polemiche



7
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE: CONTINUANO LE POLEMICHE, MA IL SINDACO DI MONOPOLI DIFENDE LA FICTION

Tutta la musica del cuore

Non c’è pace per Tutta la musica del cuore, nuova fiction di Rai 1 con Francesca Cavallin, approdata dopo una lunga anticamera in prima serata domenica e lunedì scorsi, e finita ben presto al centro delle polemiche. La serie tv in sei puntate, premiata nei primi due appuntamenti da una media di circa 5.800.000 spettatori, non brilla certo per originalità. Soggetto e sceneggiatura si muovono, infatti, su binari più che collaudati, i buoni sentimenti abbondano, così come la voglia di rivalsa e giustizia.

A scatenare le polemiche non è però la solita trita e ritrita guerra tra buoni e cattivi, bensì la scelta da parte della serie tv di legare la città di Monopoli, ribattezzata per finzione televisiva in Montorso, alla criminalità organizzata. Una scelta che non è per nulla piaciuta a Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, che ha accusato l’Apulia Film Commission e il governatore Nichi Vendola di aver danneggiato l’immagine della regione accettando di finanziare la fiction.

Critiche condivise anche dal Consigliere Comunale Marcello Gemmato, capolista alla Camera dei Deputati in Puglia con la lista Fratelli d’Italia – Centrodestra Nazionale, che in una nota ripresa da BariLive ha dichiarato:




4
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE: PER ROCCO PALESE DEL PDL “LA FICTION E’ UN MEGA-SPOT BUGIARDO CHE MOSTRA UNA PUGLIA MAFIOSA”

Tutta la musica del cuore

Dopo il buon debutto di ieri, ben 5.777.000 spettatori per uno share del 20.78%, questa sera su Rai1 è andato in onda il secondo appuntamento di Tutta la musica del cuore (qui i riassunti della prima e della seconda puntata). La fiction diretta Ambrogio Lo Giudice, con protagonista Francesca Cavallin, non è però piaciuta a Rocco Palese, capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, che ha dato vita ad una nuova polemica attorno all’Apulia Film Commission, colpevole di aver finanziato la fiction per 150.000 euro malgrado ledesse l’immagine della regione. Come riportato sulle pagine dell’edizione di Bari di Repubblica, Palese ha espresso il suo dissenso dichiarando:

“Con tutto il rispetto per gli autori della fiction e per la libertà di pensiero e di espressione, respingiamo al mittente l’etichetta di una “Puglia mafiosa” e riteniamo a dir poco vergognoso che la Regione abbia speso soldi dei cittadini per un megaspot bugiardo che certo non contribuirà ad attrarre turismo, a migliorare l’immagine della Puglia, a sostenere la nostra economia… 150mila euro: tanto hanno speso inconsapevolmente i cittadini pugliesi per vedere l’immagine di una Puglia “mafiosa” in prima serata e per sei serate su Raiuno.”

Il capogruppo del Pdl non perde l’occasione per lanciare una frecciata al Presidente della regione Nichi Vendola.

“L’impatto è alto, ma altamente devastante! Si infangano una intera comunità, quella di Monopoli, e tutta la Puglia. Ma qualcuno di Apc legge i copioni prima di concedere i finanziamenti? E, se sì, in base a che cosa si è ritenuto di investire soldi dei cittadini per dare l’immagine di una Puglia mafiosa in prima serata su Raiuno? Che ne dice il Presidente Vendola? È contento che ieri sera oltre 5 milioni di italiani abbiano avuto questa immagine della Puglia e, in parte, pure a spese della Regione?”.


28
settembre

ENZO TORTORA – LA FIGLIA GAIA POLEMIZZA CON LA FICTION DI TOGNAZZI: “NON SO SE LA GUARDERO’”

Ricky Tognazzi in Il Caso Tortora - Dove eravamo rimasti?

Domenica 30 settembre e lunedì 1° ottobre andrà in onda in prima serata su Rai1 l’attesa fiction Il Caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?. La miniserie in due puntate, diretta ed interpretata da Ricky Tognazzi, ripercorrerà la vita pubblica e privata del popolare presentatore televisivo, ponendo naturalmente l’attenzione  sulla triste vicenda giudiziaria che lo vide protagonista. Tortora venne arrestato il 17 giugno del 1983 in seguito alle dichiarazioni di alcuni pentiti che lo accusarono di far parte di un’associazione a delinquere (la Nuova Camorra Organizzata capitanata da Raffaele Cutolo). Seguì una lunga battaglia politica e mediatica che vide il presentatore, uno dei padri fondatori della nostra tv, condannato in primo grado, e in seguito, nel settembre del 1986, assolto con formula piena.

La fiction prodotta da Fulvio e Paola Lucisano non ha trovato però l’appoggio della famiglia di Tortora, che già in fase di realizzazione dichiarò di non essere d’accordo sull’impronta data alla miniserie. Dubbi e perplessità che Gaia Tortora, figlia di Enzo e volto noto del TgLa7, ha ribadito alle agenzie di stampa in occasione dell’imminente messa in onda.

“Ho manifestato in più occasioni i miei dubbi a Ricky Tognazzi e ai produttori, sull’opportunità di realizzare una fiction su mio padre Enzo Tortora. Certe storie vanno raccontate con attenzione senza scivolare nel romanzetto d’appendice. Io ho il dovere di tutelare i sentimenti dei miei familiari. Nessuno ci ha fatto vedere il girato. Il rischio è quello di svilire la figura di mio padre in una fiction romanzata.”

La secondogenita del presentatore prosegue dichiarando che la seconda stesura della sceneggiatura le è arrivata subito dopo l’anticipazione fatta lo scorso febbraio dal Corriere della sera.





27
settembre

RAI: IL CONI ACCUSA LA CENSURA DEGLI SPORT RITENUTI VIOLENTI. MA C’E’ CHI GIOISCE

Giovanni Petrucci, presidente del Coni

Si sta scatenando un vero e proprio polverone di polemiche in seguito alla decisione della commissione di coordinamento dei palinsesti Rai di vietare in prima serata sulla tv di Stato, per salvaguardare la crescita dei minori, sport ritenuti violenti come il pugilato, il judo, la lotta e il taekwondo (per maggiori inflo clicca qui). Una scelta che ha lasciato incredulo Giovanni Petrucci, presidente del Coni, che – come si legge su Repubblica – accusa:

Si tratta di un atto gravissimo e inaudito, per il quale chiedo al Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Sport De Paoli un immediato cambio di strategia perché tale decisione rappresenta un affronto alla storia dell’olimpismo e dello sport italiano, nonché l’esatto contrario di quello che viene normalmente definito ’servizio pubblico’. Inoltre, vietando ai minori la visione di tali sport, si offende anche il senso comune e l’intelligenza di quei genitori che, sull’onda dell’entusiasmo dei recenti Giochi Olimpici di Londra, dove queste quattro discipline hanno contribuito al medagliere azzurro con sei podi (pari al 21,4%), hanno portato in massa i loro figli ad iscriverli nelle palestre di tutt’Italia di pugilato, judo, lotta e taekwondo”.

Petrucci non si risparmia e parla di “assurdità di certe scelte di ottusa burocrazia che lo sport italiano respinge con fermezza e di cui avremmo fatto volentieri a meno”. Deluso e amareggiato anche il pugile Roberto Cammarelle, argento nei supermassimi alle recenti Olimpiadi (medaglia, va precisato, ottenuta nella finale trasmessa dalla Rai alle 16.00):


22
settembre

LUCA ZAIA E LE PROTESTE SU DISTRETTO DI POLIZIA. UN PO’ DI AUTOIRONIA NON GUASTEREBBE.

Distretto di Polizia 10, l'agente Giovanni Brenta (da distrettodipolizia.tv)

Autoironia e capacità di non prendersi troppo sul serio sono qualità importanti nella vita, servono ad affrontare gli eventi con serenità e sobrietà. Che queste doti non appartenessero al panorama politico italiano è evidente, ma sembrava impensabile che queste lacune potessero portare ad uscite come quella avuta dal Governatore della Regione Veneto, Luca Zaia.

L’ex Ministro delle politiche agricole e forestali, infatti, ha appena pubblicato sul suo blog una sorta di “lettera- rimprovero” al Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Il lettore potrebbe a questo punto domandarsi: “ma come mai? C’è stata, per caso, qualche querelle politica all’interno di Matrix? E’ stato diffamato in qualche servizio nei telegiornali del biscione? C’è da fare un’ “errata corrige” di qualche dato relativo alla regione che governa in una trasmissione di approfondimento politico Mediaset?”.

Nulla di tutto ciò, l’oggetto della missiva è nientepopodimenochè l’agente Giovanni Brenta, new entry del Decimo Tuscolano. Ci riferiamo naturalmente alla fiction (quindi “recita, finzione” caro Zaia) “Distretto di Polizia 10″ nella quale l’attore Gianluca Bazzoli interpreta un personaggio che sembra non spiccare per acutezza (eufemismo, sembra proprio tonto). E quale sarebbe il problema? Che l’agente Brenta è proveniente dal cuore della Padania, Bergamo.





6
luglio

ENRICO MENTANA AL FULMICOTONE: “NON PARTECIPO ALLA RUBRICA DI SORRISI. PRIMA SI DIRIGEVA UN TG PER MERITI. ORA INVECE C’E’ TOTI…”

Chicco is back. Lo aspettavano tutti al varco Enrico Mentana per il battesimo del nuovo telegiornale di La7 tenutosi lo scorso venerdì (“sarà a regime da settembre”, ha dichiarato). Risultato? Un più che soddisfacente 4.4% di media con picchi del 5.6% nell’edizione delle venti, quella in cui l’ex direttore del Tg5, per intenderci, ha improvvisato un involontario one man show gesticolando in maniera nervosa da dietro le quinte dello studio per assicurarsi che tutto andasse per il meglio.

Nell’attesa che i buoni risultati di ascolto vengano confermati e che si realizzi quello che è il vero intento del direttore - cioè dare “le notizie più importanti in modo agilmente libero” -, mitraglietta – come lo chiamano in tanti - non ha perso tempo e ha subito trovato il modo per scatenare una nuova polemica. Questa volta con un suo collega.

Pietra dello scandalo è il “no” di Mentana alla rubrica di Tv Sorrisi e Canzoni “I Magnifici 8” in cui i direttori dei più importanti telegiornali della tv italiana (i 7 tg delle generaliste nazionali) sono chiamati, ogni settimana, a dare un loro parere su questioni di rilievo. Il motivo del “gran rifiuto” è presto detto, e lo spiega lo stesso neo-direttore dalle pagine del settimanale diretto da Alfonso Signorini:

 “Quella rubrica mi ha sempre fatto un po’ pena. Non voglio partecipare ad una rubrica in cui per farne parte bisogna essere direttori di tg e dove quindi c’e’, per esempio, un Toti. Una volta si diventava direttore di tg per meriti. Oggi invece…”


22
febbraio

L’IVA INZOZZATA CONTRO ROBERTO BENIGNI. E’ POLEMICA ANCHE ALL’ARENA DI GILETTI

Domenica In - Iva Zanicchi, Massimo Giletti, Vittorio Sgarbi e Roberto Benigni

Scoppia la rissa nell’arena di Domenica In – Speciale Sanremo. Urla e offese che non si vedevano dai nefasti tempi della querelle Pappalardo vs Er mutanda (qui il video). Protagonista l’Iva Furiosa che si scaglia veementemente, con la partecipazione del redivivo Sgarbi, contro Roberto Benigni al punto da costringere il buon Giletti ad andare a nero, nel tentativo di ricomporre gli animi.

Il tutto ha inizio quando Giletti manda in onda una parte del monologo di Benigni in cui quest’ultimo ironizzava sul ‘Ti voglio senza amore‘ della Zanicchi. Apriti cielo! La Zanicchi va su tutte le furie e comincia a sbraitare accusando il premio Oscar di aver detto malignità e nefandezze. “Mi ha inzozzata“. A farla imbestialire, soprattutto, è il fatto che sia stata ‘messa nel letto’ nientepopodimeno che del premier Berlusconi, essendo lei parlamentare europea del PDL. Se la prende anche con Bonolis, per non averla difesa nella prima serata, e nella seconda per averla fatta accompagnare sul palco dal bel modello presente all’occasione, rivolgendosi in modo provocatorio all’uomo ‘sei proprio adatto al contenuto della canzone‘.

A gettar acqua sul fuoco ci si mette, manco a dirlo, l’onorevole Sgarbi, che dà del ‘comunista pagato’ a Benigni, e invita ad annullare il Festival e a risarcire l’Iva nazionale con il compenso dato al premio Oscar. Alba Parietti cerca di dar ragione alla presente senza esporsi troppo però, dato il calibro dei personaggi in gioco. Scoppia, così, la polemica politica, che ogni anno non può mai mancare.


26
gennaio

X FACTOR 2: STASERA LA TERZA PUNTATA CON POLEMICHE, NEW ENTRY E UN’ELIMINAZIONE. OSPITE SEAL

X Factor - Simona Ventura @ Davide Maggio .it

E’ stata la settimana delle eliminazioni impreviste. E’ successo a X Factor con Elisa, eliminata da Simona Ventura che ha deciso di salvare all’ultimo i Farias. E’ successo ad Amici con l’eliminazione di Andreina non salvata dalla commissione, che ha preferito Daniela, in un primo tempo ripudiata da tutti i prof di danza. E’ stata anche la settimana delle polemiche e dei gesti di protesta da parte del pubblico. Se la Ventura è stata fischiata dal pubblico in studio (e simbolicamente dal pubblico a casa) e si è sentita dare della pazza da Morgan, non è andata meglio alla commissione di Amici bombardata da un coro di “buffoni”.

Reality e polemiche, si sà, vanno a braccetto. Ma anche i talent show come X Factor, più talent che show, non riescono a rinunciare a una sana polemica acchiappa audience. Sicuramente la puntata di stasera vedrà protagonista Simona Ventura per cercare di spiegare una scelta incomprensibile agli occhi dei più. Ma l’eliminata Elisa Rossi ha le idee ben chiare: “Simona Ventura ha fatto una scelta strategica che lasciava poco spazio all’aspetto musicale. Probabilmente temeva che se fossi rimasta in gara sarei andata in competizione con qualcuno degli artisti del suo gruppo. Qualche nome? Non serve, tutti hanno già visto in tv chi sono i più deboli. Ho avuto l’impressione che la vera competizione non fosse quella tra noi cantanti, ma quella tra i giudici“. Come darle torto, la Ventura è molto furba. Ma questa sera dovrà fare i conti con i suoi colleghi e con il pubblico che potrebbe decidere di fare qualche scherzetto ai suoi giovani talenti.

Novità della serata sarà l’ingresso di un nuovo concorrente: i tre giudici hanno continuato i provini e hanno scelto un rappresentante per ciascuna categoria. Ma sarà il pubblico a casa a scegliere chi far entrare in gara. L’ospite della serata sarà internazionale, ma non troppo famoso in Italia. E’ Seal, che presenterà dal vivo il brano It’s a man’s man’s man’s world.

Dopo il salto, le esibizioni della serata e sondaggio sul talent preferito