Non conta l’aspetto, l’età, il look, almeno all’inizio. Conta solo la voce. E’ questa la grande novità di The Voice, il nuovo (talent) show di Rai2 che si appresta stasera a un debutto al buio. La prima fase del programma, infatti, è quella delle Blind audition: nelle prime quattro puntate i quattro coach Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Noemi e Piero Pelù, seduti di spalle, devono ascoltare solo la voce per scegliere ciascuno sedici cantanti per formare la propria squadra.
The Voice si discosta così dagli altri talent e dalla dicotomia esibizione-giuria. I cantanti si esibiranno in brani italiani e internazionali di successo: ogni coach li ascolta e, se ciò che sente gli piace, schiaccia il pulsante “I want you”. Solo a questo punto la sedia si gira, mettendolo faccia a faccia con il “suo” cantante. Ma può anche succedere che più coach scelgano la stessa voce: in questo caso è il cantante in gara a scegliere con chi andare. Un’eventualità che costringe i coach a “battersi” per conquistare la preferenza. Se, invece, nessuno è interessato, al cantante non resta che tornare a casa.
All’attore Fabio Troiano – alla prima esperienza come conduttore (anche se lui preferisce definirsi cronista a bordo campo) – il compito di raccontare tutte le emozioni delle blind audition: l’attesa del cantante prima di entrare sul palco nel massimo silenzio, l’ansia e la trepidazione di familiari e amici riuniti nella family room per seguire la performance, la gioia del trionfo o la delusione della sconfitta dopo la decisione dei coach.