paolo VI



17
ottobre

PAOLO VI, LA BEATIFICAZIONE IN DIRETTA RAI. ECCO GLI SPECIALI DEDICATI

Paolo VI

Traghettò la barca di Pietro verso il mondo moderno attraversato da sconvolgimenti sociali e fermenti rivoluzionari. Inaugurò l’epoca dei viaggi apostolici e concluse il Concilio Vaticano II, indetto dal suo predecessore. Ora la Chiesa lo eleva agli onori degli altari. Papa Paolo VI verrà proclamato beato domenica prossima, 19 ottobre, in conclusione del Sinodo dei Vescovi, istituzione creata proprio da Giovanni Battista Montini. A pochi mesi dalla santificazione di Giovanni XIII e Giovanni Paolo II, sarà Papa Francesco a presiedere il rito della beatificazione in diretta tv. Come accaduto per Roncalli e Wojtyła, il piccolo schermo dedicherà spazio all’evento religioso.

Paolo VI beato: la programmazione Rai

La programmazione speciale Rai è iniziata oggi oggi, venerdì 17 ottobre. Uno Mattina ha riservato alla beatificazione uno spazio d’approfondimento con immagini e ospiti. Alle 13.10 sarà invece Rai3 a ricordare la figura di Montini con uno speciale de Il Tempo e la Storia “Paolo VI: un Papa contro tutti” a cura di Rai Cultura. Il documento verrà trasmesso in replica su Rai Storia alle 20.50 e sabato 18 ottobre alle 6.00 e alle 9.00 va in onda. Verrà presentato il profilo di un Papa, Montini appunto, in cerca del dialogo, capace se necessario di tornare anche sulle proprie decisioni.

Sabato 18 ottobre, nel pomeriggio di Rai1 A Sua Immagine mostrerà il profilo di Papa Montini come uomo privato e come Pontefice. Spesso malamente interpretato, Paolo VI ha dato invece un grande impulso alla presenza della Chiesa nel mondo. Nella vita privata è stato uno zio presente, affettuoso, speciale. Lorena Bianchetti, insieme al nipote di Montini, racconterà alcuni aneddoti e mostrerà il volto umano del Papa beato. Alle 18.00 su Rai3 andrà in onda il documentario Paolo VI grande timoniere, coprodotto da Rai Vaticano assieme alla terza rete. Il docufilm farà conoscere meglio un Pontefice definito da alcuni amletico, dubbioso, incerto. Attraverso i suoi discorsi e con testimoni oculari, come i cardinali Poupard ed Etchegaray, emergerà tuttavia un profilo inedito di Montini.

Paolo VI beato in diretta su Rai1




27
novembre

PAOLO VI, UOMO DEL DIALOGO E DI LIBERTA’

Paolo VI - Fabrizio Gifuni @ Davide Maggio .it“Paolo VI, il Papa nella tempesta”, tv-movie in due puntate in onda, in prima serata, su Raiuno domenica 30 novembre e lunedì 1° dicembre, è l’avvincente ricostruzione della vita di un Pontefice chiamato alla difficile missione di traghettare il nostro Paese e la cristianità tutta nella modernità. “Nel 30° anniversario della sua morte”, ha detto questa mattina, in conferenza stampa, Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e di Rai Fiction, “ho voluto fortemente e sostenuto, con convinzione, questa fiction, al fine di rendere omaggio a un uomo chiamato a guidare la Chiesa in un momento storico di difficile transizione, un uomo consapevole del fatto che si può scendere da un trono, ma non da una croce”.

Interpretato da Fabrizio Gifuni, attore poliedrico che già abbiamo avuto modo di apprezzare in “La meglio gioventù”, “Il partigiano Johnny” e “Hannibal”, Paolo VI appare, agli occhi dello spettatore, come un Papa dotto, ma non saccente, riflessivo, ma non inerte, profondamente dolente, ma mai rassegnato. “L’enorme responsabilità”, ha dichiarato Gifuni, “che mi sono caricato sulle spalle è stata quella di affrontare un personaggio, che pur avendo rappresentato una figura centrale del ‘900, è sprofondato in un cono d’ombra, schiacciato dal suo predecessore e dai suoi successori assurti a vere e proprie icone mediatiche”. Papa Montini non è affatto un uomo dubbioso, amletico e tormentato, secondo quell’erroneo e stantio clichè, ancora oggi così diffuso e condiviso, ma, è piuttosto, per Gifuni, un mistico, un intellettuale, proprio come Amleto e, soprattutto, un uomo dalla personalità complessa e sfaccettata capace, durante il quindicennio del suo Pontificato, di aperture sconvolgenti e di improvvisi irrigidimenti.

Fondamentalmente conservatore, in materia dottrinaria, PaoloVI fu, però, sostenitore ed esecutore materiale di un processo di radicale rinnovamento di Santa Romana Chiesa, in un periodo, è bene ricordarlo, caratterizzato da una dilagante secolarizzazione e da un’inarrestabile deriva laicista. Fu il primo Papa a mettere piede su un aereo, a visitare una fabbrica, a parlare alle Nazioni Unite e, coraggiosamente, a scrivere una lettera a una banda di criminali, appellandoli come “uomini” e supplicandoli “in ginocchio” di risparmiare la vita del suo amico Aldo Moro.