A cinque anni dal successo di Pane e Libertà, miniserie che ripercorreva la vita del sindacalista Giuseppe Di Vittorio, Pierfrancesco Favino e Alberto Negrin sono tornati insieme su Rai1 con Qualunque cosa succeda. La fiction in due puntate, incentrata sulla figura dell’avvocato Giorgio Ambrosoli – il cui primo appuntamento si avvia alla conclusione in questi minuti su Rai1 – è il quarto progetto che l’attore e il regista realizzano in comune. In sede di presentazione della fiction è lo stesso Negrin a sottolineare il rapporto di stima e d’amicizia che lo lega a Favino.
“Ho immediatamente chiamato Pierfrancesco Favino dicendogli che avevamo una nuova impresa da portare a termine… La sua risposta è stata semplice e immediata: “quando?”. Nessuna precondizione, nessuna richiesta di leggere prima, eravamo nuovamente destinati a stare assieme per la quarta volta. La nostra è una bellissima amicizia che ha per cemento una enorme stima professionale reciproca e una altrettanto enorme simpatia personale. Lui ha un grande e insuperabile vantaggio su di me: da gigantesco attore quale è, riesce a imitarmi perfettamente, anticipandomi.”
Il regista, che con Favino ha lavorato, oltre che nel già citato Pane e Libertà del 2009, anche nel film tv Una Questione Privata (1991) e nella miniserie Gino Bartali – L’intramontabile (2005), racconta inoltre l’importante lavoro di documentazione fatto per poter realizzare una miniserie come Qualunque cosa succeda.
“(Vi è stato) un duplice meticolosissimo lavoro di documentazione: leggere le migliaia di pagine di documentazione, gli atti della Commissione Parlamentare d’Inchiesta, articoli di giornale, libri, testimonianze e incontrare sopratutto due persone indispensabili, imprescindibili: la moglie di Giorgio, Annalori e il Maresciallo della Guardia di Finanza, Silvio Novembre, l’uomo che aveva collaborato con Giorgio in tutti gli atti che avevano portato allo svelamento e alla raccolta delle prove inconfutabili che avrebbero contribuito a costituire il più solido e indistruttibile atto d’accusa contro il finanziere Michele Sindona, sia in Italia che negli Stati Uniti.”
Un lavoro di documentazione minuzioso, ma fondamentale per non incorrere in errori sin troppo frequenti in tante produzioni che ripercorrono periodi passati, persone e vicende reali. Domani sera sempre in prima serata alle 21,10 su Rai1 andrà in onda la seconda ed ultima parte della miniserie. Di seguito le anticipazioni.