C’è grande fermento nei corridoi di Viale Mazzini. Non solo per la vicenda che riguarda Santoro, Minzolini, Berlusconi e l’AgCom ma soprattutto per la decisione del Tar del Lazio sui talk-show politici delle emittenti private, sospesi giorni addietro dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni varando un provvedimento-costola del regolamento predisposto per la Rai dalla Commissione di Vigilanza.
La terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale presieduta da Maria Luisa De Leoni ha accolto il ricorso di Sky e Telecom Italia Media in relazione alla sospensione del regolamento varato dall’AgCom. Ne consegue che tutte le tv private (in primis Mediaset, Sky e Telecom Italia) potranno riprendere le trasmissioni di qualsivoglia talk show politico, purchè conforme alle canoniche norme sulla par condicio.
Grande soddisfazione per Sky Italia e, in particolar modo, per il direttore di SkyTG 24 Emilio Carelli, da sempre estimatore dei “faccia a faccia” politici in periodo elettorale. Anche Mediaset si è dichiarata appagata dalla sentenza e deciderà “responsabilmente” (a causa della ristrettezza degli spazi a disposizione) nei prossimi giorni come posizionare i propri programmi di informazione.
C’è chi, intanto, è nel caos più totale. Parliamo del Consiglio di Amministrazione della Rai, convocato oggi d’urgenza (alle 12) dal Presidente Paolo Garimberti.