Rai Sport da oggi non ha più con sé Marco Civoli. Il giornalista e conduttore milanese, classe 1957, va in pensione. La giornata che ha visto il Milan laurearsi Campione d’Italia dopo 11 anni è stata anche l’ultima di Civoli con la “maglia” di Rai Sport.
Pensione
Vincenzo Mollica verso la pensione. Fiorello non ci sta: «Senza di lui il Festival non può cominciare»
Vincenzo Mollica, lo storico giornalista di spettacoli del Tg1, si appesta ad andare in pensione. Stavolta per davvero. Secondo il quotidiano Il Tempo, il cronista modenese smetterà di lavorare il 27 gennaio 2020, a pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo (quest’anno in scena dal 4 all’8 febbraio), manifestazione che lo vedeva immancabilmente presente.
RAI DICE MESTAMENTE ADDIO ALLE “SIGNORINE BUONASERA” TRA ERRORI E ANNUNCI SALTATI
La Rai non sembra amare particolarmente i festeggiamenti, gli anniversari e le cerimonie in genere. Basti pensare al 60° compleanno della tv completamente ignorato nel 2014, al raffazzonato show per il ventennale di Porta a Porta, ai David di Donatello scippati senza troppa fatica da Sky, o al Premio Regia Televisiva, misteriosamente sparito dal palinsesto. In un’azienda allergica ai cerimoniali, con sempre meno memoria per il suo passato, inutile dunque aspettarsi grande attenzione verso lo storico pensionamento delle annunciatrici tv.
CARLO FRECCERO LASCIA RAI4 E VA IN PENSIONE. PRONTA LA DIREZIONE DI RAI EXPO?
Luigi Gubitosi è stato uno dei pochi Direttori Generali della Rai ad aver espresso un reale apprezzamento nei confronti di Carlo Freccero. Il che fa riflettere: se l’azienda pubblica può vantare nelle sue fila uno dei dirigenti più competenti in ambito televisivo, perché anche la nuova gestione non ne ha fatto uso, tenendolo confinato ad un canale del digitale terrestre? Freccero è lì, “ibernato” da anni nello scantinato di viale Mazzini, costretto a inventare palinsesti con la sola fantasia. Perché i soldi, Rai4, ha faticato ad ottenerli, nonostante l’ottima raccolta pubblicitaria, soprattutto se confrontata agli altri canali del gruppo, che invece hanno sempre potuto contare, nonostante gli ascolti tutt’altro che sufficienti, sull’appoggio incondizionato dei vertici.
E il 14 luglio quel “gioiellino” che ha raccolto l’1% di share in così poco tempo, che può contare un pubblico giovane adulto fortemente fidelizzato, compie 5 anni. Cinque anni di Rai4 che coincideranno con l’addio di Carlo Freccero dalla Rai. Sì perché il famoso dirigente dal 5 agosto andrà in pensione e saluterà – ma forse non definitivamente chissà – gli uffici dell’azienda che ha amato ma anche fortemente criticato. Nessun rimpianto, ammette, ma il dispiacere di non aver mai potuto dirigere Rai1 né RaiFiction, di non esser mai riuscito a confrontarsi con i palinsesti della rete generalista per eccellenza, rimane. Non bastano le competenze, non bastano le idee, non bastano i successi del passato: “La politica me l’ha impedito. Pazienza”.
“Mi sono divertito”, ha aggiunto, “ho fatto televisione di tutti i tipi, generalista, commerciale, il servizio pubblico, la tv satellitare con Rai-Sat, quella digitale con Rai4, ho lavorato in due paesi.” Nessun sassolino nella scarpa, dunque, e niente di cui vergognarsi perché “ho personalmente e profondamente creduto in ogni scelta editoriale fatta in questi cinque anni, conscio, d’altra parte, che in televisione nessuna scelta è giusta senza il consenso del pubblico”. E nulla da dire sui nuovi palinsesti: l’unica speranza è che con la ripresa della raccolta pubblicitaria si possano fare palinsesti più ricchi, più competitivi e di qualità.
MINOLI VA IN PENSIONE. LA STORIA SIAMO NOI, NO
Continua l’opera di tagli e restyling della Rai in vista della prossima stagione televisiva e questa volta toccherebbe a La Storia siamo Noi, appuntamento di costume ed inchiesta nato nel 1997 e condotto da Giovanni Minoli che non compare nel palinsesto 2013/2014.
Il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi fa sapere che l’esperienza de La Storia siamo Noi non è conclusa, nonostante la collaborazione con il suo conduttore storico Giovanni Minoli lo sia in quanto sopraggiunti i limiti di età che lo costringono al pensionamento.
“Il format della Storia siamo noi è della Rai, era stato ideato da Renato Parascandolo, poi gestito da Minoli per una fase che adesso si chiude”.
La necessità di chiarire il futuro del programma è nata in seguito ad un articolo comparso questa mattina su La Repubblica, nel quale invece sembrava che La Storia siamo noi dovesse seguire in pensione Minoli.