Michael Weatherly



7
gennaio

Bull 2: nuovi casi su Rai 2 per lo psicologo «DiNozzo»

Michael Weatherly

Michael Weatherly

Solo lo scorso 26 novembre il pubblico di Rai 2 ha salutato la prima stagione di Bull, serie della CBS che ha segnato il debutto televisivo da protagonista assoluto di Michael Weatherly, lo storico agente Anthony DiNozzo di NCIS. E adesso, a poco più di un mese di distanza, Bull torna sugli stessi schermi con la seconda stagione, al via alle 22.10.

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13
novembre

BULL: RAI2 LANCIA LA NUOVA SERIE DI MICHAEL WEATHERLY IN TANDEM CON L’ADDIO DI DI NOZZO A NCIS

Bull

Bull

Lampo di novità nel palinsesto di Rai 2. La seconda rete del servizio pubblico ha deciso infatti di portare una ventata di cambiamento nella programmazione della domenica sera, ritagliando un piccolo spazio per una new entry seriale. Un tassello perfetto da incastonare nella linea editoriale del canale, basata su un’alternanza di crime e legal drama attinta dall’inesauribile bacino delle generaliste americane, con particolare attenzione alle produzioni del “broadcaster del crimine”, alias CBS. Ed è proprio alla seconda tipologia di genere che appartiene Bull, ormai pronta all’esordio imminente, fissato per questa sera alle 21.45, presentando al pubblico italiano un nuovo protagonista dalla genialità e dalle qualità risolutive singolari.

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10
gennaio

SERIE TV: HUGH LAURIE TORNA A FARE IL MEDICO, DI NOZZO LASCIA NCIS

Hugh Laurie

In realtà sul set non l’ha mai veramente indossato, ma Hugh Laurie tornerà presto a “portare il camice”: l’attore, diventato celebre per il suo ruolo da protagonista nella serie Dr. House – Medical Division, sarà ancora un medico in una nuova serie chiamata Chance, prodotta dal servizio streaming Hulu. Un graditissimo ritorno per i tanti appassionati che dal 2012 (anno dell’ultima stagione di Dr. House) ne hanno sentito la mancanza, accontentandosi di vederlo al cinema in pellicole come Tomorrowland, uscito la scorsa primavera.





21
marzo

NCIS LOS ANGELES: IN ACCOPPIATA CON LA SETTIMA STAGIONE DI NCIS DEBUTTA LA SERIE PIU’ ATTESA PER IL PUBBLICO DI RAIDUE

Un successo straordinario, costruito anno dopo anno, quello raggiunto da NCIS e che non poteva non “prolificare”. Da una costola del terzo show più seguito d’America è nato NCIS Los Angeles, serie pronta a debuttare stasera alle 21.50 su Raidue, in accoppiata con gli episodi inediti della serie madre. Per la prima volta, infatti, la seconda rete della TV di Stato viaggia a ridosso della programmazione telefilmica statunitense. Tra poche ore vedremo, dunque, la prima parte della settima stagione di NCIS e della prima stagione di NCIS Los Angeles che hanno debuttato Oltreoceano nel settembre 2009 con successo (quasi 20 milioni di spettatori la media d’ascolto sinora per NCIS; quasi 18 milioni per la serie costola).

Di NCIS Los Angeles gli spettatori più fedeli del telefilm interpretato da Mark Harmon e Micheael Weatherly hanno avuto già un assaggio, il 21 e il 28 febbraio scorso, quando Raidue ha trasmesso l’episodio doppio “Leggenda”, un back door pilot della nuova serie. Nell’episodio, a seguito di una indagine, gli agenti speciali del NCIS di Washington operavano un caso speciale in collaborazione con l’ufficio NCIS di Los Angeles, quello il cui raggio d’azione va dalla baia di San Francisco a San Diego. Il pubblico italiano ha potuto constatare così i numerosi punti in comune tra le due serie crime. 

Il back door pilot ha introdotto i protagonisti, Chris O’Donnell (Batman & Robin, Max Payne) e LL Cool J. (Swat, nella mente del serial killer). Il primo veste i panni di G. Callen, capo agente operativo, misterioso e caparbio,  che torna dopo quattro mesi di convalescenza e ritrova tutti i suoi compagni e il suo amato lavoro. LL Cool J. dà il volto, invece, a Sam Hanna soldato modello, ex-membro della sezione elite dei SEAL, in continua sfida con Callen, suo partner, per risultare sempre il migliore.


6
settembre

NCIS: IL SEGRETO DEL SUCCESSO DEL SERIAL DI PUNTA DI RAIDUE. DA STASERA LA SESTA STAGIONE

NCIS SESTA STAGIONE CAST

Ci sono storie e personaggi che hanno un effetto dirompente sul pubblico ma che altrettanto dirompentemente fanno perdere le proprie tracce. Altre, invece, hanno bisogno della forza del tempo per imprimersi nella mente del telespettatore. Un successo che proprio perché costruito giorno per giorno diventa più che mai difficile da abbattere. E’ il caso di NCIS acronimo di Navy Criminal Investigative Service.

Nato come costola di Jag, NCIS non ha mai suscitato il clamore di Desperate Housewives o di Lost, ma col passare del tempo è diventato uno tra i telefilm più visti. Lo è sulla Cbs, dove la sesta stagione ha registrato oltre 17 milioni di telespettatori, seconda, in termini di audience, solo a CSI e dove a breve darà vita a uno spin off (NCIS Los Angeles); lo è su Raidue dove, nonostante la difficile collocazione domenicale, è riuscito spesso a oltrepassare la soglia dei 4 milioni di telespettatori. Proprio sulla seconda rete della Tv di Stato, da stasera alle 21, potremmo seguire i 25 episodi inediti della sesta stagione del telefilm prodotto da Donald Bellisario.

Il merito del successo di NCIS non è, dunque, da rintracciare nell’originalità del format (una squadra di agenti speciali che si occupa di tutti i crimini che ruotano intorno alla Marina Militare degli Stati Uniti) che appare come una sorta di incrocio tra CSI e Jag, ma nella bravura di chi ha saputo, all’interno del concept, architettare trame e personaggi. Sono proprio quest’ultimi il vero “marchio di fabbrica ” di NCIS: si va dal burbero capo, Gibbs (Mark Harmon), al playboy appassionato di cinema, Di Nozzo (Michael Weatherly), all’eccentrica tecnica di laboratorio con la battuta pronta, Abby (Pauley Perrette) o all’insicuro “pivello” McGee (Sean Murray).





12
maggio

TELEFILM FESTIVAL: DA RICORDARE FRECCERO E “DI NOZZO”, DA DIMENTICARE DANIELA MARTANI E IL PRINCIPE EMANUELE FILIBERTO

Michael Weatherly (Dinozzo in NCIS) al Telefilm Festival 2009

Dopo una tre giorni all’insegna di telefilm in anteprima assoluta, raduni di fan, conferenze stampa e incontri con gli attori è ora di tirare le somme sulla settima edizione del Telefilm Festival conclusasi domenica a Milano. Un’edizione sempre meritevole e tutto sommato positiva che ha visto trionfare il telefilm polizesco, in particolare quello che mostra il lato umano dell’indagine. Ai telefilm Mental prossimamente su Fox e The Mentalist in onda su Joy, infatti, vanno le palme dei più seguiti da parte del pubblico presente alla rassegna. House, invece, è risultata per il terzo anno consecutivo la serie più amata dell’anno dal sondaggio lanciato in collaborazione con Tv Sorrisi e Canzoni, precedendo serie come Lost e Grey’s Anatomy rispettivamente classificatesi seconda e terza.

Sul fronte degli ospiti vip, veri e propri bagni di folla per Laura Esquivel, baby-diva argentina del telefilm Disney Il Mondo di Patty, prossimamente su Italia1, e l’americano Michael Weatherly alias Anthony Di Nozzo agente in Ncis. Quest’ultimo, giunto al Telefilm Festival per presentare la sesta stagione della serie di punta di Raidue, in onda a partire dal 6 settembre, ha sorpreso piacevolmente il pubblico per la sua disponibilità e il suo carisma.

Carlo Freccero e Giorgio Buscaglia, tra gli addetti ai lavori presenti, sono coloro che hanno dato vita agli incontri più interessanti. Il primo, nel presentare i telefilm della sua Rai4, ha dimostrato una indiscussa e straordinaria conoscenza del mezzo televisivo in un dibattito a 360 gradi sulla televisione durante il quale ha ribadito l’importanza crescente delle tv digitali e satellitari; in particolare ha detto di apprezzare Sky pur non condividendo la strategia messa in atto con la creazione di Skyuno. Freccero ha altresì espresso grande apprezzamento per la serialità americana: “Lost ti apre la mente più di uno spettacolo teatrale o di un libro”, queste le sue parole. Il responsabile dei telefilm di Raidue Giorgio Buscaglia, invece, ha mostrato una grande passione e competenza per l’oggetto del suo lavoro: era al festival per parlare dei telefilm in onda nel 2009 sulla rete due e dobbiamo ammettere che le sue scelte in fatto di individuazione e collocazione dei telefilm da mandare in onda non fanno una grinza.