Il talent show torna alle origini. Basta liti tra cantanti, sfide all’ultimo televoto, bagarre tra giurati: la musica sarà la vera e unica protagonista. Così almeno sulla carta, è stato presentato Star Academy, al via stasera su Rai2. Un talent show classico (più show che talent a quanto pare), che raccoglie successi in tutta Europa dal 2001. Dieci anni dopo la prima edizione in Francia e Olanda, arriva in Italia, anche se nel 2002 su Italia1 andò in onda l’Operazione Trionfo di Miguel Bosè, formato spagnolo fratello di Star Academy, e quindi molto simile a quello che andrà in onda sul secondo canale, orfano di X Factor.
E con lo spostamento al giovedì, sarà prossimamente (e con tutte le differenze del caso) scontro diretto con il talent di Sky. Una sfida che non preoccupa il conduttore Francesco Facchinetti:
“Non ho niente contro quello show, più musica c’è in televisione e meglio è. Io andrei anche da Maria De Filippi, se mi invitasse…“.
A preoccuparlo, forse, il dovere tener alta la bandiera degli ascolti del giovedì sera, che gli anni scorsi toccavano vette altissime con Santoro.
Per conquistare i telespettatori, si esibiranno 16 concorrenti dai 14 (giusto per strizzare l’occhio ai baby talent) ai 27 anni. A seguire gli aspiranti cantanti nel loro percorso artistico e musicale saranno quattro artisti famosi: Gianluca Grignani, Mietta, Ron e Syria che diventeranno i loro tutor e li seguiranno nella preparazione delle esibizioni, tutte rigorosamente dal vivo. Non ci saranno squadre, gruppi, capitani. Sarà una sfida tutti contro tutti. Ma i ragazzi non si esibiranno mai da soli. Canteranno sempre in duetti o in gruppi: tra di loro, con gli ospiti che interverranno in puntata, o con gli stessi tutor.