Pagelle



15
gennaio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (6-12/01/2014). PROMOSSI DOWNTON ABBEY E CRISTINA PARODI, BOCCIATA LA QUERELLE BAUDO VS VESPA

Manuela Arcuri Pupetta

Manuela Arcuri

9 a Downton Abbey. Tralasciando per una volta gli ascolti (almeno quelli italiani), la serie inglese è un raffinato esempio di come la televisione possa essere superiore al cinema. Downton Abbey è “letteratura televisiva”, guardarlo è come leggere un libro, tutto è curato e realizzato in una maniera impeccabile, dalle ambientazioni ai costumi fino ai dialoghi sottili.

8 a Rocco Papaleo. Peccato che alla sua esperienza sanremese non siano seguite nuove incursioni televisive (ospitate promozionali a parte), perchè il comico lucano piace e diverte. La prova è il successo riscosso da Un Boss in Salotto, divertente commedia che lo vede protagonista.

7 a Cristina Parodi. Dal flop pomeridiano su una rete per pochi agli apprezzamenti per l’approdo in prima serata su Rai1, la signora Gori si è presa la sua rivincita. Evidentemente il talento e la professionalità prima o poi pagano.

6 agli Anni Spezzati. Lodevole il tentativo ma come spesso accade quando si portano sullo schermo tematiche delicate il risultato è lontano dall’eccellenza.




8
gennaio

PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (30/12/2013-6/01/2014). PROMOSSI CONTI E PETROLIO, BOCCIATI IL DEBUTTO DI INFINITY E COSTAMAGNA

bake off italia

Bake Off Italia

Promossi

9 a Carlo Conti. Non c’è miglior modo dell’ennesimo record d’ascolti, registrato a San Silvestro, per il conduttore toscano di dire addio al 2013 – che l’ha visto nuovamente protagonista con i successi di Tale e Quale Show e L’Eredità – e salutare l’anno che verrà.

8 a a Bake Off Italia. Alle prese con la prima grande produzione, Discovery centra il bersaglio proponendo un ottimo programma, cucito su misura per il proprio pubblico, che ha prontamente gradito, portando Real Time a livelli d’ascolto record.

7 a Petrolio. Il programma di inchieste, nato quest’estate con la conduzione di Duilio Giammaria, si conferma uno degli esperimenti più riusciti della prima rete. Si  distingue per le tematiche trattate (la ricerca dei “tesori” mai utilizzati del nostro Paese) ma anche per il piglio di inchiesta, inusuale per Rai1.

6 di incoraggiamento al Capodanno di Canale 5. L’ammiraglia Mediaset ci riserva finalmente un San Silvestro in diretta; un tentativo apprezzabile sebbene scelga la via low cost di trasmettere il doppio concerto di Marco Mengoni e Mario Biondi e abbia riportato ascolti insufficienti. Del resto non è che il repertorio del cantante di Ronciglione si adatti proprio ai festeggiamenti dell’ultima notte dell’anno.

Bocciati


3
gennaio

PAGELLE DEL 2013: GLI ADDETTI AI LAVORI

marinella soldi

Marinella Soldi

10 a Marinella Soldi (Amministratore Delegato Discovery Italia e General Manager Southern Europe Discovery Communications). Il 2013 ha sancito definitivamente la consacrazione e l’ascesa di Discovery che, complice l’acquisizione di Switchover Media, è diventato il terzo editore italiano alle spalle dei colossi Rai e Mediaset. E nel 2014 gli obiettivi si fanno ancora più ambiziosi con l’arrivo di Amici su Real Time e il 6 Nazioni di Rugby su Dmax.

9 a Ilaria Dallatana (AD Magnolia). Fremantle incalza, Endemol è sempre là ma rimane Magnolia la miglior casa di produzione per l’intrattenimento, anche se costretta a rinunciare a format identitari (Isola dei Famosi e X Factor).

8 a Carlo Freccero (ex Direttore Rai4). Un doveroso saluto ad un eccellente professionista della nostra tv, pensionato dalla Rai, che ha dovuto dire addio al suo gioiellino Rai4. Lucide e condivisibili pure le sue analisi sul mezzo televisivo.

8 a Lorenzo Mieli (AD Fremantle Media Italia). Da X Factor a Ginnaste, passando per il sempreverde Un Posto al Sole, Fremantle sa come confezionare buoni prodotti. Manca però ancora la consacrazione nazionalpopolare (Italia’s got talent, coprodotto con Fascino, è un caso a parte).

7 a Nils Hartmann (Direttore produzioni originali Sky Italia e canali cinema). Sky ha scelto di scelto di concentrarsi su pochi prodotti da eventizzare, cassando i progetti più piccoli, e il manager d’origine teutonica ha dimostrato di saperci fare. Grosso neo sono le troppe produzioni culinarie in cantiere (su cinque progetti ambiziosi, tre sono tra i fornelli). Proprio come la tv generalista il satellite sembra cedere al desolante mood di “battere il ferro finchè caldo”.

6 a Maria De Filippi (Comproprietaria Fascino pgt) e a Sabina Gregoretti (Produttrice Fascino pgt). Nel 2013 si è deciso l’epocale sbarco del daytime di Amici su Real Time; una scelta con cui il duo di Fascino mira a far di necessità virtù. Se Canale 5 non deve essere, piuttosto che rimanere nelle “paludi” dei canali tematici del gruppo, meglio il piccolo canale 31 che, oltre al denaro che fa felice Mediaset, potrebbe valorizzare a livello comunicativo e d’immagine il prodotto. Per il resto, opportuna la scelta di far riposare C’è Posta Per Te mentre l’ennesimo tentativo di affrancarsi dalla De Filippi conduttrice, con il Music Summer Festival, non si è rivelato proficuo. Tuttavia rimaniamo convinti che Fascino debba cercare di aprirsi al mercato e al confronto. Da rivedere anche l’operazione Witty.





31
dicembre

PAGELLE TV DEL 2013: I PERSONAGGI

pagelle 2013 luciana littizzetto

Luciana Littizzetto

Promossi del 2013

10 a Luciana Littizzetto. Non c’è Crozza che tenga, sono i suoi i monologhi comici più seguiti del tubo catodico ma soprattutto è la vulcanica torinese il “fattore x” per il successo del Festival di Sanremo 2013. Sarà insignita della lode solo quando, però, riuscirà ad estendere il successo televisivo oltre l’intervento settimanale a Che Tempo che Fa e le cinque serate evento festivaliere. Centravanti di sfondamento.

9 a Fabio Fazio. Dopo anni di dominio targato Lucio Presta, il conduttore savonese è riuscito a confezionare un Festival di successo capace di strizzare l’occhio al salotto buono che tanto gradisce il suo allure radical chic. A rendere meno perfetto un anno da ricordare, i non brillantissimi (ma nemmeno pessimi) esperimenti di Che Tempo Che Fa. Paraguru.

8 a Flavio Insinna. Archiviata con il sonoro flop de Il Braccio e la Mente l’esperienza a Mediaset, l’attore e conduttore capitolino si riprende Affari Tuoi e – complice altresì la stanchezza del tg satirico – si concede il lusso di battere con regolarità Striscia la notizia, impresa compiuta soltanto dai pacchi “scavicchiati” da Paolo Bonolis. Figliol prodigo.

7 a Raffaella Carrà. Non è il varietà che meriterebbe ma è stato inconfutabilmente un ritorno sul piccolo schermo in grande stile per la regina del Tuca Tuca che riesce a padroneggiare pure nel contemporaneo genere televisivo dei talent. Possiamo dire senza il timore di essere smentiti che The Voice non avrebbe catalizzato la stessa attenzione senza il suo caschetto d’oro. Highlander.

7 a Maria De Filippi. Con Mediaset stretta tra crisi economica e frammentazione degli ascolti, la signora di Canale 5 non rischia (almeno come conduttrice): il serale di Amici si snatura ma vince nuovamente la battaglia del sabato sera, Italia’s got talent comincia a mostrare segni di stanchezza ma pur sempre con numeri di altri tempi e preserva C’è posta, Uomini e Donne è la solita macchina da guerra. Nel 2013 ha dovuto digerire il boom de Il Segreto che ha creato le condizioni affinchè Mediaset si sbarazzasse clamorosamente dell’oneroso daytime di Amici. Lungimirante.

6 a Barbara D’Urso. Un 2013 in salita per la Maria Carmela di Canale 5, caratterizzato, nella seconda parte della stagione, dal sorpasso di Pomeriggio Cinque su La Vita in Diretta e sul testa a testa con la Domenica In di Mara Venier. Risultati inaspettati ma, per quanto sia innegabile la sua bravura nel fare quello che fa (ah se solo imparasse a calcare meno la mano…), l’impressione è che il rinnovato successo della matrona dei TeleRatti 2013 sia attribuibile a meriti (Il Segreto) e demeriti (i cambiamenti avvenuti a Rai1) altrui. Non sorprende che la prima parte di Domenica Live, contrapposta a L’Arena, era ed è ancora un insuccesso. Baciata dalla fortuna.

6 a Maurizio Crozza. Il tanto vagheggiato grande salto su Rai1 non c’è stato. Rimanendo ancorato al “porto sicuro” de La7, il mattatore genovese si tiene lontano dall’ “insidiosa” platea nazionalpopolare di Raiuno ma anche dal grande successo che solo una rete ammiraglia può regalare. Da dimenticare l’esibizione interrotta a Sanremo. Pavido.

Bocciati


24
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (16-22/12/2013). PROMOSSI REPORT E TOP CRIME, BOCCIATI DOPOTUTTO NON E’ BRUTTO E I PROBLEMI TECNICI DI DOMENICA IN

caterina balivo sedere

Caterina Balivo

Promossi

10 a Report. Dall’indagine di Demos-Coop sugli italiani e l’informazione, risulta che Report è il programma di informazione del quale gli spettatori si fidano di più. Il format di inchieste di Rai3 condivide il primato con Ballarò di Giovanni Floris che, a differenza dello show della Gabanelli, però, nell’ultimo anno ha subito un brusco calo nella fiducia (qui la classifica completa).

9 a Top Crime. Mentre le altre all digital di casa Mediaset non brillano (Iris a parte), il canale di Giuseppe Feyles e Cristina Veterano, a sei mesi dal lancio, conquista l’1.05% di share nelle 24 ore (2.6% sulle donne tra i 45 e i 54 anni) con picchi del 2% di share per la serie più seguita (Law and Order: SVU).

8 a Cosi lontani cosi vicini. Rai1 rischia con un show senza studio e centra l’obiettivo in termini di ascolti e prodotto (per maggiori info clicca qui).

7 ad Antonella Clerici che si confessa senza remore e con estrema spontaneità nel salotto domenicale di Mara Venier (per maggiori info clicca qui).

6 agli ospiti della prima puntata di C’è Posta Per Te. Gabriel Garko, Patrick Dempsey, Luciana Littizzetto saranno pure dei colpi da 90 ma volendo individuare dei difetti nel people show della De Filippi il primo a venirci in mente è il frequente ricorso alle medesime guest.





17
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (9-15/12/2013). PROMOSSI ‘L’EDIZIONE MENO VISTA DI SEMPRE’ DI X FACTOR E TELETHON, BOCCIATE LE VACANZE EXTRALARGE DI CANALE 5

papa francesco

Papa Francesco

9 a Michele Bravi. Complice talento, seguito femminile e il supporto di Tiziano Ferro, l’under uomo di Morgan conquista la settima edizione di X Factor succedendo con merito a Chiara Galiazzo. Speriamo di vederlo meno nelle pubblicità e più nelle classifiche di vendita.

8 a X Factor 7. Anche quest’anno Sky e Fremantle hanno confezionato un grande show, curato nei minimi dettagli e impreziosito dalla presenza in giuria di Mika. Megalomania a parte (a Santa Giulia sembrano convinti di fare Sanremo e non un evento per alcune centinaia di migliaia di spettatori), quella appena terminata è forse la fase live di maggior successo ma – per usare lo “Sky language” -, e checchè se ne dica, è anche la meno vista di sempre (complice la mancata messa in onda in chiaro).

7 a Telethon. Rai1 quest’anno ha saputo valorizzare il charity show con ben due serate in prime time: la prima metteva insieme i volti di punta della rete, la seconda in compagnia de L’Eredità di Carlo Conti.

6 ai progetti di fiction su Papa Francesco. Claudia Mori, Pietro Valsecchi, Lux Vide tutti interessati alla vita di Papa Bergoglio, ingolositi dallo straordinario appeal mediatico dell’uomo dell’anno. W l’originalità della fiction italiana!

Bocciati


10
dicembre

PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (2-8/12/2013). PROMOSSI ZALONE E DI FRANCISCA, BOCCIATI MISSION E IL PROMO DI SUPERBRAIN

stefano de martino quelli che il calcio

Stefano De Martino, Nicola Savino e Omar Fantini a Quelli che il calcio

Promossi

9 a Checco Zalone. Non era scontato che Luca Medici riuscisse a declinare il suo personaggio in diversi capitoli cinematografici. E, invece, forte di una comicità irriverente, popolare ma non per questo grossolana o priva di satira, Sole a Catinelle ha sfondato il muro dei 50 milioni di euro, e potrebbe persino avere un remake Oltralpe.

8 a Elisa di Francisca. Non avrà le curve della Testasecca, l’appeal sulle ormonose di Perez (rivelazione di questa annata), o la vis polemica della Oxa, eppure la campionessa olimpionica (e di disciplina) ha trionfato, con il beneplacito di giuria e televoto, a Ballando con le stelle 2013.

7 all’iniziativa di Giuseppe Civati che, non avendo ricevuto l’invito nel salotto di Fabio Fazio, “inscena” un Che Tempo Che Fa con una sua intervista (maggiori info qui). Come pronosticato dai più, le primarie non le ha vinte però le acque un po’ le ha smosse.

6 all’ospitata di Stefano De Martino a Quelli Che Il calcio. Il ballerino partenopeo sta al gioco ed è simpatico ma la gag con cui doveva impartire una lezione di ballo a Nicola Savino, valida nelle premesse, è stata portata avanti in maniera un tantino caotica.


2
dicembre

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (25/11-1/12/2013). PROMOSSI BENEDETTA PARODI E IL FINALE DI DEXTER, BOCCIATI LA REPLICA DI RICCI E FICO VS KARINA

Raffaella Fico vs Karina Cascella

Karina Cascella parla del calendario artistico di Raffaella Fico

Promossi

9 a Benedetta Parodi. Archiviata l’esperienza mai decollata a La7, la cuoca giornalista più famosa dell’etere è approdata su una casa mediatica a lei congeniale, Real Time. E, grazie alla prima puntata di Bake Off Italia, ha portato alle stelle gli ascolti e il gradimento.

8 a Grey’s Anatomy. Dopo essersi imposta sul satellite (è la serie più vista in 10 anni di Sky), la nona stagione della serie medical ha acceso la domenica de La7 con ascolti al di sopra del 4% (con picchi superiori al 6), superiori a ben più ambiziose prime serate offerte dal canale. Se un prodotto è forte, dunque, l’emittente terzopolista non vive di sola informazione.

7 al finale di serie di Dexter. Dopo otto stagioni (qui la nostra prima recensione datata 2008) è arrivato il momento di salutare definitivamente la serie che ha rovesciato i tradizionali stereotipi sul protagonista eroe positivo, con una conclusione che però di fatto non è una conclusione. Agli spettatori la tristezza per la fine e l’amaro in bocca per la verità non svelata e il destino poco chiaro del personaggio cardine.

6 a Questi Siamo Noi. Buona idea, quella di Canale 5 che ha scelto di affidare alla coppia neomelodica uno show che, siamo sicuri, avrà entusiasmato un certo tipo di pubblico. Tuttavia è impossibile non evidenziare alcune pecche autorali: banalità e grossolanità hanno caratterizzato molti dei dialoghi e dei siparietti tra una canzone e l’altra. Non stupisce perciò che gli ascolti siano stati buoni (4.235.000 spettatori pari al 19.46% di share) ma non eccellenti.

Bocciati