10 alla Cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Londra 2012. Uno spettacolo impeccabile, quello offerto dagli inglesi lo scorso 27 luglio, che ha saputo unire rigore e intrattenimento risultando apprezzatissimo anche dal pubblico italiano con quasi un televisore su due sintonizzato sull’evento (voto 1 alle interruzioni pubblicitarie di Mamma Rai).
9 a Terra Nostra. Si diceva che il digitale parlasse solo ai giovani e, invece, ecco che il programma più seguito, con picchi superiori al 7% di share, è una telenovela. Non una lunga serialità qualsiasi, ma una produzione kolossal brasiliana datata 1999, capace di raggiungere oltre il 70% di share nel paese d’origine, diventando un vero e proprio fenomeno di costume. Successo anche in Italia, dove ha rappresentato uno dei più fortunati access prime time di Rete 4 che poi l’ha lasciata andare a Rai3, prima, e Rai Premium dopo. Opportunità mancata anche da La5 che ha mandato in onda lo scorso anno in orari proibitivi il seguito (solo ideale) Terra Nostra 2 – La Speranza.
8 a Brothers and Sisters. La scorsa settimana la saga dei Walker si è congedata definitivamente dal pubblico di Rai2 dopo cinque stagioni. Plauso ad una serie dominata dalla parola e da un racconto che trae linfa da personaggi ben delineati senza il timore di risultare poco convenzionali. Peccato che l’ultima annata sia stata la peggiore a livello creativo.
7 a Mariah Carey. La popstar è stata ingaggiata in qualità di giudice del prossimo American Idol per un cachet che pare sfiori i 18 milioni di dollari. Il suo ingaggio, al pari di quello di altre star della musica mondiale arruolate in Usa, getta di riflesso qualche ombra sui talent nostrani che non hanno mai potuto contare sinora su personaggi così altisonanti. I big della musica italiana, pur non avendo la notorietà e spesso anche il talento dei cantanti d’Oltreoceano, sono poco inclini a mettersi in gioco.
6 al nuovo regolamento del Festival di Sanremo 2013. Ben venga qualsiasi novità ad un meccanismo che va oleato di anno in anno, ma l’impressione – anche se è presto per sbilanciarsi – è che si rischia di rendere tutto molto più caotico. Se il motivo poi delle mancate eliminazioni è il non urtare la sensibilità di alcuni big non ci siamo proprio.