Rai EXPO



29
aprile

EXPO 2015: ANTONELLA CLERICI FA IL CONTO ALLA ROVESCIA IN PRIME TIME

Expo 2015 Conto alla rovescia

Il conto alla rovescia per l’Expo Milano 2015 inizia in tv. Per l’intera settimana, da ieri e fino a domenica 4 maggio, la Rai dedicherà alcuni appuntamenti del proprio palinsesto all’evento che si terrà tra un anno esatto nel capoluogo lombardo. Per la seconda volta, dopo la campagna mediatica del dicembre scorso, i quattordici canali tv, quelli radiofonici e web del servizio pubblico saranno impegnati a compiere un’opera di sensibilizzazione, approfondimento, intrattenimento sul grande tema scelto per l’Expo: Nutrire il pianeta. Energia per la vita.

Sotto il coordinamento di RaiExpo, la specifica struttura (eh si, era necessaria una struttura ad hoc!) dedicata alla copertura mediatica dell’evento, i principali programmi televisivi Rai riserveranno spazio ed attenzione al cibo, ai problemi dell’alimentazione e dell’agroalimentare. In particolare, le trasmissioni coinvolte dal progetto saranno: Unomattina, Unomattina Verde, Elisir, Prova del Cuoco, Geo&Geo, I Fatti Vostri, Linea Verde, l’Eredità, Vita in Diretta, Domenica In , Ballarò, Agorà, Lineanotte e molti altri. Anche i canali tematici come Rai Sport e Rai Italia non mancheranno di sensibilizzare il pubblico con riferimenti all’Esposizione che per sei mesi metterà Milano e l’Italia sotto i riflettori mondiali. Sono infatti 147 i paesi coinvolti e venti milioni i visitatori attesi.

Expo 2015, Antonella Clerici conduce il Conto alla rovescia

L’evento clou della settimana andrà in onda su Raiuno nella prima serata di domani, mercoledì 30 aprile. Ad un anno dall’inaugurazione dell’Expo, la nuova piazza Gae Aulenti di Milano (e se piove?) farà da sfondo alla serata Expo 2015 – conto alla rovescia condotta da Antonella Clerici in diretta su Rai1. Appuntamento a partire dalle 20.30. Durante la serata verrà lanciato il count down (- 365) verso il primo maggio del 2015, con la partecipazione straordinaria di Andrea Bocelli e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal maestro Marcello Rota.




12
luglio

CARLO FRECCERO LASCIA RAI4 E VA IN PENSIONE. PRONTA LA DIREZIONE DI RAI EXPO?

Carlo Freccero

Carlo Freccero

Luigi Gubitosi è stato uno dei pochi Direttori Generali della Rai ad aver espresso un reale apprezzamento nei confronti di Carlo Freccero. Il che fa riflettere: se l’azienda pubblica può vantare nelle sue fila uno dei dirigenti più competenti in ambito televisivo, perché anche la nuova gestione non ne ha fatto uso, tenendolo confinato ad un canale del digitale terrestre? Freccero è lì, “ibernato” da anni nello scantinato di viale Mazzini, costretto a inventare palinsesti con la sola fantasia. Perché i soldi, Rai4, ha faticato ad ottenerli, nonostante l’ottima raccolta pubblicitaria, soprattutto se confrontata agli altri canali del gruppo, che invece hanno sempre potuto contare, nonostante gli ascolti tutt’altro che sufficienti, sull’appoggio incondizionato dei vertici.

E il 14 luglio quel “gioiellino” che ha raccolto l’1% di share in così poco tempo, che può contare un pubblico giovane adulto fortemente fidelizzato, compie 5 anni. Cinque anni di Rai4 che coincideranno con l’addio di Carlo Freccero dalla Rai. Sì perché il famoso dirigente dal 5 agosto andrà in pensione e saluterà – ma forse non definitivamente chissà – gli uffici dell’azienda che ha amato ma anche fortemente criticato. Nessun rimpianto, ammette, ma il dispiacere di non aver mai potuto dirigere Rai1 né RaiFiction, di non esser mai riuscito a confrontarsi con i palinsesti della rete generalista per eccellenza, rimane. Non bastano le competenze, non bastano le idee, non bastano i successi del passato: La politica me l’ha impedito. Pazienza”.

“Mi sono divertito”, ha aggiunto, ho fatto televisione di tutti i tipi, generalista, commerciale, il servizio pubblico, la tv satellitare con Rai-Sat, quella digitale con Rai4, ho lavorato in due paesi.” Nessun sassolino nella scarpa, dunque, e niente di cui vergognarsi perché “ho personalmente e profondamente creduto in ogni scelta editoriale fatta in questi cinque anni, conscio, d’altra parte, che in televisione nessuna scelta è giusta senza il consenso del pubblico”. E nulla da dire sui nuovi palinsesti: l’unica speranza è che con la ripresa della raccolta pubblicitaria si possano fare palinsesti più ricchi, più competitivi e di qualità.

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