Pierluigi Pardo



27
maggio

PIERLUIGI PARDO A DM: “TIKI TAKA E’ UN MIX, ALTRI NON HANNO IL PROBLEMA DI DOVER FARE ASCOLTI”. E SULLA FINALE DI CHAMPIONS: BARÇA FAVORITO, MA LA JUVE…

Pierluigi Pardo

Pierluigi Pardo non ha la sfera di cristallo: fa il giornalista sportivo, mica il mago. Sulla finale Champions League 2015, però, ha le idee chiare: “Credo che il Barcellona sia favorito perché ha più qualità, però la Juve ha delle armi” dice, riferendosi alla competitività dei bianconeri. A pochi giorni dall’atteso match di Berlino, il conduttore di Tiki Taka ci ha consegnato il proprio pronostico e ci ha parlato del suo programma, un appuntamento irrinunciabile per molti tele-sportivi. Anche quest’anno, ogni lunedì in seconda serata su Italia1, Pardo ha raccontato il calcio con lo stile brillante che gli è proprio, secondo una formula ormai ben rodata.

Pierluigi, col tempo è cambiato qualcosa nel rapporto tra la componente informativa e quella di intrattenimento?

Tiki Taka è un mix di leggerezza ed argomenti più seri. Sicuramente è un programma che non ha paura di contaminarsi con tutto ciò che ruota attorno al pallone, quindi gli aspetti più alti e anche più controversi – come la violenza negli stadi, il razzismo, le polemiche che ci possono essere nella politica sportiva – ed aspetti anche più morbidi, più strettamente tecnici o legati al gossip. Ci mettiamo tutto quello che riguarda il calcio, perché il calcio comprende ed abbraccia tutto. Da questo punto di vista esso è veramente una livella (come diceva Totò parlando della morte), perché nello stesso stadio raduna persone molto diverse con la medesima passione. E Tiki Taka, all’interno della stessa trasmissione, mette insieme momenti diversi ed ospiti altrettanto diversi.

Qualche purista, però, potrebbe rimproverarvi che ormai la componente calcistica è troppo contaminata con quella di gossip e di intrattenimento…

Noi siamo sulla tv generalista e ci sono già tanti programmi sportivi tecnici legati al calcio. Io credo che i discorsi tecnici vengano comunque fatti e poi Tiki Taka è ricco di immagini: non è che non si parli di quello che succede. E’ ovvio che ci sono programmi più specialistici, che però non hanno il problema di dover fare ascolto e di dover parlare a tutti. Il discorso degli ascolti sulle sette reti generaliste ha un peso, sulle altre reti comincia a diventare importante però non c’è la stessa attenzione che abbiamo noi il martedì mattina quando guardiamo i dati. La cosa che più ci interessa è fare un prodotto che ci piaccia, però è ovvio che alcuni elementi di riscontro numerico ci devono essere. E per fare questo riscontro inevitabilmente si deve parlare a un pubblico che sia il più largo possibile. Sapere che, ad esempio, anche tante donne guardano il programma mi fa enormemente piacere. Non la considero come una forma di annacquamento della purezza calcistica, ma come una forma di apertura e di leggerezza per andare incontro ad un pubblico vasto.

Ogni tanto ci scappa qualche bisticcio e di recente abbiamo visto quello tra Cassano e Mughini. A te questo piace, perché – come dici – è “divisivo”, oppure è qualcosa che eviteresti?

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16
settembre

TIKI TAKA: DA STASERA SU ITALIA 1. OCCASIONE MANCATA PER ITALIA1 E SPORTMEDIASET?

Tiki Taka

Non ci piace dare giudizi prima di aver visto il programma e reputiamo peraltro Pierluigi Pardo, conduttore della trasmissione, un fuoriclasse, però Tiki Taka, al via stasera in seconda serata su Italia 1, non è il tipo di programma che era stato progettato durante l’estate e che nelle intenzioni ambiva a diventare l’erede di Controcampo.

Non vogliamo essere tedianti e vi risparmiamo il riassunto delle puntate precedenti. Chi ci segue, sa che la trasmissione doveva occupare lo slot della domenica sera e approfondire ‘a caldo’ i temi della giornata calcistica con la messa in onda di highlights e interviste. Doveva, insomma, approfittando della competenza e della simpatia del conduttore, essere un’alternativa più giovanile e ritmata a La Domenica Sportiva che senza concorrenza domina da anni gli ascolti della seconda serata domenicale.

Lo slittamento al lunedì, in realtà, ci fa pensare a una versione riveduta e corretta di Undici, con il quale ha anche in comune il conduttore, e la presenza di ospiti come Paolo Bargiggia e Graziano Cesari, oltre a Federica Nargi, aggiunge davvero poco a quanto visto dallo spettatore il giorno prima sui canali Premium o all’ora di pranzo durante l’edizione delle 13 di SportMediaset.

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16
agosto

PIERLUIGI PARDO CONDURRA’ L’”EREDE” DI CONTROCAMPO SU ITALIA1

Pierluigi Pardo

L’avevamo già anticipato e adesso possiamo finalmente confermarlo. Dopo una stagione in cui il campionato di Serie A è stato trascurato con una scelta editoriale discutibile (leggi qui la classifica delle trasmissione calcistiche in onda nella stagione 2012/13), SportMediaset, probabilmente per volere del neo direttore Claudio Brachino, si riprende lo slot della domenica sera di Italia1. In fase di realizzazione, infatti, una nuova trasmissione sportiva che sarà condotta da Pierluigi Pardo.

Il nome di questo nuovo programma è ancora in fase di studio e, come spesso accade in questi casi, probabilmente sarà deciso solo all’ultimo momento. Il tempo per pensare al titolo più accattivante, comunque, c’è dato che l’esordio di Pierluigi Pardo è previsto per domenica 15 settembre, in concomitanza con la terza giornata di campionato che sarà anche la prima a disputarsi nei canonici orari ai quali siamo abituati.

Nelle prime due giornate, invece, che si disputeranno in notturna, Italia1 manderà in onda degli Speciali SportMediaset che avranno il compito di mostrare gli highlights delle partite e, soprattutto, di preparare il terreno per la novità. Riguardo ai contenuti, anche in questo caso si deve specificare che l’ideazione degli stessi è ancora in fieri anche se dalle poche notizie che abbiamo sembra essere assicurata la presenza di tifosi vip, giornalisti, telecronisti faziosi e calciatori, il che può voler dire tutto o niente.

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24
ottobre

UNDICI: COME RACCONTARE IL CALCIO IN MANIERA INTELLIGENTE

Undici

“Più di così non si può scendere. Comunque, in questi momenti, bisogna assolutamente stringersi attorno ai suoi familiari”. Le parole, toccanti quanto basta, sono di Maurizio Crosetti. È a lui che il conduttore Pierluigi Pardo affida l’apertura di Undici, dedicata a Piermario Morosini. Sabato scorso, durante Livorno-Verona di serie B, i tifosi veronesi hanno infangato la memoria dell’ex calciatore del Livorno, morto in campo mentre giocava. Cori e insulti, di cui si è parlato già troppo. Però, la prima parte della trasmissione viene doverosamente dedicata alla sua memoria, con una sequenza di 11 volti Mediaset (tra cui Sandro Piccinini) che pronunciano il suo cognome.

Ma si sa, “the show must go on”, e così si comincia a parlare di calcio giocato, la vera mission di questo nuovo talk sullo sport più amato dagli italiani, in onda da settembre su Italia 2 (e in replica su Italia 1). In studio, oltre all’inviato di Repubblica Crosetti, a Ciccio Valenti e all’istrionico conduttore, “ci sono 323 gol seduti in poltrona”. Ospite di Undici, della puntata di lunedì 22 ottobre, era Hernan Crespo, ex centravanti argentino di Lazio, Parma, Milan e Inter.

Tra goliardiche scenette in cui Pardo prende di mira “l’Under 21 in studio” Simone Redaelli, addetto ai social network per la trasmissione, e simpatiche gag tra gli ospiti in studio e il conduttore, arriva il momento clou della serata: l’intervista a “Baldanito” Crespo. Le luci basse, la musica di sottofondo, il vidiwall su cui scorrono immagini appartenenti non solo alla carriera di Crespo, ricordano da vicino l’atmosfera de “Il senso della vita”, condotto da Paolo Bonolis.

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17
settembre

DM LIVE24: 17 SETTEMBRE 2012. AL VIA UNDICI SU ITALIA 2

Undici

Undici

>>> Dal Diario di ieri…

  • Al via Undici

«“Undici” è un talk show “selvaggio e sentimentale”, dal tono appassionato ma leggero, serio ma sdrammatizzante – commenta Pierluigi Pardo –. Selvaggio perché dentro c’è tutta l’attualità di campionato e coppe, sentimentale perché la passione per il calcio, per gli “undici” appunto, avvolgerà il programma.»

A partire da oggi, lunedì 17 settembre 2012, ogni lunedì in prima serata alle ore 21.30, Mediaset Italia 2 trasmetterà in diretta “Undici”, il nuovo talk show dedicato allo sport condotto da Pierluigi Pardo.

“Undici” è:





12
agosto

SKY SPORT E MEDIASET PREMIUM: CON IL PASSAGGIO A COLOGNO DI PARDO E FORONI, SI RIDUCE LA FORBICE TRA LE DUE PIATTAFORME?

Pierluigi Pardo

Oscurata dallo sbarco a Cologno della divina Sara Carbonero, la notizia è di quelle che scottano: Marco Foroni e Pierluigi Pardo passano da Sky Sport a Mediaset Premium / Sport Mediaset. A differenza del Calciomercato, in cui ai trasferimenti dei calciatori da un club all’altro vengono sempre date diplomatiche (e ipocrite) risposte come “è una scelta di vita“o “cercavo nuovi stimoli“, possiamo solo supporre quali siano le motivazioni di questo salto della barricata, considerato anche che i due erano dei veri e propri “pilastri”del satellite (erano entrambi presenti sulle parabole degli italiani dagli anni novanta rispettivamente a Tele+ e Stream).

Viene difficile pensare che alla base di tutto non ci sia il vil denaro, dal momento che Premium può trasmettere una quantità di match inferiore rispetto alla tv di Murdoch, non potendo contare sulla totalità del campionato di Serie A e nemmeno sulle partite dei principali campionati esteri (Premier league, Bundesliga e Liga). E proprio quest’ultimo aspetto è quello che stranizza maggiormente, in quanto Foroni era caporedattore del calcio estero occupandosi del programma Euro Calcio Show (una sorta di 90°minuto dei campionati stranieri ed era la voce delle principali partite di Liga e Premier. Indiscutibile la sua competenza quando, da bordocampista, riusciva a passare velocemente da una lingua all’altra intervistando i giocatori nelle principali partite di Champions.

Ancora più grave è per Sky, a parer nostro, la perdita di Pierluigi Pardo: a passare a Premium, infatti, non sarà solo un ottimo telecronista, ma anche un istrione, un formidabile allacciatore di rapporti umani con calciatori e un simbolo per tutti gli amanti dei videogames in qualità di voce ufficiale insieme a Josè Altafini di Pro Evolution Soccer.