programmi



13
aprile

Food Network: ecco tutti i programmi in palinsesto per il lancio del canale 33

The Pioneer Woman

Pioneer Woman

Tutto pronto per il lancio di Food Network, il canale di Scripps Networks International che si accenderà il prossimo 8 maggio e sarà interamente dedicato al mondo della cucina. Dalle 6 del mattino di quel giorno basterà sintonizzarsi sul canale 33 del digitale terrestre per immergersi in un flusso fatto solo di pentole, padelle, spezie e consigli gastronomici provenienti da diversi luoghi e culture. Un canale dove, però, le repliche saranno spesso in agguato.




11
giugno

VERO: ECCO TUTTI I FORMAT DEL CANALE 137

Laura Freddi, Corrado Tedeschi, Marisa Laurito

Vero ha preso il via. Curiosi di conoscere tutti i format che vi terranno compagnia dalle 11, ogni giorno, sul canale 137? Bene! Potete trovarli qui di seguito:

ARREDAMENTO – Uno psicologo e un architetto analizzano l’appartamento di un personaggio famoso (e non) senza conoscerne preventivamente l’identità. Il loro obiettivo è quello di giudicare le scelte d’arredamento, suggerendo, quando è il caso, valide alternative, interpretando dunque la personalità del padrone di casa. Chi sarà?

CUCINA – Un vero e proprio cooking show che parte da pochi ingredienti a disposizione per creare portate originali e facili da realizzare. Ogni puntata inizia con il rituale dell’apertura del frigorifero. Una telecamera interna, svela quali sono gli ingredienti del giorno (2 o 3 al massimo) per preparare un intero menu, dall’antipasto al secondo – perché no, il dolce – reinterpretando e cucinando nei modi più disparati gli stessi ingredienti.

MODA – Desiderate il look di George Clooney o quello di Kate Moss nelle sfilate di alta moda? Partendo dalle notizie di costume, nonché dalle foto pubblicate sulle riviste, viene ricreato il look delle star trovando vestiti a prezzi accessibili a tutti. Il tutto sarà realizzato con un mix di fantasia, intraprendenza e attraverso i consigli di uno stylist d’eccezione: come creare il guardaroba di una star per tutte le tasche. La conduttrice concederà la linea alla redazione, dove un giornalista in collegamento darà le notizie, correlate da foto, che riguardano i VIP della settimana.

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7
novembre

LA TV CHE NON C’E’ PIU’

Stracult @ Davide Maggio .it

L’eccellente collaboratore di DM, Avanguard, ha come saprete un bellissimo blog sugli anni 80, Stracult.

Ebbene, su Stracult ogni giovedi c’è un divertente gioco Quiz80 che invita i lettori a “smascherare”, tramite alcuni indizi, un personaggio dell’epoca che si cela dietro un sorriso.

 L’ultima ”puntata” del gioco è stata vinta dal sottoscritto che ha richiesto ad Avanguard un post che confrontasse le offerte televisive degli anni 80 di Rai e Mediaset.

Il premio del gioco consiste, infatti, nella richiesta di un “post a piacere” e poichè ogni lunedi su DM ci occupiamo della storia della tv commerciale con La Grande Avventura, un confronto con la tv di Stato di quegli stessi anni mi pareva d’obbligo.

Il risultato è stato questo…

Difficile tracciare un bilancio dell’attività dei due maggiori network televisivi in quel periodo. Escludendo film, telefilm stranieri e cartoni animati che non sono oggetto di questa sorta di analisi casareccia, possiamo dire che le produzioni televisive non erano vittima di ansie da share o frutto di uno schema quasi inviolabile come invece avviene oggi. Perchè oggi la televisione è suddivisa in fasce ed è dominata da stereotipi, dai quali pare impossibile uscire. I quiz devono andare in onda sempre e comunque nella fascia preserale, le soap obbligatoriamente nel primo pomeriggio (tranne qualche raro caso), le fiction nei primi giorni della settimana, i programmi dedicati alla natura la domenica mattina e così via. S’è persa la libertà di proporre un palinsesto alternativo che permetta realmente al telespettatore di scegliere.

Una continua ed insopportabile sovvrapposizione che toglie continuamente al telespettatore la possibilità di scegliere e lo spinge nei casi più “disperati” a rivolgersi a sistemi di videoregistrazione.

Negli anni 80 invece tutto, anche in tv, era una continua scoperta. E’ giusto dire però che quest’effetto novità è arrivato con l’avvento delle Reti Fininvest perchè fino a quel momento la Rai aveva sempre e solo puntato su una certa austerity: informazione, intrattenimento, divertimento ma sempre con una sostanziale attenzione allo spirito educativo e culturale che la televisione di Stato doveva necessariamente avere.

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