Paola Folli



10
maggio

EUROVISION SONG CONTEST 2014: ECCO LA GIURIA ITALIANA

Eurovision Song Contest 2014

Eurovision Song Contest 2014

Siete pronti per la finale dell’Eurovision Song Contest 2014, in onda stasera su Rai2 alle 21? Emma e l’Italia scendono in campo con La mia città, e si esibiranno nella seconda metà dello spettacolo, in posizione 16. Gli spettatori italiani, però, non potranno votare la propria rappresentante – come da regolamento – ma dovranno sperare nel supporto degli altri paesi. A stilare la classifica finale, però, non sarà il solo pubblico europeo con il televoto – che verrà aperto durante la finale ad esibizioni concluse – ma anche le Giurie Nazionali, con un peso del 50%, per limitare il voto “di sponda” tra paesi amici (nord ed est Europa principalmente).

La Giuria Italiana, decisa dalla Delegazione con a capo Nicola Caligiore e Eddy Anselmi, è composta da Luca De Gennaro, Andrea Laffranchi, Paola Folli, Andrea Mirò e Francesco Pasquero.

Giuria Italiana Eurovision Song Contest 2014 – Luca De Gennaro (Presidente)

Luca De Gennaro, Presidente di Giuria, è un famoso DJ torinese, nato radiofonicamente a Radio Città e poi trasferitosi a Radio Genova International. Spostatosi a Radio Rai nel 1981 (dove ha collaborato, tra l’altro, con Serena Dandini), ha prodotto e condotto programmi radiofonici anche per BBC, per poi tornare nell’azienda pubblica con cui ha collaborato fino alla fine degli anni 90. Ha lavorato, ovviamente, anche in televisione, principalmente per trasmissioni musicali, sia per Rai1 che, dal 1996, per la neonata MTV, dove ha avuto un ruolo fondamentale nel lancio del canale e dei programmi più noti dell’emittente.

Giuria Italiana Eurovision Song Contest 2014 – Andrea Laffranchi




3
marzo

ZELIG, LA MACCHINA PERFETTA

Ieri sera, mentre attendevo che iniziasse il programma, scorrendo con lo sguardo i titoli di testa, un fatto anomalo ha acceso la mia curiosità: tra le varie figure professionali compariva quella della “Vocal coach” Paola Folli. Ora, per chi non conoscesse Paola Folli, la suddetta è una delle più belle voci del panorama musicale italiano, corista in quasi tutti i cd più prestigiosi, voce solista insieme a Lalla Francia di “Domani”, un grande successo degli Articolo 31 di qualche anno fa. Ma non siamo qui ad esaltare l’excursus professionale della signora Folli. Il dato che più mi ha colpito è che abbiano collocato il suo ruolo nei titoli di testa, fatto direi insolito per qualsiasi programma televisivo (certi figure professionali seppur importanti, vengono collocate di solito nei titoli di coda), ma probabilmente non così strano per Gino, Michele e Giancarlo Bozzo, i tre ammiragli dell’Armata Zelig.

Credo di intuirne i motivi e proverò a spiegarveli: riconoscere l’importanza del ruolo, in una logica di meritocratica gratificazione, fa parte di un “modo di lavorare” che alla fine paga sempre: non prendersi solo i meriti del successo, ma condividerlo con tutti, in equa misura, è una prerogativa arguta mirata e funzionale ad una logica precisa, quella di saper lavorare “in squadra”. Tutto questo crea clima, coesione, complicità.

E che dire degli occhi, lo sguardo e la postura di Paolo Jannacci? Non più e non solo “figlio di” (Enzo, ndr), ma musicista di grande sensibilità, capacità e gusto, dagli arrangiamenti colti e “moderni”. Ecco, se vi capita, fateci caso: provate a guardarlo ora: non più ingobbito su quel piano ad accompagnare il padre nelle sue meravigliose, poetiche e surreali performances, ma finalmente con un’orchestra tutta sua ed un ruolo non più secondario. Anche i suoi occhi splendono di luce propria.