Michele Riondino



22
marzo

IL GIOVANE MONTALBANO: NUOVI CASI PER IL COMMISSARIO INTERPRETATO DA MICHELE RIONDINO

Il Giovane Montalbano (Foto di Fabrizio Di Giulio)

In attesa di seguire le avventure di Bentornato Nero Wolfe, in onda dal prossimo 5 aprile, il giovedì sera di Rai1, già baciato in questa stagione dal successo di Don Matteo 8 e Che Dio ci aiuti, prosegue saldamente nelle mani de Il Giovane Montalbano. Nel quinto episodio dal titolo Terzo segreto, tratto dai racconti di Andrea Camilleri Il quarto segreto (contenuto nella raccolta La paura di Montalbano) e La traduzione manzoniana (contenuto nella raccolta Gli arancini di Montalbano), ritroveremo il commissario interpretato da Michele Riondino, alle prese con nuovi misteriosi casi da dipanare, e con gli inevitabili problemi di gelosia, suscitati dalla bella fidanzata Livia, interpretata da Sarah Felberbaum.

Abbandonato ormai da tempo Mascalippa, sperduto paese di montagna della Sicilia, il commissario vive e lavora stabilmente a Vigata, dove ha ormai stabilito le sue abitudini: nuotata in mare davanti alla casa di Marinella, pranzo e cena da Calogero, oppure a casa con le prelibatezze che gli cucina la “cammarera” Adelina. Piccoli momenti di relax che Montalbano si ritaglia tra i tanti casi che puntualmente sconvolgono la tranquilla località siciliana.

Casi spesso di una ferocia inaudita come l’omicidio di un giovane muratore albanese, avvenuto per convincere l’imprenditore edile ad accettare la protezione di una famiglia mafiosa. Altri invece di un’umanità tormentata come il furto della bacheca matrimoniale del comune per evitare un matrimonio. Montalbano si muove tra questi due estremi con il suo inimitabile istinto, facendosi coinvolgere sempre al 100 % tanto da trascurare Livia, la ragazza che ha ormai occupato stabilmente il posto di Mary nel cuore del commissario.




2
marzo

IL GIOVANE MONTALBANO FA SCANDALO AL CINEMA

Michele Riondino e Carolina Crescentini - Clicca sull'immagine per la versione non censurata

Sarà pure Il giovane Montalbano ma le cose dei grandi sembra farle davvero bene. Michele Riondino, in questi giorni sulla cresta della notorietà per avere ereditato la missione di portare le pagine dei romanzi di Andrea Camilleri al grande pubblico della televisione, compito grato che prima era toccato a Luca Zingaretti, interessa le cronache anche su un altro versante.

A breve nelle sale cinematografiche con l’ultima fatica di Alessandro Piva, Henry, Riondino è protagonista di una scena, di quelle belle forti, che rimangono a lungo come pietra miliare di riferimento per calibrare le tendenze espressive di alcune ondate stilistiche cinematografiche.

Una scena molto molto intima in cui assapora al meglio la bellezza di Carolina Crescentini, diciamo così, in un lungometraggio di ambientazione noir tra la Roma più trasgressiva della droga e della violenza. Film low budget e autoprodotto ma che può dare grosse soddisfazioni al regista, già noto per una pellicola, molto amata dai pugliesi, come La Capagira.


1
marzo

IL GIOVANE MONTALBANO: ANTICIPAZIONI SECONDA PUNTATA DEL 1° MARZO 2012

Il Giovane Montalbano

Stessa location, la bellissima Vigata, stessa penna, quella del buon Andrea Camilleri, stessa casa di produzione, la Palomar di Carlo Degli Esposti ma soprattutto stesso successo. Quasi 8 milioni di spettatori (per la precisione 7.749.000), pari al 28% di share, hanno infatti seguito, lo scorso giovedì, il primo appuntamento con Il Giovane Montalbano, atteso prequel de Il Commissario Montalbano.

Esame superato dunque per il riccioluto Michele Riondino, ben diverso fisicamente da Luca Zingaretti ma altrettanto valido nel calarsi nei panni del celebre commissario siciliano. La miniserie in sei puntate, diretta da Gianluca Tavarelli, non ha fatto rimpiangere la serie madre a firma di Alberto Sironi, riuscendo a coinvolgere il pubblico, curioso di conoscere gli anni verdi di Salvo Montalbano, personaggio più che familiare per molti spettatori, dopo i 22 film tv  trasmessi dal 1999 ad oggi.

Questa sera alle 21,10 su Rai1, appuntamento con il secondo episodio dal titolo Capodanno, tratto dall’omonimo racconto contenuto  nella  raccolta Un mese con Montalbano, e dal racconto Meglio lo scuro, contenuto nella  raccolta La paura di Montalbano.





1
marzo

MICHELE RIONDINO: ‘NON ERO FAN DI MONTALBANO PRIMA DI ESSERE SCELTO. HO AVUTO MOLTI DUBBI, MI HA CONVINTO CAMILLERI’

Michele Riondino- Il Giovane Montalbano

Il Giovane Montalbano non fa sconti alla televisione, lui che è uomo di teatro e di cinema e che si appresta a vivere la possibile popolarità del piccolo schermo con molta diffidenza. Michele Riondino in una delle sue prime uscite pubbliche si ottura bene le orecchie e respinge le sirene del successo mediatico con un’intervista a Vip che lascia molti pochi dubbi sulla sua cifra artistica.

Per tre anni nel Distretto di Polizia di Taodue, presto al cinema nel film di prossima uscita Gli sfiorati (e in autunno in Acciaio, nei panni di un operaio, mestiere che Michele avrebbe fatto se non si fosse per lui aperta la via dell’arte), Riondino è conosciuto all’elite culturale italiana per aver preso parte ad uno spettacolo teatrale sul tema delle nuove mafie, per la regia di Emma Dante, dal titolo Cani di Bancata, piccolo capolavoro di forza argomentativa e di regia.

Sarà per questa provenienza un po’ più di nicchia e per una passione per i circuiti culturali un attimino più piccoli che Riondino si concede poco al bagno di folla, prospettiva verosimile per un continuatore ideale di un ruolo che ha fatto la fortuna di Luca Zingaretti. Bando alle facili allisciature diplomatiche il giovane Montalbano appare molto onesto quando racconta:


23
febbraio

IL GIOVANE MONTALBANO, CON MICHELE RIONDINO QUESTA SERA SU RAI1. SI RIPETERA’ IL SUCCESSO DELL’”ORIGINALE”?

Michele Riondino in Il Giovane Montalbano (foto di Fabrizio Di Giulio)

Andrea Camilleri al cinema e in tv. Periodo d’oro per lo scrittore siciliano, presente nelle sale italiane con il film – trasposizione del suo omonimo romanzo – La scomparsa di Pato, di Rocco Mortelliti con Neri Marcorè e Nino Frassica, e da questa sera su Rai1 con Il Giovane Montalbano, la nuova fiction Rai in sei puntate della quale è co-sceneggiatore insieme a Francesco Bruni.

La serie, prodotta da Palomar, vedrà per protagonista Michele Riondino, giovane attore tarantino, vestire i panni del commissario reso celebre da Luca Zingaretti. I fan di quest’ultimo possono però dormire sonni tranquilli, nessuna rivoluzione in corso, cambio della guardia o pensionamento dell’attore. Il Giovane Montalbano è infatti un prequel della serie, un’operazione piuttosto singolare nel panorama della fiction italiana, ma ampiamente diffusa tra le produzioni statunitensi.

Per sei settimane potremo finalmente scoprire tutto ciò che avremmo da sempre voluto sapere sul commissario più famoso d’Italia. Ambientata all’inizio degli anni 90, la serie diretta da Gianluca Tavarelli, ripercorrerà la vita di Montalbano nel periodo più delicato della vita: la giovinezza, raccontando il suo primo incarico nel paese di montagna di Mascalippa, il trasferimento a Vigàta, dove Montalbano aveva già vissuto qualche tempo da ragazzo, ma anche gli inizi della sua amicizia con Mimì Augello (Alessio Vassallo), e il primo incontro con l’amata Livia (Sarah Felberbaum).





20
febbraio

IL GIOVANE MONTALBANO, DAL 23 FEBBRAIO SU RAI1

Il Giovane Montalbano (foto di Fabrizio Di Giulio)

Debutterà giovedì 23 febbraio in prima serata su Rai1 Il Giovane Montalbano, il tanto atteso prequel de Il Commissario Montalbano. Per sei settimane scopriremo tutto quello che avremmo voluto sapere sul commissario più famoso e seguito d’Italia. Prodotta da RaiFiction e Palomar, la miniserie diretta da Gianluca Tavarelli, s’ispira ancora una volta ai racconti di Andrea Camilleri, che insieme a Francesco Bruni ne ha scritto il soggetto e la sceneggiatura.

A vestire i panni del giovane commissario, e reggere l’arduo e immancabile confronto con Luca Zingaretti, troviamo Michele Riondino. L’attore, già protagonista di numerose fiction e pellicole cinematografiche, racconterà la vita di Montalbano nel periodo più delicato della vita: la giovinezza.

La serie, ambientata all’inizio degli anni 90, racconta quindi come si è formato il mondo del celebre commissario: dal suo primo incarico nel paese di montagna di Mascalippa, al trasferimento a Vigàta, dove Montalbano aveva già vissuto qualche tempo da ragazzo. Una serie nella quale  verrà approfondito il difficile rapporto del commissario col padre (Adriano Chiaramida). Un rapporto che si nutre di silenzi imbarazzati, di rancore, di ferite mai sanate, con il quale il giovane Salvo è costretto a fare i conti, e che lo riporta indietro nel tempo alla sua adolescenza, alla perdita prematura della madre.


10
agosto

IL SEGRETO DELL’ACQUA: RICCARDO SCAMARCIO TORNA IN TV NEI PANNI DI UN COMMISSARIO DI POLIZIA

Riccardo Scamarcio

A dieci anni di distanza dal debutto nella fiction Compagni di Scuola (2001 – Rai2), e archiviato lo sfortunato remake de La freccia nera (Canale 5 – 2006),  Riccardo Scamarcio è pronto a tornare sul piccolo schermo. L’attore, in questi giorni impegnato con le riprese del nuovo film di Woody Allen, Bop Decameron, è infatti il protagonista della miniserie in 6 puntate Il segreto dell’acqua, in onda il prossimo autunno su Rai 1.

Nella fiction diretta da Renato De Maria, Scamarcio veste i  panni di Angelo Caronia, un capo della polizia brillante e intuitivo,  ma anche individualista e arrogante, costretto a cambiare radicalmente la propria vita, lasciando la Capitale per andare a dirigere un piccolo commissariato alla periferia di Palermo. Tornare nella città da cui era fuggito adolescente per sottrarsi alla vita criminale, significa per lui fare i conti con un passato tormentato che vorrebbe dimenticare: soprattutto con il padre Ruggero Santocastro, un pezzo grosso della mafia che non ha voluto riconoscerlo e dargli il cognome, e con il fratellastro Blasco, figlio legittimo dello stesso padre, diventato imprenditore.

Arrivato in Sicilia, Caronia deve inoltre fare i conti con la sua nuova squadra di poliziotti, da lui giudicati svogliati e indifferenti. L’unico elemento a distinguersi è la giovane e affascinante commissario capo Daniela Gemma, con la quale instaura una complessa e tormentata relazione. Con il passare del tempo, complice il carisma e la passione per il proprio lavoro, Caronia riesce però a conquistare l’intera squadra di poliziotti e creare un gruppo sempre più affiatato e collaborativo, utile nel cercare di porre fine alla scia di misteriosi omicidi che si abbatte su Palermo, e risolvere il problema legato alla misteriosa mancanza d’acqua che da anni affligge alcuni quartieri della città. I due elementi si riveleranno in seguito connessi tra loro e legati al passato di Angelo molto più di quanto lui stesso potesse pensare.