I contratti a tempo determinato, quando si profila la temuta ipotesi del mancato rinnovo, rappresentano comunemente una delle principali fonti di preoccupazione per i cosiddetti N.I.P. Non sembra andar meglio ad alcuni V.I.P., chiaramente con le palesi differenze (e agevolazioni del caso). In quest’ultima categoria sembrano rientrare i giornalisti televisivi Milo Infante e Francesca Senette verso cui un alternativo direttore Antonio Marano, per rinvigorire il day-time di Rai Due, avrebbe puntato con la realizzazione di due nuovi programmi ideati con l’obiettivo di potenziare, soprattutto in termini di ascolto, i risultati dei predecessori.
Nonostante non sia passato neppure un mese dall’avvio della programmazione, finora, i risultati sono stati sono stati ben lontani da quelli sperati. Infante, spalleggiato da Guardì, avrebbe dovuto non far rimpiangere il carrozzone di “Piazza Grande” (relativi condomini, comitati, fatti vostri e via dicendo), puntando su un intrattenimento “alla Funari”. Tentativo malriuscito, almeno stando agli imbarazzanti dati rilevati dall’Auditel, quasi sempre intorno ad un minuscolo 7%.
Va un pò meglio, ma perennemente al di sotto della soglia di rete, all’ex pupilla di Emilio Fede. Passata in Rai in pompa magna, “Italia allo specchio” della Senette racimola uno share ben lontano da quello raccolto fino allo scorso anno dalla più collaudata “L’Italia sul 2” che portava a casa spesso e volentieri più del 10%.