, ieri sera, il comico genovese ha dedicato l’apertura del suo intervento settimanale a Ballarò.

La replica di Maurizio Crozza a Brunetta

Quanto costa Ballarò? Quanto costa Floris? Quanto guadagna?” ha esordito Crozza, ironizzando su Renato Brunetta. L’onorevole – lo ricordiamo – era intervenuto sulla possibilità che il comico genovese approdasse su Rai1. “Sto facendo le pulci alla Rai, sono in tour. Siamo io e Grillo” ha proseguito l’artista, con un implicito riferimento alla polemica sollevata dal leader del Movimento Cinque Stelle sul compenso di Fabio Fazio. Poi, smessi i panni dell’imitatore, Crozza si è rivolto a Giovanni Floris e, tra il serio e il faceto, ha spiegato:

Secondo me è giusto controllare il costo dei programmi della Rai. Certo, io controllerei anche i ricavi di un programma, perché non è che se il salumiere spende i soldi per comprarsi un maiale poi se lo tiene perché si affeziona. Il maiale è un investimento, il salumiere ci fa i salami, lo vende e ci guadagna. Io forse avrei potuto essere il salame di Rai1




15
ottobre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (7-13/10/2013). PROMOSSO MORANDI LIVE IN ARENA E LA PARRUCCHINO-MANIA DI BALLANDO, BOCCIATI RADIO BELVA E LO STOP A DON MATTEO

Sandro Mayer parrucchino pagelle

Sandro Mayer

Promossi

9 a Fiorello, mattatore di Gianni Morandi Live in Arena. Lo showman siciliano accende la platea dell’Arena di Verona con esilaranti sketch, anche se la sensazione è che ormai il “fratello di Beppe” sia arrivato ad un punto in cui potrebbe leggere l’elenco telefonico e far ridere ugualmente.

8 a Gianni Morandi – Live in Arena. Buona musica, una straordinaria cornice e ospiti eccezionali: il ritorno in tv dell’eterno ragazzo è stato un grande spettacolo, come oggi se ne vedono pochi in televisione. Peccato però che l’audience non abbia recepito l’evento. Gli ascolti sono stati sì buoni ma non all’altezza del maestoso show.

7 alla parrucchino mania scoppiata a Ballando con le Stelle. Lo show di Milly Carlucci sceglie di cavalcare con ironia l’onda lunga del sorprendente ‘fenomeno’ Sandro Mayer, il cui nuovo look ha infiammato la rete. Nella seconda puntata, gran parte della giuria era… imparruccata!

6 alla coppia Gerry Scotti e Virginia Raffaele al timone di Striscia la Notizia. Con una spalla maschile e di peso (ma non parliamo di stazza), l’ex comica di Quelli che appare maggiormente a suo agio (o meno a disagio) e la conduzione del tg satirico si guadagna la sufficienza. Certo, da casa si saranno continuati a chiedere: “Chi è?”. Ma questa è un’altra storia.

Bocciati


24
settembre

CROZZA IN RAI: MARANO (VICE DG RAI) CONFERMA LA TRATTATIVA, BRUNETTA CONTESTA IN PARLAMENTO, CAIRO NON SA NULLA

Maurizio Crozza

Maurizio Crozza lascia La7 e passa in Rai. Si o no? La risposta definitiva ancora non c’è. E’ bene, però, fare il punto della situazione e chiarire tutto il can can mediatico che si è scatenato attorno alla notizia. Le certezze, ad oggi, sono due: la trattativa per passare alla tv di Stato è confermata, così come è confermato lo show Crozza nel Paese delle Meraviglie che il comico genovese condurrà a partire da ottobre su La7.

Crozza in Rai, Antonio Marano (vice dg Rai): la trattativa c’è

Dopo la smentita via Twitter del direttore di Rai 1 Giancarlo Leone sul presunto contratto già firmato da Maurizio Crozza, dai vertici di Viale Mazzini arrivano le prime conferme sulla trattativa per “scippare” il conduttore alla tv di Urbano Cairo. A parlare è il Vice Direttore Generale della Rai Antonio Marano che, a margine del Prix Italia a Torino, ha posto l’accento sul “caso Crozza”, a cominciare dalle voci che parlano di un cachet di 4-5 milioni di euro in due anni:

“Il cachet di Crozza? Non è nelle mie deleghe, ne ho 14 ma non questa. Non penso siano queste le cifre, ma non sono assolutamente informato. So solo che c’è una trattiva.

Crozza in Rai, Brunetta (PdL) presenta un’interrogazione in Parlamento





26
luglio

L’AGCOM RICHIAMA FAZIO E ANNUNZIATA: “PIU’ SPAZIO AGLI ESPONENTI DEL PDL”. BRUNETTA ESULTA

Lucia Annunziata

Ahi ahi. Stavolta la tirata d’orecchie è arrivata proprio a loro: ai primi della classe, quelli che non sgarrano mai (solo in apparenza, pare). L’Agcom ha infatti ‘pizzicato’ Fabio FazioLucia Annunziata, dando ordine alla Rai di garantire “una maggiore presenza di esponenti del Pdl” nei loro rispettivi programmi, Che tempo che fa e In mezz’ora. L’accorgimento dovrà essere adottato nella prossima stagione di Rai3, per riequilibrare il pluralismo nei talk show in questione. Il provvedimento del Garante è scattato ieri, a seguito dell’esposto presentato a fine giugno dal capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta.

“Il Consiglio dell’Agcom, all’esito dell’istruttoria avviata per verificare il rispetto dei principi di parità di accesso e pluralismo politico nei programmi In mezz’ora, Che tempo che fa e Ballarò nel ciclo di programmazione 2012-2013, ha ordinato alla Rai di riequilibrare, garantendo una maggiore presenza di esponenti del Pdl nei programmi In mezz’ora e Che tempo che fa previsti per il prossimo ciclo 2013-2014. Il programma Ballarò è stato invece giudicato non lesivo dei principi di pluralismo e quindi non oggetto di intervento”.

Si legge nel comunicato divulgato dall’Agcom. Secondo il Garante, i programmi di Fabio Fazio e Lucia Annunciata non avrebbero rispettato il pluralismo delle voci, penalizzando gli esponenti del Pdl. Tutto in regola, invece, per Ballarò: il programma di Giovanni Floris si è attenuto alla par condicio. Dopo l’emissione del provvedimento, Renato Brunetta – che per primo aveva denunciato una presunta disparità di trattamento – ha esultato. “La prima battaglia è stata vinta: par condicio e trasparenza nel servizio pubblico radio-tv devono diventare la regola e non più l’eccezione” ha detto.


12
luglio

ANDREA VIANELLO: SU RAI 3 MEMORIA, LEGALITA’ E CULTURA. NON CI SONO APPARTENENZE POLITICHE

Andrea Vianello

Il direttore Andrea Vianello ha messo in piedi per la sua Rai 3 un palinsesto autunnale di prima serata ed uno di daytime e seconda serata che spiccano nel panorama generale, ma questo non lo ha preservato dalla critiche. La prima è stata quella sollevata per la non programmazione di Blu Notte, alla quale Vianello risponde oggi dalla pagine del Corriere affermando che ha incontrato Carlo Lucarelli: “abbiamo riflettutto sulla necessità di un format innovativo. Non siamo riusciti per l’autunno 2013. Confido che chiuderemo un accordo con la casa di produzione del suo programma“.

Ma ci sono chiarimenti anche per altri, in particolare per il capogruppo PdL in Vigilanza Rai, Renato Brunetta, che ha presentato degli esposti per mancato pluralismo nei confronti di Che tempo che fa, In mezz’ora e Ballarò. Vianello, che rimanda la replica ufficiale alle sedi istituzionali, si rivolge a Brunetta in quanto critico televisivo de Il Foglio.

“Parliamo di alcuni tra i migliori professionisti Rai, che garantiscono eccellenti ascolti e producono fatti e notizie.[...] Quelle in questione sono trasmissioni che seguono la priorità delle notizie, non tribune politiche.[...] E poi basta accendere Rai3 dalle 8 del mattino fino a notte. Si troveranno ospiti di tutti i colori politici, basta guardare.[...] Non ci sono pericolosi sovversivi né esponenti di partito… Non ci sono appartenenze.”

Insomma, le critiche vengono rispedite al mittente. Vianello preferisce spendere le energie lavorando sul nuovo percorso della rete che dirige, che d’ora in poi sarà incentrato su tre concetti fondamentali: la memoria, con serate evento come quella su John Kennedy; la legalità, con una particolare attenzione per i processi di mafia che lui stesso ha seguito tempo fa da inviato; e infine la cultura, in nome della quale spera di riallacciare il rapporto con gli intellettuali. E in questo senso si muove la grande scommessa dell’autunno di Rai 3, Masterpiece.





28
giugno

BRUNETTA, ESPOSTO ALL’AGCOM CONTRO I PROGRAMMI DI FAZIO E ANNUNZIATA: VIOLATI PLURALISMO E PAR CONDICIO

Renato Brunetta

Politica e tv sono due poli che non si capisce se siano positivi o negativi: si attraggono e si respingono allo stesso tempo, portando conseguenze. Le ultime sono gli esposti che il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato all’Agcom, l’Autorità garante per le comunicazioni, nei confronti di Fabio Fazio e Lucia Annunziata. Esposti che arrivano dopo delle interrogazioni già presentate in commissione sul medesimo tema.

Brunetta, che ha evidentemente preso sul serio il suo ruolo di guida della delegazione del Popolo della Libertà in Commissione di Vigilanza Rai, ha cominciato dunque a fare le pulci ai programmi che maggiormente si occupano di politica, in particolare quelli che virano a sinistra per definizione. Ecco dunque che, come leggiamo sul Corriere, In mezz’ora avrebbe violato la par condicio perché su 29 puntate “ben 14 hanno ospitato appartenenti al Pd e solo 2 il segretario del Pdl Angelino Alfano”. Brunetta afferma altresì che Che tempo che fa avrebbe violato il pluralismo visto che su 60 puntate “sono stati ospitati ben 20 del Pd” mentre del centrodestra solo 4.

I due programmi sarebbero dunque sfacciatamente di parte, il che ha spinto Brunetta a procedere. Ma l’economista e personaggio politico veneto ha anche altre questioni irrisolte, quantomeno nei confronti dell’Annunziata che, in qualità di direttore dell’Huffington Post, lo avrebbe definito in un titolo Il killer dei mercati, passo falso e incomprensibile per il quale è stata da lui bocciata in economia e bocciata in giornalismo.


6
marzo

REPORT: RENATO BRUNETTA CONTESTA LA REGISTRAZIONE NON AUTORIZZATA DELLE TELEFONATE

Renato Brunetta

Non sarà un titano di statura ma quando ha un obiettivo è un osso duro. Renato Brunetta lo ha dimostrato come Ministro della Funzione Pubblica e anche quando ha dismesso i ruoli istituzionali, continuando a battibeccare aspramente contro il partito d’opinione opposto al suo. Il nuovo obiettivo del nemico dei fannulloni sembra essere Report, trasmissione Rai candidata al premio Oscar Tv 2012.

Alla trasmissione di Milena Gabanelli l’ex ministro contesta la correttezza nell’acquisizione delle informazioni. A scatenare la reazione del politico del Pdl la modalità con cui è stato contattato dalla redazione che lavora per le inchieste del programma. In una nota Brunetta ricostruisce quelle che reputa pratiche giornalistiche deontologicamente anomale:

‘Questa mattina verso le ore 11 mi chiama un ‘giornalista’ di Report il quale comincia a fare domande, piu’ o meno le stesse che mi aveva fatto una tale Chiara, sempre di Report, che si era rifiutata di fornire il suo cognome, venerdi’ scorso. La telefonata sembra registrata, dato il fastidioso ‘ritorno’, ma il mio interlocutore non lo dice. Risponde affermativamente solo dopo la mia esplicita richiesta.’

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, ,


31
ottobre

ENZO IACCHETTI SU FACEBOOK: VAFFANCULO BRUNETTA E LA RUSSA (VIDEO)

Enzo Iacchetti

Enzo Iacchetti

Basta con la comicità facile sui politici, bisogna iniziare a dire le cose in faccia, in maniera diretta. Chissà che non sia questo il pensiero di Enzo Iacchetti, che in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook è “esploso” dalla rabbia leggendo due notizie effettivamente imbarazzanti. Nonostante il periodo di “crisi nera” e il “rischio Grecia” dietro l’angolo, i politici continuano a fare quel che meglio credono, sempre con i soldi dei cittadini.

Ma cosa è successo di così scioccante tanto da far intervenire il conduttore di Striscia la notizia? ‘Questa settimana – esordisce Iacchetti nel video – mi dice un mio confidente e amico, poi se non e’ vero lo smentiamo, che alla Camera dei Deputati, che ha gia’ 4.600 dipendenti, sono stati assunti altri 33 dipendenti quindi: vaffanculo Brunetta’. (Si sbaglia, il riferimento è alla presidenza del Consiglio). Poi, prosegue Iacchetti ‘leggo sul Corriere di ieri che La Russa ha comperato 19 Maserati blindate per trasportare dei generali e allora diciamo: vaffanculo anche a La Russa”.

Iacchetti ha deciso di commentare a modo suo i neoacquisti del Governo mandando letteralmente a quel paese i diretti interessati, ossia il Ministro della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, e quello della Difesa, Ignazio La Russa. Il breve intervento si chiude con una frecciata al Premier Berlusconi (che non nomina) e al suo recente operato in materia di rilancio: “Si possono scrivere tutte le lettere del mondo ma tra una quindicina di mesi saremo andati affanculo pure noi. Bisogna cominciare ad incazzarsi un attimino”.