Nelson Mandela



13
luglio

LIBERI DI SOGNARE

Nelson Mandela con la Coppa del Mondo

Con la vittoria meritata della Spagna e con un Nelson Mandela riapparso a 92 anni in mondovisione che ha fatto vibrare di orgoglio, stupore ed emozione quasi 750 milioni (se non un milardo) di telespettatori per il significato iconografico del suo gesto, si sono chiusi ufficialmente i Mondiali del Sudafrica. E’ la grande vittoria di Blatter che ha fortemente voluto questi mondiali in Africa: organizzazione perfetta, stadi avveniristici, paesaggi mozzafiato, una popolazione che, seppur con tutto quello che ha dovuto patire da sempre, ha trasmesso al mondo intero segnali di grande dignita’, ma soprattutto una smisurata voglia di libertà e di Pace.

Abbiamo imparato a leggere negli occhi di quella gente, di tanti bambini, un sussurrato grido di poter far parte, a pieno titolo, di questo gigantesco macrocosmo che si chiama “Mondo Libero”. Credo che una piccola lezione ce l’ abbiano insegnata: noi che abbiamo tutto, che tutto ci annoia, noi che viviamo in un mondo permeato da egoismo, individualismo, cattiveria gratuita e da uno smisurato materialismo ributtante, guardando certe inconsapevoli espressioni e certi piccoli gesti di quella gente, dovremmo fermarci un po’ e riflettere.

Spero con tutto il cuore che chiusi questi Campionati del Mondo, tutto ciò che i nostri occhi hanno imparato ad assorbire e ad apprezzare, non si dissolvano nel nulla come un refolo di vento d’ estate. Sono certo che rimarranno imperituri nella nostra memoria i ricordi della fierezza di quei volti, la felicità e la consapevolezza di quel popolo di aver contribuito a scrivere, con la loro sola presenza, una piccola grande pagina di Storia. Questo Grande Libro dalle pagine profumate di eguaglianza dovrà da oggi non essere più solo una mera utopia, ma tutti noi dovremo cercare di alimentarlo con nuove pagine da scrivere per far si che questo Sogno della Speranza non venga nuovamente riposto in qualche angolo oscuro della Storia.