Olanda



27
aprile

Mediaset punta all’Europa: sede legale in Olanda. 139 milioni di euro di utili nel 2020 (vs 190 mln nel 2019)

Mediaset

Next stop, Amsterdam. intende trasferire la propria sede legale in Olanda, Paese nel quale voleva far sorgere la nuova Mfe. Dopo lo stop a quel progetto, dovuto alle controversie con Vivendi, l’azienda di Cologno Monzese non ha smesso di guardare all’Europa e tale mossa lo conferma. L’annuncio dello spostamento della sede legale è stato dato ieri nell’ultimo CdA del gruppo (prima del rinnovo) e la proposta verrà votata il 23 giugno.

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19
maggio

Eurovision Song Contest 2019: vince l’Olanda, secondo Mahmood

L'Olanda vince l'ESC 2019

L'Olanda vince l'ESC 2019

Sono i Paesi Bassi a trionfare all’Eurovision Song Contest 2019 di Tel Aviv con 492 voti globali. Duncan Laurence con la sua Arcade, batte per sole 27 preferenze Mahmood, che si classifica secondo.


27
aprile

DM LIVE24: 27 APRILE 2012. PRIME TIME USA IN CRISI, ELENA RUSSO VS LORENA BIANCHETTI, OLANDA VS UCRAINA PER SPOT TV, VENDUTA LA CASA DI CARRIE DI SEX AND THE CITY

Diario della Televisione Italiana del 27 aprile 2012

>>> Dal Diario di ieri…

  • Prime Time USA in crisi

Giuseppe ha scritto alle 05:36

Il prime time negli USA è in crisi. In fuga è soprattutto l’audience dai 18 ai 49 anni, la fascia più importante per gli inserzionisti. Nelle quattro settimane dal 19 marzo al 15 aprile il fuggi-fuggi tra gli under 49 è stato tanto generalizzato quanto devastante: -20% la FOX, -3% la NBC, -8% la CBS e -21% l’ABC. Anche le tv via cavo hanno perso cumulativamente 409.000 spettatori in sole quattro settimane. Ovvero il 2% del totale. Come si spiega la crisi? Gli americani hanno cambiato il modo di guardare la tv. Invece di seguire gli show in diretta preferisce registrarli, guardandoseli con calma più tardi senza le interruzioni pubblicitarie. Il boom di servizi internet di video e show televisivi a richiesta come Netflix, iTunes e Hulu ha fatto il resto. Ma a mettere in fuga i telespettatori sono anche le scelte dei network che, senza preavviso, spesso modificano la programmazione alternando in onda vecchi e nuovi episodi delle serie tv. Passano anche settimane prima che la nuova puntata della serie tv preferita venga trasmessa. Tuttavia la tv resta il passatempo numero uno degli americani, che le dedicano in media 33 ore la settimana. (fonte Corriere della Sera)

  • Elena Russo VS Lorena Bianchetti

tinina ha scritto alle 11:08

“Mi ha voluto ridicolizzare”. E’ infuriata Elena Russo: la showgirl era stata invitata a “Italia sul Due”, condotto da Lorena Bianchetti, per parlare della Dieta Dunkan. La presentatrice l’ha però introdotta con un “Lei non la conosco, ma pare abbia fatto una dieta particolare” e naturalmente Elena non è per nulla felice: “Ma si – ha dichiarato ad “A” – ora invece voglio le scuse di Lorena Bianchetti”. Il nome della Russo era nelle ormai famose intercettazioni Saccà-Berlusconi: “Credo che lei sia poco professionale. Non voglio pensare che faccia questi calcoli”. La situazione poteva essere evitata (“Se non mi voleva non doveva invitarmi”) e lei avrebbe voluto rispondere con maggiore incisività: “E invece sono rimasta muta. Mannaggia a me”.

  • Venduta la casa di Sex and the City

Giuseppe ha scritto alle 11:23

Venduta a 9,85 milioni di dollari la casa di Carrie di Sex and the City. E’ il prezzo con cui è stata venduta la famosissima casa dove abitava Carrie Bradshaw (interpretata da Sarah Jessica Parker), protagonista e voce narrante della serie tv Sex and the City. Si tratta di una tipica casa a tre piani in mattoni rossi costruita nel 1866, con una superficie di 380 metri quadrati, dieci stanze e sei camini. L’abitazione si trova al 64 di Perry Street, nel cuore del West Village, una delle zone più chic di New York City. Non è ancora noto il nome dell’acquirente. (fonte VanityFair.it)

  • Olanda VS Ucraina per spot tv

Giuseppe ha scritto alle 16:56





6
settembre

SBARCA IN OLANDA IL GAME SHOW PER IMMIGRATI. E SCOPPIA LA POLEMICA

La prima puntata di Weg van Nederland

Non solo i reality show, ma anche i quiz fanno discutere. Il primo settembre ha preso il via in Olanda il game show Weg van Nederland, fin dal titolo controverso. In olandese, infatti può significare sia «Ama i Paesi Bassi» sia «Via dall’Olanda». I concorrenti sono immigrati ai quali è stata respinta la richiesta di permesso di soggiorno, quindi costretti a lasciare il paese nel giro di pochi mesi. In palio 4.000 euro con i quali gli ospiti momentanei dell’Olanda potranno ricominciare una nuova vita nel proprio paese d’origine. Per vincere il montepremi bisogna rispondere correttamente a una serie di domande sulla storia e sulla cultura dei Paesi Bassi.

Nella prima puntata, andata in onda giovedì scorso sul network Vpro, si sono affrontati cinque giovani: tra questi si sono distinti un ingegnere aeronautico camerunense e uno studente di lingue slave d’origine cecena. Alla fine però ha prevalso Gulistan, un diciottenne curdo la cui famiglia è fuggita dall’Armenia undici anni fa. Per lui è prevista l’espulsione assieme ad altri 11.500 immigrati clandestini; nel suo caso addolcita dal premio vinto in tv.

Società e televisione si incrociano e, inevitabilmente, scoppia la polemica. Il game è stato definito cinico, addirittura razzista. Di certo, si tratta di una mossa furba per cavalcare l’onda del problema dell’immigrazione per conquistare un’audience maggiore. I responsabili del format, però, si difendono e dichiarano come obiettivo del gioco, quello di dare agli espulsi una sorta di incentivo.


3
agosto

DE ‘GRANDE FRATELLO’ HISTORIA UNIVERSALE / 1: OLANDA

Grande Fratello (Olanda)

Il decimo anniversario del Grande Fratello italiano che si celebrerà con la partenza della possima edizione ha determinato in noi la voglia di dar vita ad alcune iniziative blogosferiche volte a ripercorrere la storia del più celebre di tutti i reality show. Cominciamo oggi il tentativo di ricostruire la cronistoria del programma che ha cambiato la televisione (per alcuni addirittura la moralità, ma lasciamo perdere). Brevi incursioni settimanali nei 70 paesi che hanno adottato il format per comprendere un pò meglio analogie e differenze del villaggio globale.

Non si poteva non iniziare con l’Olanda, culla del Big Brother. Il primo broadcasting del format fu proprio all’ombra dei mulini, sulle frequenze di Veronica: era il 16 settembre 1999. Solo 9 concorrenti per 80 giorni d’avventura in una location decisamente sobria: la risonanza mediatica fu altissima e a colpire l’opinione pubblica fu soprattutto la possibilità di spiare l’amplesso notturno tra due partecipanti (la componente erotica del voyeurismo che accompagna il reality è una costante, tanto che come naturale proseguimento di carriera due delle concorrenti accettarono la proposta di posare per Playboy).

La seconda edizione pur ottenendo un buon riscontro col pubblico non brillò per dinamiche ed esattamente come in Italia si può dire sia stata la meno significativa a tal punto che l’anno seguente, oltre al cambio di rete, si apportarono delle modifiche al meccanismo in modo da preservare i migliori elementi di spettacolarità. Innanzitutto si decise di cambiare il concetto di base della nomination (i concorrenti salvavano e non eliminavano , cosa che , come ben ricorderete, Cecchi Paone si ostinava a chiedere alla Ventura) per tentare di ‘imprigionare’ più a lungo i personaggi più fumantini e litigiosi. Inoltre si rese molto intricata la trama creando più piattaforme di gioco: nacque l’idea di fare tapini contro nababbi, come li avrebbe chiamati poi la Marcuzzi, e in più c’era un continuo innesto di concorrenti nel frattempo segregati in una villa in Spagna (e anche questi arrivi dalla Spagna dunque non sono un’invenzione della produzione italiana dell’ultimo GF). Fu un’edizione molto criticata nella quale si arrivò persino a un episodio non molto lontano dallo stupro: alcune fonti addebitano alla corruzione sessuale della security la possibilità per una concorrente, reclusa in Spagna e prontamente squalificata, di mantenere i contatti con l’esterno.