Il contagio avverrà in diretta tv e stavolta non sarà necessario premunirsi di vaccino. Anzi, l’«untore» Nicola Porro sarà il primo ad evitare qualsiasi tipo di profilassi e di luogo comune (da talk show). Questa sera, il popolare giornalista debutterà in prima serata su Rai2 con Virus, il contagio delle idee, programma d’approfondimento dedicato agli scottanti temi dell’attualità politica. L’occasione segnerà il ritorno dell’informazione nel prime time della seconda rete e per Porro sarà l’inizio di una sfida professionale non da poco: dopo l’addio anticipato a La7, il vicedirettore del Giornale si troverà a colmare la lacuna giornalistica lasciata dalla dipartita di Annozero. Come se la caverà?
Le premesse fanno ben sperare, soprattutto in termini di sperimentazione e di pluralismo delle voci. Il programma ‘contagioso’, infatti, esordirà sotto la definizione inedita di “docu-talk”, dal momento che coniugherà momenti di dibattito ad interviste ed inchieste. “Noi davvero non stiamo copiando nessuno, il formato di Virus ce lo stiamo inventando (…) Nei talk show di solito c’è la contrapposizione, noi non vogliamo in studio due ultrà che non comunicano, a chi interessano le opinioni degli ultrà? Noi pensiamo che tutti possano avere un pezzo di verità” ha dichiarato Porro al Giornale alla vigilia del debutto. Il giornalista, insomma, sarà se stesso: vietato applicare la definizione di “anti-Santoro”.
Nella prima puntata di stasera, Virus entrerà nel vivo dei grandi temi dell’attualità ospitando Guglielmo Epifani e Mario Monti. Con loro si parlerà della tenuta del Governo Letta e dell’alleanza tra Pd e Pdl, con un occhio alla crescente influenza politica dei parlamentari grillini. Da Berlino, Federica Cellini porterà dentro lo studio alcune testimonianze dal vertice europeo sull’occupazione giovanile, mentre da Rimini si parlerà di Imu ed aumento dell’Iva, componenti che stanno penalizzando anche l’industria del turismo. Poi, spazio alle inchieste: la prima sarà dedicata al Movimento Cinque Stelle.