RaiNews 24



11
settembre

11 SETTEMBRE, LA TV COMMEMORA IL DECENNALE DELLA TRAGEDIA. ECCO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI

11 Settembre 2001... dieci anni dopo

Sembrava che il tempo e la storia dovessero fermarsi là, per sempre. Invece sono già passati dieci anni da quel terribile 11 settembre 2001. Un decennio, e sembra ieri. Il giorno che sconvolse la civiltà occidente è tutt’altro che un ricordo lontano e anzi, bastano un ritaglio di giornale, un filmato o un’immagine a rievocare l’incubo dell’America colpita al cuore. La televisione, che in diretta mostrò al mondo il crollo delle Torri Gemelle, oggi commemora quel triste anniversario con programmi e palinsesti speciali. Nella giornata odierna, le emittenti omaggeranno a modo loro il dolore e la rinascita della Grande Mela. Ecco i principali appuntamenti.

Dopo l’interessante Speciale di Porta a Porta condotto ieri sera da Bruno Vespa in diretta da Ground Zero, oggi la Rai seguirà le cerimonie commemorative di New York attraverso le sue testate giornalistiche. In particolare, il Tg1 curerà la diretta della celebrazione a partire dalle 15.50, ovvero dal momento dell’attacco alle Torri Gemelle, fino alle 18.50. Nello “Speciale Tg1 – L’ inchiesta” in onda alle 23.30 su Rai1, verranno mostrate le immagini del decennio che ha cambiato il mondo, dagli aerei contro le Twin Towers alla morte di Bin Laden annunciata da Obama in tv. Il Tg3 prolungherà l’edizione delle 14.20 fino alle 14.50, mentre Rainews24 fornirà un’ampia copertura dell’evento durante i propri notiziari. In prima serata su Rai Storia verrà trasmesso uno speciale di Dixit dedicata alla tragedia del World Trade Center.

Anche le reti Mediaset proporranno degli appuntamenti sull’11 settembre 2001. Su Italia Uno andrà in onda Speciale Live!, eccezionalmente alle ore 20.30. L’approfondimento, dal titolo “Dieci anni dopo”, riavvolgerà i fili della cronaca attraverso testimonianze e filmati inediti per ripercorrere quel giorno che ha segnato la storia dell’umanità. Alle 23.15, Canale 5 proporrà uno speciale di Terra! da New York, con Tony Capuozzo. A seguire, il film Flight 93 – Obiettivo Pentagono. Su Rete 4, alle 14.30, la replica del documentario Gli Eroi dell’11 Settembre e, dalle 23.20, United 93 del regista Paul Greengrass.




29
agosto

TGCOM24 AL VIA A NOVEMBRE, VENT’ANNI DOPO LA PRIMA DIRETTA MEDIASET. MARIO GIORDANO: “AVREMO UN FLUSSO CONTINUO E PIU’ COPERTURA DI SKY”

Mario Giordano

Sono le 11.30 del 1 settembre 1991 quando negli studi Mediaset di Milano 2, Emilio Fede conduce per la prima volta in diretta l’edizione meridiana di Studio Aperto, aprendo con queste parole il telegiornale: “Dopo 12 anni ci viene riconosciuto un diritto. Nessun regalo. Comunque, grazie“. Inizia ufficialmente una nuova epoca, quella delle trasmissioni in diretta che acuisce la concorrenza tra la Rai e le reti private di Silvio Berlusconi. Vent’anni più tardi, i vertici Mediaset hanno scelto quello stesso studio per ospitare il nascente Tgcom24, primo canale all-news del Biscione che inizierà a trasmettere dal prossimo novembre:

Debutterà a novembre - racconta Mario Giordano, direttore di Tgcom24 - il canale tv che andrà in diretta dalle 6 del mattino all’1 di notte, con ospiti e collegamenti e soprattutto le hard news in primo piano: cercheremo di dare tutte le notizie con tempestività, prima degli altri e meglio degli altri, riducendo al minimo gli spazi ingessati e lasciando il più possibile spazio al flusso. Saremo una finestra costantemente aperta sul mondo, nella logica dello studio aperto, proprio come ai tempi della Guerra del Golfo. E’ nella nostra tradizione, nel nostro Dna“.

Si tratta di un progetto ambizioso con cui l’azienda di Cologno proverà a sfidare i rodati RaiNews24 e SkyTg24 di Sarah Varetto, tenuto a battesimo proprio otto anni fa da Emilio Carelli che nel 1991 era vicedirettore di Studio Aperto, e che poi è passato al TG5 come vice di Enrico Mentana prima di dirigere la testata Tgcom nel 2000. La sfida a distanza tra i due canali all-news potrebbe giocarsi ancor prima che in televisione, sulla copertura di tablet e smartphone:


10
agosto

TGCOM24: IL NUOVO CANALE ALL NEWS SFIDERA’ I COMPETITOR RAI E SKY. COME?

TgCom24

Notizie fresche e tempestive, trasmesse ad ogni ora in diretta. La filosofia dei canali all news, nonché la loro diffusione, è ormai un fenomeno imprescindibile del panorama televisivo. Nell’epoca delle comunicazioni veloci e dei social network, infatti, le emittenti che offrono informazione 24 ore su 24 costituiscono la nuova e necessaria frontiera del giornalismo tv. Sono la soluzione che svincola  l’approfondimento dalle logiche e dagli orari del tradizionale palinsesto, offrendo uno spazio di continuo richiamo.

Attualmente lo scettro delle all news in Italia è detenuto dai poli Rai e Sky, con i loro RaiNews 24 e Sky Tg 24. Dal prossimo autunno, però, arriverà un atteso ‘terzo incomodo’. A partire dalla prossima stagione, infatti, Mediaset lancerà un nuovo canale di notizie no-stop: TgCom24. Come già annunciato dai vertici del Biscione, l’emittente trasmetterà dalle 6 del mattino all’1 di notte e proprorrà anche tre fasce d’approfondimento. In attesa della messa in onda, c’è già chi prova ad immaginare come saranno impostate la rete Mediaset, domandandosi se saprà reggere il confronto con i concorrenti.

Dalla premesse sembrerebbe proprio di sì. In effetti, Tgcom24 è il primo canale tv che nasce da una testata web (Tgcom) e quindi l’approccio al piccolo schermo potrebbe risentire di influenze nuove e poco sperimentate in precendenza. Ma  basterà? Di certo il successo di un canale all news si basa anche sui mezzi e sulla capillarità del lavoro redazionale. Una qualità che, al momento, riguarda soprattutto la squadra di Sky Tg24, presente con le proprie telecamere sui principali luoghi dell’attualità.





13
giugno

REFERENDUM, SFONDATO IL QUORUM. GIULIANO FERRARA AL TG3: BERLUSCONI E’ PARALIZZATO. ROSY BINDI ESULTA IN DIRETTA: DIMISSIONI

Tg3: Giuliano Ferrara, Rosy Bindi

Un quorum matto, matto da legare. Si sono chiuse da qualche ora le urne per la consultazione referendaria su acqua, nucleare, legittimo impedimento ed è ormai certo che sia stata ampiamente raggiunta la soglia per la validità della consultazione. E’ questo il primo dato rilevante sul quale si stanno soffermando gli Speciali Referendum pomeridiani in onda su La7, Tg3 e RaiNews 24; approfondimenti giornalistici per commentare un voto che probabilmente avrà conseguenze sugli equilibri politici già traballanti. Secondo il notiziario diretto da Corradino Mineo l’affluenza ha di gran lunga superato il 55%.

Gli stessi dati trovano conferma al Tg La7, per il quale l’istituto Emg aveva sin da subito rilevato un margine tra il 54,5 ed il 59,5 per cento. Cifre importanti, che impongono riflessioni. A riguardo, nello spazio condotto da Enrico Mentana si affrontano intepretazioni differenti. Secondo Aldo Cazzullo il raggiungimento di un ampio quorum è un ulteriore colpo mortale inferto al Governo Berlusconi mentre il direttore di Libero Maurizio Belpietro decifra la volontà popolare come un ultimo, accorato, appello al premier perchè agisca meglio di quanto abbia fatto sin ora.

Al Tg3 sono felici come una Pasqua. L’eventualità che i risultati referendari possano azzoppare il Cavaliere ha stampato come un sorriso sul volto raggiante del direttore Bianca Berlinguer. Per non parlare di Rosy Bindi, visibilmente esaltata di fonte ai dati ufficiale del Viminale e a quelli ufficiosi delle proiezioni. Sulla terza rete interviene anche Giuliano Ferrara, ultimamente molto critico sulla condotta della maggioranza e dei suoi uomini. “Non vedo coraggio in nessuno di loro” afferma il giornalista. La Bindi è in un brodo di giuggiole: “E’ evidente che la parte interpretata sino ad ora da Berlusconi è finita. Questo è un risultato straordinario (…) mi pare evidente che il governo debba dimettersi” dice alla Berlinguer.


30
aprile

BEATIFICAZIONE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II: TUTTI GLI APPUNTAMENTI TARGATI RAI PER KAROL WOJTYLA.

Beatificazione Giovanni Paolo II

Oltre un milione di fedeli sono arrivati a Roma da ogni parte del mondo per assistere alla beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Tanti altri  seguiranno da casa l’importante evento. Molteplici le offerte della Rai, che con appuntamenti in diretta, lunghe maratone televisive, trasmissioni d’informazione e di approfondimento seguirà tutta la cerimonia.

SABATO >> Si parte alle 17.10 di questo pomeriggio su Rai 1, con uno speciale di A sua immagine. Alla vigilia della beatificazione, la rubrica religiosa ricorderà Papa Wojtyla grazie alle testimonianze del Cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario personale del pontefice per quasi quarant’anni. A seguire Le Ragioni della Speranza con Padre Ermes Ronchi commenterà il Vangelo della domenica dalla Cappella Redemptoris Mater e dai giardini Vaticani. Nel corso della puntata l’attrice Pamela Villoresi leggerà una poesia di Giovanni Paolo II. In prima serata su Rai 2, andrà invece in onda “Karol, un Santo padre”,  uno speciale condotto da Lorena Bianchetti e Massimiliano Ossini. La trasmissione metterà in risalto il rapporto speciale che il Santo Padre è riuscito a instaurare con i giovani. In studio tra ospiti e testimonianze, saranno mostrati filmati di repertorio in grado di far rivivere i momenti più emozionanti e significativi del legame tra papa Wojtyla e i giovani.  Durante la serata, inoltre, saranno effettuati numerosi collegamenti con il Circo Massimo a Roma, dove si svolgerà la veglia di preghiera per la beatificazione e con altri 5 santuari in Polonia, Tanzania, Libano, Messico e Portogallo.

In seconda serata alle 23.10 sempre sulla seconda rete, andrà in onda una puntata speciale di Tg2 Dossier dedicata a Wojtyla, che prima di diventare Papa fu lavoratore in una fabbrica chimica. Nel reportage intitolato Il Beato operaio, a firma del vaticanista Enzo Romeo, con la fotografia di Franco Trifoni e il montaggio di Laura Sacripanti, sarà ripercorsa con rare immagini di repertorio la giovinezza di Wojtyla a Wadowice e Cracovia, i quattro anni di lavoro alla fabbrica Solvay e la sua vocazione sacerdotale, maturata proprio nel contesto operaio.





27
ottobre

RAI, ANNULLATO IL CDA DI DOMANI CON LE NUOVE NOMINE. E GARIMBERTI MINACCIA LE DIMISSIONI

Nomine Rai: Mauro Masi, Paolo Garimberti

A Viale Mazzini tira un’arietta pesante e la colpa non è certo di Bruno Vespa che crea corrente tra Porta e Porta. Tutt’altro. I nuvoloni di tempesta sono addensati ai piani alti e non promettono nulla di buono. La prima notizia, giusto per assaggiare il clima, è che il Consiglio d’amministrazione di domani è stato annullato e fatto slittare a giovedì prossimo 4 novembre. Al centro della riunione ci sarebbe stato un pacchetto di nuove nomine molto criticato dai consiglieri d’opposione, che già si erano dichiarati pronti a non partecipare al voto per fare scudo. Un’ennesimo strappo col DG Mauro Masi a seguito del quale – secondo il Corriere- martedì sera il Presidente della Rai Paolo Garimberti avrebbe minacciato le dimissioni. Chiamalo se vuoi, tsunami.

Il nuovo giro di nomine messo a punto da Masi prevederebbe innanzitutto lo spostamento di Corradino Mineo da Rainews24. Il giornalista (considerato una delle voci di sinistra dell’informazione Rai) potrebbe essere spedito in ‘grande madre’ Russia come corrispondete da Mosca, oppure a dirigere la Rai Parlamento attualmente guidata da Gianni Scipione Rossi.  Al posto di Mineo, come si vocifera ormai da mesi, dovrebbe andare Franco Ferraro, caporedattore di Sky in area Lega. A sostegno delle battaglie di Masi potrebbe arrivare la nomina di Guido Paglia, tecnico stimato da Berlusconi, a quinto vicedirettore generale dell’azienda pubblica.

Raidue sotto i riflettori. La direzione della seconda rete Rai potrebbe passare da Massimo Liofredi a Susanna Petruni. Indiscrezioni a riguardo si susseguono ormai da mesi, ma anche ora c’è chi sostiene che la giornalista sia già pronta al nuovo incarico e chi invece è convinto che si debba ancora aspettare. Di certo quello di Raidue è un nodo delicato infatti Liofredi potrebbe anche far causa alla Rai qualora, dopo l’eventuale rimozione, non gli fosse affidato un ruolo di egual peso.


18
maggio

RAINEWS C’E’ MA NON SI VEDE. LA RAPPRESENTANZA SINDACALE PRONTA A DENUNCIARE LA RAI, I GIORNALISTI IN ASSEMBLEA.

Giornalisti RaiNews

Non si placa la protesta, da oggi anche in video, di RaiNews (con la nuova offerta Rai senza il “24″) contro i vertici dell’azienda pubblica. Dopo il taglio al budget (e il conseguente “niet” sul rafforzamento dei mezzi), che non permetterà alla testata diretta da Corradino Mineo di competere con SkyTG24 (che si appresta ad adottare il 16:9 e l’alta definizione), e dopo la chiusura (in parte) della finestra mattutina su Rai3 (sostituita da Buongiorno Italia), RaiNews 24 si è svegliata questa mattina, all’alba dello switch over in Lombardia, con un’altra sorpresa: c’è, ma… non si vede.

Il problema, spiega il Direttore Corradino Mineo in una nota, è dovuto allo switch over della Lombardia che ha provocato una variazione delle frequenze in tutta Italia. Questa variazione, comunque prevista, ha portato allo slittamento del canale “verso il fondo della pitlane del decoder, in posizione 998 in alcuni casi” (in precedenza il canale era in posizione 42 della numerazione automatica) e alla sua scomparsa dalla piattaforma Sky, sostituito – in posizione 506 – da RaiSport 2 pronto a partire in giornata.

Mentre Mineo si scusa con i telespettatori per il problema tecnico e cercherà di porvi rimedio il prima possibile, la rappresentanza sindacale ha annunciato di essere pronta a denunciare la Rai per “interruzione di servizio pubblico” fissando in giornata un’assemblea con tutti i giornalisti per studiare le varie forme di protesta da attuare. Non solo: il CdR di RaiNews ha chiesto un incontro urgente con il Direttore Generale Mauro Masi per capire, alla luce di quanto sta succedendo, quale destino toccherà alla testata che, nonostante gli ottimi ascolti, viene perennemente bistrattata.

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30
aprile

ECCO LA NUOVA RAI: NUOVA GRAFICA E NUOVI CANALI PER LA SFIDA DIGITALE

Nuovi Loghi Rai

Farfalle in pensione e nuovi canali. Sono queste le novità principali della conferenza stampa che stamane ha presentato il “new deal” della Rai. Ben 13 canali, suddivisi tra generalisti e tematici, spalmati tra analogico e digitale, andranno a costruire l’offerta del Servizio Pubblico che per l’occasione rinnova anche l’immagine aziendale.

Dieci anni dopo l’introduzione della celeberrima farfalla, dal prossimo 18 maggio l’offerta Rai sarà, infatti, caratterizzata da una nuova veste grafica che accompagnerà la ridefinizione dell’intera offerta e la transizione al digitale terrestre.

Mentre Rai 1 non avrà, almeno in linea di principio, sconvolgimenti al palinsesto a cui siamo abituati, Rai 2 sarà completamente rinnovata e punterà al pubblico giovane. Elemento centrale sarà, infatti, l’integrazione con le più note piattaforme di comunicazione, oggi molto diffuse tra i giovani. Rai 3 manterrà, invece, il suo stretto legame col territorio dedicando spazio all’ormai consueta attenzione al sociale.